Giroud sulla possibilità di trasferirsi all'Inter e sulla 'provvidenza' rossonera

Giroud
Giroud / Alessandro Sabattini/GettyImages
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Oliver Giroud si prepara ad affrontare l'Euroderby in semifinale di Champions League tra il suo Milan e l'Inter, una sfida che l'anno scorso lo ha visto come protagonista - in senso assoluto - pensando all'epilogo in campionato e al ruolo del francese nel successo rossonero a discapito dei nerazzurri. Il sito della UEFA ha parlato proprio con Giroud che, tra i vari aspetti, ha citato anche un retroscena di mercato. Queste le sue parole:

L'Euroderby: "San Siro è un posto speciale, soprattutto quando si tratta del derby. Poi c'è il prestigio della Champions League e il fatto che ci sarà sicuramente una milanese in finale. In Serie A ho segnato tre gol in tre partite contro l'Inter e ho anche fatto uno o due assist, quindi le statistiche sono buone. Ma ricordo anche la sconfitta in Supercoppa, loro hanno dominato nettamente. Mi è rimasta in testa, quindi dovremo giocare al meglio".

Retroscena sul possibile passaggio all'Inter: "Firmare con il Milan era l'occasione per affrontare una nuova sfida. Al Chelsea, alla fine, non giocavo molto. Potevo andarmene prima e firmare per l'Inter nel mercato invernale del 2020, invece Dio ha voluto che scegliessi il Milan. Sono molto contento. Se mi avessero detto che al primo anno avremmo vinto lo scudetto dopo 10 anni e che al secondo saremmo tornati in semifinale di Champions League dopo 16 anni, mi sarebbe sembrato irrealistico".

Un idolo rossonero: "Seguivo il Milan quando ero adolescente, alla fine degli anni '90. Un giocatore in particolare che mi ha fatto amare questa squadra è Andriy Shevchenko. Cercavo di imitarlo in allenamento, anche nel modo in cui correva e nella sua eleganza. Era uno dei più grandi attaccanti, molto completo; poteva segnare di destro, di sinistro e di testa, ed era anche veloce".