Garcia esalta il momento del Napoli e svela la sua ricetta anti-Real Madrid
Dopo i successi convincenti contro Udinese e Lecce, il Napoli di Rudi Garcia si prepara al primo vero appuntamento di gala di questa stagione: la sfida al Maradona contro il Real Madrid, valevole per la fase a gironi della Champions League. Oggi il tecnico francese e azzurro ha presentato l'incontro con le merengues, ecco quanto affermato.
Sulla Champions: "La Champions League è la competizione più bella per un tecnico o un giocatore. Già quando sentiamo la musichetta abbiamo una carica importante e ti fa capire che sei in Champions. Come ho detto in passato il Napoli deve giocarla ogni anno, siamo primi col Real nel girone, ma dobbiamo fare bene anche in campionato. Siamo tornati nei primi 4 e possiamo dedicarci a questo grande evento con maggiore tranquillità", riporta AreaNapoli.
Sul Real: "Affronteremo uno dei più grandi club al mondo con un palmares unico, 5 vittorie nelle ultime 10 stagioni. Sono guidati da Carlo Ancelotti, allenatore che voi conoscete benissimo e che anche io apprezzo molto. Hanno una decina di giocatori dall'ultima finale, sarà una gara difficile, ma abbiamo l'ambizione di giocare per vincere. Per riuscirci avremo bisogno di cuore e cervello, servono entrambi. Giocheremo al 120%. La gara di domani non indirizzerà il girone, è ancora presto. Era importante vincere la prima, col Braga, non è mai vincere fuori casa in Champions. Ci proveremo domani, sapendo la forza dell'avversario, meglio fare un risultato positivo per andare avanti, è sicuro e faremo di tutto per riuscirci. Abbiamo studiato il Real Madrid, abbiamo mostrato ai ragazzi punti di forza e debolezze, ogni team al mondo non ha solo punti di forza, anche noi. Ma siamo concentrati sul nostro gioco, le nostre qualità, la fiducia, dobbiamo mettere tutto in campo. I ragazzi saranno caricati a bomba, hanno forti motivazioni. Loro hanno tecnica e fisico. Dobbiamo concentrarci su di noi, i giocatori devono sapere tutto dei loro avversari in campo, il resto dovremo essere bravi a gestire i dettagli. Nelle grandi gare decidono anche queste cose, piccole ma fondamentali".
Su Jude Bellingham: "Sono stati bravi a prendere uno come lui, dopo la partenza di Benzema, anche se gioca in un ruolo diverso. Il Napoli non deve pensare però a contenere un solo calciatore. Il Real è stato bravo anche nel prendere Joselu. Affronteremo una squadra potente, alta sui piazzati, completa, ma noi abbiamo tante possibilità per fare bene. Abbiamo l'ambizione di vincere e bisognerà essere prima di tutti umili esprimendo tutte le nostre qualità".
Sul campionato: "Non abbiamo iniziato male anche perché abbiamo vinto le prime due gare. Cosa è cambiato nelle ultime partite? Avendo già il miglior possesso palla, tirando tanto in porta, poi quando ti avvicini non prendi più il palo che esce, ma il palo che entra e la fiducia torna. Kvara, ad esempio, dopo il gol è più leggero nella testa, è felice in campo, è un giocatore unico ma forzava le giocate pensando al gol che mancava da marzo. Ora centriamo più spesso il bersaglio. Col Lecce abbiamo preso il 35% delle volte la porta e così vinci più spesso e non pareggi".
Sui ritmi: "Dobbiamo cercare di recuperare bene perché è la quarta partita in nove giorni, un ritmo non positivo per i giocatori. Il calendario mette sempre a rischio i giocatori che giocano sempre, penso a Di Lorenzo che avrà giocato la settima partita in poco tempo. Devo pensare anche a queste cose, come successo a Lecce, i giocatori invece pensano solo alla partita. Daremo tutto in Champions League, poi avremo cinque giorni per riposare. Parola d'ordine essere pronti fisicamente, col cuore i giocatori ci saranno".