Garcia tranquillizza i tifosi su Kvaratskhelia e rivela un titolare per domani

Rudi Garcia
Rudi Garcia / Giuseppe Bellini/GettyImages
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Giornata di vigilia in casa Napoli. Domani pomeriggio i campioni d'Italia in carica scenderanno in campo sul campo del Frosinone in occasione della 1ª giornata di Serie A e poco fa Rudi Garcia è intervenuto in conferenza stampa per introdurre non solo la gara contro i ciociari ma anche l'intera stagione degli azzurri. Ecco le parole del tecnico.

Sensazioni alla vigilia:
 "Non vediamo l'ora di iniziare. Tutto bello in preparazione ma ci manca la competizione vera che arriverà domani a Frosinone. Sappiamo che avremo un avversario tosto, una squadra con tanto entusiasmo che arriva dalla B. Quando inizi la Serie A arrivando da sotto c'è tanta voglia. Dovremo essere alla loro altezza in quanto a voglia".

Sull'infortunio di Kvaratskhelia: "Per Kvara è solo prudenza. Ha avuto un trauma qualche partita fa, la risonanza di ieri ha dato esito negativo ma lui non si sente al 100% e lo valuteremo lunedì o martedì, quando riprenderemo l'allenamento".

La squadra può uscire dalla comfort zone con lei? "Non penso che la squadra fosse in una comfort zone in due anni, altrimenti non avrebbe vinto lo scudetto. La comfort zone potrebbe arrivare da quando hanno vinto, può essere buona per la fiducia ma pericolosa per il fatto di avere meno voglia e di non dare tutto come l'anno scorso. Torniamo al livello di voglia dal fischio d'inizio di domani, altrimenti diventa complicata con loro che la mettono sul piano fisico, sui duelli. Dovremo imporre il nostro gioco".

Su Gabri Veiga: "Posso solo parlare dei miei giocatori. Natan e Cajuste sono arrivati, gli altri non sono arrivati. Questa è la presentazione di Frosinone-Napoli non del mercato Napoli. Penso solo alla gara di domani".

Siete i favoriti per lo Scudetto? "Siamo tra i favoriti, non i favoriti. Se poi i favoriti vincessero sempre nei vari campionati europei non ci saremmo ritrovati il Napoli campione d'Italia. Si parte tutti sulla stessa linea. La squadra è la stessa, eccetto Kim che è stato sostituito da Natan. So di poter contare sui giocatori con innesti come Cajuste, freschi e vogliosi. Loro devono dimostrare dove altri forse pensano di non dover dimostrare più. Però sono il nuovo allenatore e tutti partono allo stesso livello, devono dimostrarmi. Abbiamo cinque cambi, qualità in questa rosa e li utilizzerò per il bene della squadra".

Victor Osimhen, Rudi Garcia
Victor Osimhen, Rudi Garcia / Nicolò Campo/GettyImages

Che Napoli ha trovato? "Ho trovato, prima ancora di giocatori di talento, uomini di livello. Un gruppo abbastanza facile da gestire, che ama lavorare. Ovviamente hanno anche abitudini che chiamo onde positive, cioè che fanno cose che funzionano ma ci sono cose da migliorare, da portare, devono essere aperti. Sono curiosi, ascoltano, su tutti i piani di gioco, con le palle inattive, l'approccio mentale alla gara. Quindi sono contento del lavoro svolto. Abbiamo avuto un periodo di mercato, chi è arrivato è arrivato da poco. Chi poteva partire è ancora qui, per mia grande felicità. Niente scuse, domani saremo pronti. Ci siamo preparati non solo per domani ma anche per quando si giocherà ogni tre giorni. Sono contento per come ha risposto la rosa".

Le novità rispetto allo scorso anno: "La risposta ce l'avremo nell'atteggiamento della squadra, ce l'avremo dopo la partita. Vedremo se sarò contento dell'atteggiamento, che, se dovesse essere giusto, anche il risultato sarà giusto".

Come pensa sia cambiata la Serie A in questi anni? "Secondo me troverò una Serie A differente, per quanto visto da lontano. Ho allenato Marsiglia e poi Lione. Penso che la Serie A sia diventata più offensiva. Alla Roma la particolarità era che tante squadre giocavano a 3, una cosa che è rimasta più in Italia che in altri Paesi".

Che differenza c'è tra Napoli e Marsiglia? "Che sia io o fosse stato il vecchio allenatore la pressione sarebbe stata la stessa. A Lille ho vissuto la stessa situazione vincendo il titolo dopo tanto e restando. Non cambia molto da lì. Tifosi del Marsiglia e del Napoli sono mediterranei, aiutano molto la squadra. Questa la similitudine che quando vinci puoi godertela di più".

Sui nuovi acquisti: "Cajuste giocava in Francia, un Paese europeo, ma anche lui non parla la lingua. Per Natan è ancora più difficile, viene dal Brasile e i campionati in Sudamerica sono diversi. Diamogli tempo per capire, per inserirsi. Però sono contento del loro impegno che mettono in campo, hanno solo bisogno di tempo per essere operativi al 100%. Conto su di loro, possono iniziare domani ma uscire anche dalla panchina".

Jens Cajuste
Jens Cajuste / Giuseppe Bellini/GettyImages

Sulla motivazione: "Darò il meglio di me per portare il Napoli dove vogliamo portarlo tutti. Anche se impariamo sempre dalle situazioni sono sereno, concentrato sulla mia squadra e sul fatto di dare ai ragazzi le chiavi per vincere le partite. Sono motivato come sempre, non dirò come mai. Dobbiamo iniziare perché va bene la preparazione ma arriva la vera sfida ora".

Chi giocherà al posto di Kvara? "Raspadori o Elmas? C'è anche Lozano che al PSV ha fatto la sua migliore stagione a sinistra. Può essere un giocatore importante lì. Può essere Raspa, può essere Eljif, sto provando alcuni giocatori che hanno la qualità di essere polivalenti. Alcuni soffrono di essere polivalenti, di non avere un posto fisso ma io ne trovo 1-2 a rosa e mi aiutano tanto. Una cosa è sicura, Raspadori giocherà dal primo minuto".

Ipotesi doppio centravanti? "Quando si tratta di fare gol possiamo riuscirci anche solo con una punta, non è un problema fare tanti gol. Può essere interessante avere Osimhen e Simeone insieme, per dare ancora più difficoltà alle difese avversarie. Dobbiamo migliorare questa cosa, mettere più giocatori davanti la porta".

Che atteggiamento dobbiamo aspettarci dal Napoli? "Ho parlato di squadra camaleontica perché servono atteggiamenti differenti. In preparazione non eravamo al 100%, abbiamo visto una squadra che aspettava di più e giocava anche in ripartenza. Ben venga che alcune squadre vengono a prenderci alto così da colpire in velocità".