La forza del gruppo e la fame di successo: l'Italia torna di diritto nell'Olimpo del calcio

La festa dell'Italia dopo il gol di Barella
La festa dell'Italia dopo il gol di Barella / Christof Stache - Pool/Getty Images
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Prova del 9 superata. L'Italia di Roberto Mancini vince e convince anche contro il Belgio, primo peso massimo incontrato nel cammino verso Wembley e mandato ko sul ring dei quarti di finale degli Europei con i ganci di Barella e Insigne. A nulla è servito il rigore trasformato con freddezza da solito Lukaku: gli azzurri controllano, soffrono il giusto e portano a casa un prezioso 2-1 che vale una grande vittoria e una prestigiosa semifinale che mancava da anni. E che cancella con un colpo di spugna le delusioni dell'era pre-Mancio, su tutte la mancata partecipazione all'ultimo Mondiale.

Con il successo sui Diavoli Rossi, l'Italia torna di diritto nell'Olimpo del calcio. Chiellini e compagni son riusciti ad arginare la generazione d'oro (ma ancora orfana di trofei) guidata dalla brillante mente di Roberto Martinez, dalla potenza di Lukaku e dalla classe di De Bruyne e di Eden Hazard, ieri grande assente nella serata dell'Allianz Arena di Monaco.

L'Italia forse non ha il fuoriclasse che può risolvere la partita in ogni momento (anche se ieri Barella e Insigne hanno indossato quei panni lì, con giocate d'alta scuola), ma ha dalla sua la forza del gruppo e la fame di successo. Quello che dovrà mettere in campo anche contro la sempre ostica Spagna il 6 luglio. Perché il traguardo è sempre più vicino.


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