Frattesi si espone sui richiami di Spalletti e fa un confronto tra Inter e Nazionale
L'Italia di Luciano Spalletti ha battuto l'Albania nel primo match della fase a gironi di Euro 2024: gli azzurri hanno vinto per 2-1, al vantaggio iniziale di Bajrami hanno risposto Bastoni e Barella. Oggi, direttamente dal ritiro della Nazionale, Davide Frattesi ha parlato della prossima gara contro la Spagna di De La Fuente (che nel primo incontro ha vinto per 3-0 contro la Croazia). Il centrocampista dell'Inter ha affermato come la prossima partita sia particolarmente ostica e ha tentato un accostamento tra il lavoro svolto nel club e quello fatto in Nazionale.
Sui richiami di Spalletti nei suoi confronti: "Va bene, vuol dire che il mister crede in me. Poi da fuori la partita si vede meglio, a volte non ci rendiamo conto della posizione migliore da prendere e lui cerca di darti una mano e dei consigli. Quando gli avversari sono schiacciati mi chiede di uscire dal traffico e di allargarmi così da avere più spazio", riporta Calciomercato.com
Sulle dichiarazioni di Thuram dal ritiro della Francia: "Credo sia giusto che una persona si esprima, ognuno deve portare avanti i suoi ideali. Ma non ho seguito la vicenda più di tanto, sinceramente. Mi sono concentrato sulla partita. È giusto che ognuno sia libero di esprimere ciò che vuole nel rispetto di tutti".
Sull'avere più spazi da attaccare contro la Spagna: "Sì, credo di sì. Con la Spagna ci sarà più spazio sicuramente, come ci sarà da difendere di più".
Sul fatto di essere titolare in Nazionale e sostituto nell'Inter: "Non è mai facile al primo anno calarsi in un ambiente e una squadra che arriva da una finale di Champions League. Credo che la mia gestione da parte di mister Inzaghi sia stata giusta. Chiaramente qui ho iniziato da subito con Spalletti, sin da quando è arrivato, quindi abbiamo avuto più tempo per imparare i meccanismi. Iniziare da subito con lui è stato un elemento in più".
Sulle differenze tra la Nazionale e l'Inter: "Devo mettere la maglia della Nazionale sotto a quella dell’Inter (ride, ndr). Ripeto quello che ho detto prima: quella di Inzaghi è stata una gestione giusta secondo me, poi è chiaro che ognuno cerca sempre di giocare il più possibile, ma quando si viene chiamati in causa bisogna dare sempre il massimo".
Sulla prossima gara contro la Spagna: "Sicuramente avremo meno possesso rispetto alla gara contro l'Albania, è il loro punto forte, ci sarà da essere più attenti in fase difensiva anche se, a differenza dell'Albania, non si chiuderà per 90 minuti. Dobbiamo essere bravi a sfruttare le occasioni che ci capiteranno".
Sulle potenzialità della Spagna e su Yamal: "Yamal non lo scopriamo adesso, è destinato a diventare un grande del calcio Mondiale. I punti di forza della Spagna sono sempre quelli da anni, la fase di possesso e il palleggio. Bisognerà essere bravi a sfruttare le occasioni perché la Spagna non ce ne concederà tante".
Sul fatto di essere più "fresco" per le poche presenze in nerazzurro: "Più o meno... La cosa stancante di un anno così sono più che altro i viaggi. Uno più è in campo e più è in condizione, si è stanchi solo a livello mentale perché si entra in forma bene quando si giocano le partite".
Su come passa il tempo nel ritiro della Nazionale: "Se ho portato qualcosa da Roma anche scaramanticamente? Scamacca mi sono portato... (ride, ndr). Qui il tempo lo passiamo per la maggior parte in questa sala che hanno fatto per noi ragazzi dove ci sono play station, biliardo, flipper. Siamo lì un paio d'ore tutti insieme e secondo me è un'ottima cosa, è lì che si forma il gruppo. Mi è capitato di giocare a ping-pong con un compagno con cui non avevo troppa confidenza, Stephan El Shaarawy, ed è nato il rapporto. Non gioco con Scamacca perché spara tutte le palline, è più bravo alla PlayStation".
Sul suo ruolo nell'Inter: "Credo cambi più in fase difensiva, gioco un po' più basso quando dobbiamo difendere. Poi il ruolo è quella dell'Inter, da mezz'ala offensiva mi alzo: qui non abbiamo i due attaccanti, ne abbiamo uno solo, però abbiamo due esterni che possono portare via l'uomo".
Sulla Spagna e su come affrontarla: "Soprattutto in questo momento, senza far troppi giri di parole, credo che la Spagna sia avanti rispetto a noi. Noi dobbiamo saper soffrire, saper lottare, questo è fondamentale. Se la mettiamo nei duelli uno contro uno la partita è difficile, molto difficile".
Sui punti di riferimento: "Simone Perrotta, ma anche Claudio Marchisio: questi solo i due modelli che guardo anche per capire le posizione da tenere in campo".
Sul centrocampista più forte nella Spagna: "Credo che Rodri sia il centrocampista più forte del mondo".
Sui centrocampisti che segnano più degli attaccanti e su Scamacca: "Credo quelle siano caratteristiche, non deve essere un peso. Scamacca negli ultimi tre mesi ha dimostrato di poter fare gol in qualsiasi occasione, appena si presenterà un'occasione sono sicuro la sfrutterà. Si dice che manca un 9 in questa Nazionale e invece ce l'abbiamo".
Se in questi giorni ha avuto contatti con Marotta e Inzaghi: "No, col mister e con Marotta ci siamo solo salutati, poi col mister di risentiremo".
Se ha visto il primo match della Spagna contro la Croazia: "Ogni partita poi va rivista, la Spagna era avanti 3-0 e non aveva poi grande necessità di possesso palla. Forse c'è una versione un po' più moderna della Spagna, fondamentalmente non ha più quei tre fenomeni a centrocampo che dieci anni fa facevano girare tutta la squadra e non te la facevano mai prendere. E' una versione più moderna".