Genoa-Sampdoria, derby tra deluse: chi arriva peggio allo scontro diretto?

Genoa-Sampdoria non è una partita come le altre. Sembrerà uno slogan banale per introdurre il Derby della Lanterna, tra i più affascinanti d'Italia e d'Europa, ma rappresenta la realtà nonostante una situazione di classifica preoccupante per entrambe le società. Si tratta di un vero e proprio scontro salvezza dall'alto coefficiente di divertimento e spettacolarizzazione, perché rossoblù e blucerchiati non hanno intenzione di lasciarsi sopraffare dalle emozioni né dalle paure.
Giocheranno a viso aperto, col solo obiettivo di portare a casa la vittoria e dare una svolta netta alla stagione. È innegabile, però, che si tratti di una stracittadina tra deluse: cinque punti separano le rivali genovesi, con la Sampdoria leggermente favorite malgrado le ultime due sconfitte in campionato. Al momento, la zona retrocessione coinvolge il Genoa, a pari punti col Cagliari (10) e davanti soltanto alla Salernitana.
Tralasciando gli aspetti negativi, sarà anche il derby delle prime volte. Esordio in panchina per Andriy Shevchenko e Roberto D'Aversa, ma le novità non finiscono qui: il Genoa ha appena cambiato proprietà (ora a capo dei rossoblù c'è il fondo 777 Partners), mentre la Sampdoria vive ore di grande apprensione per il destino di Massimo Ferrero, arrestato dalla Guardia di Finanza per reati bancari.
Se da una parte, dunque, c'è un club solido con un nuovo presidente - Alberto Zangrillo - dall'altra le rassicurazioni vengono meno. Un fattore che potrebbe danneggiare lo stato d'animo dei calciatori doriano e favorire, di riflesso, gli avversari. Insomma, una serie di situazioni cambiano le carte in tavola e rendono ancor più misterioso il Derby della Lanterna. Perché, lo sappiamo, per certe partite i valori sulla carta contano davvero poco.
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