Frattesi e l'estate più importante: qual è la soluzione ideale per il futuro?
Davide Frattesi, talento classe 1999 di proprietà del Sassuolo, dal ritiro della Nazionale ha parlato del proprio futuro. Ha dichiarato ai cronisti presenti che “sarà un’estate di decisioni" e che "preferirebbe rimanere in Italia”: alla luce di queste parole emerge come il centrocampista abbia l’ambizione di intraprendere una nuova sfida, in un club più grande, che magari offra delle possibilità nelle coppe europee.
Frattesi sarà pronto per vestire maglie più blasonate? E ancora, quale potrebbe essere il contesto ideale?
L’interesse di grandi club non è certamente cosa inaspettata per Frattesi, già a gennaio del resto era stato accostato numero volte a numerose squadre, dalla Juventus alla Lazio, dalla Roma all’Inter, sembravano tutte molto vicine eppure, alla fine, non si è trasferito. Fin qui Frattesi è stato abituato a giocare in un centrocampo a tre e ricoprire il ruolo di mezzala destra; quindi, la formazione in cui si troverebbe maggiormente a suo agio - in linea teorica - potrebbe essere la Lazio. Sarri gioca esattamente con il 4-3-3 e Frattesi potrebbe arrivare in sostituzione di Milinkovic-Savic, per continuare a giocare in maniera analoga rispetto a quella attuale.
L’ipotesi Roma sembra sulla carta meno adatta: Mourinho gioca in maniera diversa e Frattesi dovrebbe dunque rivedere il suo stile per cercare di imporsi come titolare. Occorre però riconoscere che, ora che è arrivato anche Aouar nella Capitale e con Pellegrini come punto fermo, il livello qualitativo della mediana giallorossa diventerebbe a dir poco intrigante.
La Juventus è nel pieno di una rivoluzione e si potrebbe anche ipotizzare in un futuro centrocampo tutto italiano con i vari Fagioli, Miretti e Rovella a far compagnia a Frattesi. In virtù della forte presenza di centrocampisti, però, la concorrenza potrebbe risultare penalizzante. Essere affiancati da calciatori come Pogba (se giocherà con continuità) e, qualora dovesse restare, Rabiot, potrebbe essere un'arma a doppio taglio: troppa concorrenza, come detto, ma anche un modo per crescere ancora all'ombra di compagni più esperti.
Per quanto riguarda l’Inter il discorso è affine a quello fatto per la Juve, con una variabile non da poco: Frattesi potrebbe a stretto contatto con il suo idolo, Barella, a cui ha detto apertamente di ispirarsi. Siamo dunque al bivio: scegliere un club blasonato ma che non gli garantisca una costanza dal punto di vista dell’impiego oppure adattarsi a squadre che però lo facciano giocare di più. Un compromesso ideale potrebbe essere quello biancoceleste, riconoscendo come il modo di giocare della squadra di Sarri sia congeniale all'approccio già acquisito da Frattesi e aggiungendo il fattore Champions League (con tutta la forza attrattiva che deriva).