Giro di boa in Serie A 22/23: la differenza punti di ogni squadra rispetto al 21/22
Il Napoli dominatore e la penalizzazione della Juventus. La Serie A 2022-23 è giunta a metà del suo percorso e ha lasciato tutti a bocca aperta. Il cambio di timone al vertice è stato repentino, inaspettato e così netto da non avere confronti nella storia del nostro campionato, come riporta il giornalista Giuseppe Pastore su Twitter.
12 punti di distacco tra la prima, il Napoli (50) e la seconda in classifica, il Milan (38). Un discorso Scudetto che sembra già archiviato e una lotta Champions più equilibrata e agguerrita che mai. Mettiamo però ordine, suddividendo la classifica in tre macro-gruppi. Qual è la differenza di punti di ogni squadra rispetto alla passata stagione?
Il gruppo di testa
Uno 0-2 alla Salernitana nel derby campano per portare il Napoli a quota 50 su 57 punti disponibili. Luciano Spalletti e i suoi ne hanno lasciati per strada soltanto 7, girando a un ritmo altissimo e migliorando di ben 11 lunghezze il parziale della precedente stagione (39). I gol subiti sono gli stessi (14), mentre quelli realizzati sono 11 in più (46).
Segue il Milan, che sta attraversando il peggior periodo dell'era Pioli. Una flessione era inevitabile, ma gennaio ha portato con sè l'eliminazione dalla Coppa Italia, la sonora sconfitta in Supercoppa e soltanto 5 punti su 12. I punti in meno rispetto alla passata stagione (42) sono soltanto 4, le reti segnate 5 e i gol subiti sono un paio in più. L'anno scorso la distanza dai nerazzurri era di quattro lunghezze, quest'anno sembra davvero incolmabile.
A quota 37 figura l'Inter, insieme a Roma e Lazio. La squadra di Inzaghi ha 9 punti in meno rispetto al girone d'andata della precedente stagione. Il motivo principale? Probabilmente l'incapacità di pareggiare; nel 2021-22 14 vittorie, 4 pareggi e una sconfitta, in quella corrente ben 6 sconfitte e un solo pareggo. 11 gol realizzati in meno (38) e 10 gol subiti in più (25), qualcosa si è rotto.
Sorridono invece le due squadre capitoline, capaci di migliorare la classifica rispetto allo scorso anno. La Roma di José Mourinho ha 5 punti in più, ha perso ben 3 gare in meno e, anche se ha peggiorato il suo apporto offensivo, ha conquistato in solidità, incassando di meno (6 gol). Chi, nelle zone di alta classifica ha migliorato maggiormente la sua classifica (dopo il Napoli) è la Lazio di Maurizio Sarri. 6 punti in più e una solidità inaspettata: una manciata di gol in meno a fronte di 20 reti subite in meno, che la rendono tra le migliori difese della Serie A.
Ha girato leggermente peggio l'Atalanta di Gasperini, ma soltanto di tre punti (35). La Dea ha praticamente le stesse statistiche della passata stagione, con una vittoria e qualche posto in classifica in meno, ma comunque in piena corsa per la Champions.
Il gruppo di mezzo
Tra i 20 e 30 punti c'è un folto gruppo di squadre. Comanda l'Udinese, al settimo posto grazie a un inizio monstre, tornato alla vittoria dopo un digiuno che durava da ottobre. I punti sono 28, 8 in più del precedente campionato, grazie anche a un netto miglioramento della fase difensiva (7 reti in meno incassate). Segue il Torino a 26 (lo scorso anno 25), e l'Empoli a 25 (lo scorso anno 27), con i toscani che hanno ribaltato le statistiche di gol segnati e subiti: 30-34 nella passata stagione, 17-22 nella corrente.
Al decimo posto, con 23 punti, troviamo la Juventus, penalizzata di 15 unità. In caso di conferma della sentenza, ai bianconeri servirà un cammino perfetto per agguantare una posizione europea. Facendo riferimento ai 38 conquistati, la Juventus ha fatto meglio rispetto alla passata stagione, superandosi di 4 lunghezze e chiudendo il girone d'andata con 30 gol segnati e 15 subiti.
Alla stessa quota (23), ci sono Fiorentina e Bologna. La squadra viola ha accusato la fatica del ritorno in Europa, perdendo 9 punti rispetto al girone d'andata dell'anno scorso. La formazione di Italiano subisce gli stessi gol, ma segna (13 in meno) e vince (4 in meno) poco. Il Bologna ha invertito la rotta con Thiago Motta e ha più o meno la stessa quota della precedente stagione (27).
A 22 staziona il Monza che, con Palladino ha invertito uno start da dimenticare e a 20 il Lecce di Baroni che, come i brianzoli, nella stagione 2021-22 non era presente in Serie A.
Il gruppo di coda
Il gruppo di coda lo aprono Spezia e Salernitana, entrambe a quota 18 punti. Nel 2021 la squadra ligure era più o meno lì, con 16 punti; con Gotti subisce meno reti, ma la classifica è la stessa. I campani invece vantano 7 lunghezze in più in classifica. Sono lontani dalla zona retrocessione e hanno migliorato in modo significativo la propria dimensione offensiva (11 gol in più).
Momentaneamente salvo, ma con soli 5 punti di vantaggio sull'ultima piazza per la Serie B, risalta il deludente Sassuolo di Alessio Dionisi. Da 24 a 17 punti, con un crollo inaspettato in zona gol: le cessioni di Scamacca e Raspadori, unite all'infortunio di Berardi si sono tradotte in poca incisività dei neroverdi sotto porta.
Le tre in zona retrocessione sono Verona, 12 punti, Sampdoria, 9 e Cremonese, 8. Se i biancorossi nella passata stagione appartenevano a un'altra categoria, non si può sorvolare sull'evidente flessione di scaligeri e blucerchiati. Con Tudor le ambizioni dell'Hellas erano altre, e i punti e i gol esattamente il doppio (24 e 34). La salvezza è ancora possibile e ora la squadra del Bentagodi sta attraversando un momento positivo.
Momento che spera di attraversare anche Dejan Stankovic. La Sampdoria è la squadra che ha segnato meno in Serie A, 8 gol, e quella che ha perso di più, ben 14 sconfitte su 19. Serve un'inversione di rotta istantanea, in particolare dal punto di vista offensivo. Nella stagione 2021-22 i punti erano 20 (12 in più) e i gol messi a segno 27 (19 in più).