Giornata di grandi sfide in Serie A: chi si gioca di più?

Allegri e Inzaghi
Allegri e Inzaghi / Francesco Pecoraro/GettyImages
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Seguendo il consueto ritornello relativo alle partite che "valgono tutte tre punti" potremmo abbandonare ogni velleità, nell'ambito della tredicesima giornata, di attribuire un peso specifico diverso ai tanti big match in cartello ma è evidente, oggi, la tentazione di addentrarci tra le righe di questo turno di Serie A, così ricco, per capire per chi sarà davvero un crocevia, un appuntamento da non mancare per rilanciare (o confermare) le proprie ambizioni.

Possibile ipoteca sullo Scudetto?

Un posto di riguardo spetta ovviamente ad Atalanta-Napoli, sfida tra la seconda in classifica e la capolista: in questo senso è chiaro che i punti pesano come macigni e che il Napoli possa dar vita a un primo concreto tentativo di fuga, portandosi a +8 dalla Dea e (potenzialmente, in caso di vittoria rossonera sullo Spezia) a +6 sul Milan, che a quel punto sarebbe secondo. Un distacco tale (dopo la tredicesima giornata) che, dati alla mano, difficilmente non conduce poi allo Scudetto: si ricordano rare e clamorose eccezioni - come la Juve 2015/16 - ma la consuetudine, soprattutto in caso di +8, parla di una vera ipoteca sul titolo.

Luciano Spalletti
Spalletti / Francesco Pecoraro/GettyImages

Al contempo l'Atalanta, vincendo e portandosi ad appena -2, resterebbe pienamente accreditata per i discorsi di altissima classifica e farebbe sentire il fiato sul collo alla formazione di Spalletti, permettendo anche al Milan poi di portarsi subito a ridosso. Il primo big match della giornata, quello del Gewiss Stadium, sarà in sostanza la quintessenza del crocevia decisivo, una partita chiave in grado di donare una luce diversa all'intero turno di Serie A e - di fatto - a parte della stagione.

La domenica dei derby

Spostandoci sulle sfide in programma domani, sui due storici derby (uno effettivo e l'altro simbolico), possiamo notare come il fattore psicologico giochi un ruolo cruciale: nel caso di Roma-Lazio è evidente come l'inerzia attuale sia a favore dei giallorossi, non tanto per il punto in più in classifica (la storia del derby ce lo ha insegnato, chi è in vantaggio non è favorito) quanto per il giovedì di Europa League e per i suoi verdetti.

La Lazio, in particolare, esce chiaramente con le ossa rotte da quanto accaduto in settimana: uscire dall'Europa League e finire in Conference, coppa spesso svilita dal mondo biancoceleste in virtù del successo della Roma nello scorso anno, appare chiaramente uno scotto non da poco, a maggior ragione considerato l'avversario per mano di cui gli uomini di Sarri sono usciti dall'EL (il Feyenoord battuto dalla Roma in finale di Conference). Una serie di intrecci che, sulla carta, richiede alla Lazio di reagire con un solo risultato possibile per rovesciare l'inerzia del momento e per riequilibrare certe dinamiche.

SS Lazio v AS Roma - Serie A
Sarri e Mourinho / MB Media/GettyImages

La componente psicologica così come il fattore campo potrebbero giocare un ruolo chiave anche in Juventus-Inter, coi bianconeri che con un successo riuscirebbero a superare gli uomini di Inzaghi in classifica e che (anche in base al risultato di Atalanta-Napoli) potrebbero tornare a sognare in grande, ripensando alle passate rimonte condotte da Allegri. Lo scenario dei tre punti alla Juve darebbe in sostanza una spinta propulsiva inimmaginabile, fino a poco fa, ad Allegri e ai suoi: di fatto, per i bianconeri, potrebbe rappresentare una vera e propria partita della svolta in una stagione fin qui piuttosto amara.


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