Frenata Juventus a Reggio Emilia, l'Atalanta può davvero sognare lo Scudetto?
La Juventus non sa più vincere! Contro il Sassuolo arriva la terza gara consecutiva senza i tre punti e la corsa Scudetto è clamorosamente riaperta. Atalanta ora a -7 e Inter che, in caso di vittoria stasera a Ferrara, potrebbe portarsi a 6 distanze dai bianconeri.
La Juve passa in vantaggio nei primi 15 minuti con i gol di Danilo e Higuain, il Sassuolo però non ci sta e al 30' accorcia le distanze con Djuricic. Il secondo tempo si apre con la bella punizione dal limite di Berardi che porta il risultato sul 2-2 e una manciata di minuti dopo Caputo porta addirittura in vantaggio i neroverdi dopo una grande azione corale. A metà del secondo tempo arriva il pareggio grazie al gol di testa di Alex Sandro che fissa il punteggio sul 3-3.
Quella bianconera è una squadra passiva, chiaramente in debito d'ossigeno e priva di idee quella vista a Reggio Emilia. Come contro Milan e Atalanta, i bianconeri non sono praticamente mai riusciti a contendere il possesso in avanti, soffrendo molto il doppio mediano, con Locatelli e Magnanelli molto bravi negli scambi e nella costruzione del gioco. Il pallino del gioco sostanzialmente è sempre stato dei neroverdi, bravi ad eludere il pressing avversario facendo girare fluidamente la palla. Boga, Berardi e Caputo sono stati a tratti imprendibili, ma la chiave per De Zerbi è stata sicuramente Djuricic, giocatore dalle ottime qualità che muovendosi tra le linee ha creato più di un grattacapo alla difesa della Juventus.
Dal primo minuto tra le file della Vecchia Signora si è rivisto anche Chiellini, apparso un po' fiacco e sulle gambe, comprensibile però visto il lungo stop. Danilo e Alex Sandro hanno faticato parecchio, soffrendo i continui cambi di gioco dei neroverdi; Matuidi e Bentancur un po troppo imprecisi in mezzo al campo, con quest'ultimo protagonista in negativo sul 2-2, perdendo un pallone sanguinoso al limite dell'area e andando poi a commettere il fallo che ha portato alla punizione di Berardi; Bernardeschi inconcludente e si prende anche un'ammonizione che lo costringerà a saltare il big match contro la Lazio; anche i cambi non sono riusciti ad incidere come sicuramente si aspettava Sarri, con Dybala e Douglas Costa che non hanno fatto la differenza, dando troppo poco alla squadra.
A Bergamo invece si respira un'aria totalmente diversa, Atalanta che continua a incantare con prestazioni sempre più convincenti, sia per l'ottima tenuta fisica, sia dal punto di vista del gioco espresso. Surclassato anche il Brescia, seppur cambiando sette interpreti dal match contro la Juventus, con Gasperini che si è concesso il lusso di mandare in panchina il Papu, MVP del mese di giugno. La vera forza di questa Atalanta è il gruppo, perchè nonostante vengano cambiati gli interpreti, alla fine il risultato non cambia, i giocatori divertono e si divertono, segnando a raffica. 93 sono i gol segnati dai Gaspboys, una delle poche squadre ad aver segnato così tanto negli ultimi 60 anni e con Gosens e Pasalic a quota 9 reti ciascuno, l'Atalanta potrebbe addirittura chiudere con cinque giocatori sopra a quota dieci, avvenimento molto raro pure per i top club.
Ma con cinque partite ancora da giocare e 15 punti rimasti, i bianconeri rimangono decisamente i favoriti, con un vantaggio sulle inseguitrici ancora abbastanza corposo. Atalanta e Inter saranno quindi costrette a vincere per poi sperare in un passo falso della Juventus, impegnata lunedì sera nel big match contro la Lazio, che in caso di vittoria potrebbe andare a mettere la parola fine al discorso Scudetto.
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