La formazione combinata dei giocatori che non parteciperanno a Qatar 2022
Nel weekend si è chiusa la prima parte delle qualificazioni ai Mondiali del 2022 e molte nazionali - Italia compresa - dovranno affrontare i temibili spareggi se vogliono sperare di staccare un pass per il Qatar.
Tuttavia, sono arrivati già i primi verdetti. Oltre alle selezioni che si sono già assicurati un posto nella fase a gironi, ce ne sono altre che invece hanno dovuto prematuramente dire addio al sogno Mondiale. Ecco dunque la Top 11 dei giocatori che non prenderanno parte alla competizione iridata.
1. Jan Oblak (Slovenia)
La Slovenia aveva grandi possibilità di passare il gruppo H visto che le teste di serie erano Croazia e Russia eppure la qualificazione non è arrivata. È un peccato perché in Qatar dovremo fare a meno delle grandi parate di Jan Oblak.
2. Milan Skriniar (Slovacchia)
Il difensore col costo del cartellino più alto a non essersi qualificato per il Mondiale è Milan Skriniar. Nemmeno la solidità offerta dal centrale interista è infatti bastata alla Slovacchia per strappare il pass per la fase a gironi.
3. Marash Kumbulla (Albania)
All'Albania è costata caro la sconfitta nel match da dentro o fuori contro la Polonia. La nazionale allenata da Edy Reja manca così gli spareggi e deve accontentarsi solo del terzo posto. Purtroppo in Qatar non vedremo nemmeno Marash Kumbulla... vabbé, ce ne faremo una ragione.
4. Stefan Savic (Montenegro)
Sono lontani i tempi in cui Vucinic e Jovetic trascinavano il Montenegro a suon di gol. Ora a mantenere alto l'orgoglio montenegrino è rimasto solo Stefan Savic, difensore dell'Atletico Madrid che in carriera ha giocato anche nella Fiorentina. Anche lui dovrà guardarsi il Mondiale dal divano di casa.
5. Dominik Szoboszlai (Ungheria)
Dall'Ungheria che la scorsa estate ha sorpreso tutti a Euro 2020 ci saremmo aspettati qualcosina in più, ma la squadra di Marco Rossi si è posizionata solo quinta nel girone di qualificazione. E pensare che, a differenza dell'Europeo, gli ungheresi hanno potuto anche contare sul talento di Dominik Szoboszlai.
6. Naby Keïta (Guinea)
I gironi di qualificazione africani sono composti da 4 squadre, ma alla fine è solo una ad accedere al turno successivo. Quindi, la Guinea di Naby Keïta ha capito che c'era ben poco da fare quando è capitata nello stesso gruppo del Marocco.
7. Franck Kessié (Costa d'Avorio)
Più sfortunata invece la Costa d'Avorio, vera e propria potenza del calcio africano. Gli Elefanti se la sono vista ad armi pari con il Camerun, ma alla fine sono arrivati solo secondi, dicendo addio al sogno Qatar. Un grande assente sarà indubbiamente Franck Kessié, uno dei centrocampisti più forti in circolazione.
8. Henrikh Mkhitaryan (Armenia)
In questa Top 11 viene un po' forzato come quarto di centrocampo sulla corsia di sinistra, ma l'abbiamo fatto perché non potevamo non menzionare Henrikh Mkhitaryan. L'attaccante della Roma aveva il compito di trascinare la sua Armenia verso il primo Mondiale della sua storia, ma l'impresa non è riuscita.
9. Nicolas Pépé (Costa d'Avorio)
La Costa d'Avorio è piena di ottimi giocatori e oltre Kessié anche Nicolas Pépé non prenderà parte al Mondiale qatariota. Il classe '95 si è trasferito all'Arsenal nel 2019 per 80 milioni di euro, dopo aver declinato le avance del Napoli. Dopo un anno fatto più di bassi che di alti, in questa stagione si sta ritagliando un ruolo da protagonista con i Gunners.
10. Pierre Emerick Aubameyang
A proposito di Arsenal, sui biglietti aerei per il Qatar non ci sarà nemmeno il nome di Pierre Emerick Aubameyang. Il suo Gabon è arrivato secondo nel girone di qualificazione, ma l'Egitto di Momo Salah era troppo difficile da battere.
11. Erling Haaland (Norvegia)
Un Mondiale senza le corse da cavallo impazzito di Erling Haaland merita davvero di essere seguito? Certo che sì, ma tutti noi avremmo veramente voluto vedere all'opera il talento del Borussia Dortmund su un palcoscenico così importante. Nel corso della sua giovane carriera, Haaland ha già mancato la qualificazione a Euro 2020 e quella a Qatar 2022; tocca dare una svegliata alla sua Norvegia.
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