Galliani: "Qui al Monza c'è grande ambizione. Belotti? Non ci abbiamo pensato"

Adriano Galliani
Adriano Galliani / Giuseppe Cottini/GettyImages
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Adriano Galliani, amministratore delegato del Monza, ha rilasciato delle dichiarazioni durante la presentazione delle nuove maglie del club brianzolo. Il dirigente ex Milan si è soffermato sull'obiettivo stagionale e sul calciomercato. Ecco quanto affermato.

Sugli obiettivi: "Il decimo posto non è né un obiettivo minimo né un obiettivo massimo, è un obiettivo che è giusto darsi. Io sono cresciuto nelle aziende e le aziende devono darsi degli obiettivi, è una cosa normale. Penso che l'obiettivo sia il decimo posto. Poi non lo so se arriveremo un po' più su o un po' più giù. A me piace molto dare obiettivi, nonostante dicono che porti sfortuna. Secondo me no. Lo scorso anno ho avuto il coraggio di dire che avevamo un solo obiettivo: andare in Serie A. E ci siamo riusciti. Ieri sera era tutti più sereni e tranquilli, hanno capito cosa devono fare. Quello è l'obiettivo aziendale, poi non so quale sarà la classifica in un campionato così strano: non era mai successo di giocare 15 partite e stare poi due mesi fermi, si dovrà fare un'altra preparazione. Non so se sarà un bene o un male. E' un campionato difficile da interpretare", riporta TuttoMercatoWeb.

Sulla proprietà: "Questa è una neopromossa di proprietà di Silvio Berlusconi. E' il brand Berlusconi che dà quest'attenzione qui. Berlusconi nello sport ha voluto dire Milan per tanti anni. Noi siamo ancora piccoli, come società, ma abbiamo una grande proprietà".

Su un blitz a casa Icardi e a casa Dzeko: "Parigi è più glamour delle montagne di Sarajevo".

Su Icardi: "Non abbiamo fatto un pensiero su nessuno. Il presidente del Barcellona, Joan Laporta, una volta mi disse: 'Le notizie del mercato non smentirle, lasciale andare'. Non ci sentiamo offesi quando sentiamo i numeri di Barrow, di Dzeko o di Icardi".

Mauro Icardi
Mauro Icardi / John Berry/GettyImages

Sempre sulla proprietà: "E' evidente che qui ci sia grande ambizione. E' andata bene anche ad un po' di club italiani, che hanno vinto la lotteria quest'anno insieme a noi perché ci hanno prestato dei calciatori gratuitamente con la clausola dell'obbligo se fossimo andati in A. Berlusconi era convinto che in un paio d'anni saremmo andati in Serie A. A noi sembrava invece un sogno, abbiamo firmato questi obblighi e abbiamo dovuto rispettarli".

Su Petagna: "Lo sento, lo ascolto, gli voglio bene. Io spesso la sera parlo con giocatori che avevo anni fa, sono tutti amici. Quando ci si incontra per caso tra me e Petagna baci e abbracci, ma da lì a diventare un giocatore del Monza ce ne passa".

Su Marlon: "Per caratteristiche tecniche è uno che serve. Non vuol dire che lo prendiamo, ma a domanda rispondo. Non ci sono particolari passi in avanti per lui. Parliamo con tanta gente, ci arrivano offerte incredibili".

Sui contatti con l'Inter per Pinamonti: "Sì, ci sono stati. Basta, nient'altro. E' certo che ci piace. E' un po' caro, ma piace. E' un ragazzo italiano, ha le caratteristiche che piacciono alla proprietà del Monza. L'unico difettuccio è che è un pochino caro".

Andrea Pinamonti
Andrea Pinamonti / Jonathan Moscrop/GettyImages

Su Pirola: "Lo ringraziamo per ciò che ha fatto, è nel nostro cuore, ma lì siamo coperti perché abbiamo preso Carboni. Ma l'Inter lo sa, con Ausilio, Marotta e Baccin i rapporti sono ottimi".

Su Belotti: "No, al momento non ci abbiamo pensato. Sappiamo che è libero. Ma cerchiamo una prima punta con caratteristiche tecniche diverse".

Sempre sul mercato: "Il mercato si fa quando si può fare. Devi avere la disponibilità e noi abbiamo la fortuna di avere Silvio Berlusconi alle spalle. Se io riesco a fare operazioni devo sempre ringraziarlo. Ci sentiamo 2-3 volte al giorno, io propongo sempre acquisti che poi lui paga. Berlusconi ha una passione per il Monza incredibile".


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