Gli aggiornamenti sull'inchiesta legata al Milan: verso gli interrogatori

Giorgio Furlani
Giorgio Furlani / Ciancaphoto Studio/GettyImages
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Si attendono nuovi sviluppi sull'inchiesta giudiziaria relativa al passaggio di proprietà del Milan. Come riporta infatti l'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, il procuratore della FIGC Giuseppe Chiné ha acquisito una prima parte di documentazione inerente all’indagine e sarebbe in continuo contatto con i pm della Lombardia per ottenere nuove carte e definire al meglio la situazione.

Lo scorso 13 marzo la Guardia di Finanza ha svolto delle perquisizioni nel quartier generale rossonero, situato in Via Aldo Rossi, concentrandosi in particolar modo sugli uffici dell'amministratore delegato Giorgio Furlani e del suo predecessore Ivan Gazidis, entrambi poi iscritti nel registro degli indagati dalla Procura di Milano con l’accusa di ostacolo all’esercizio delle funzioni delle autorità pubbliche di vigilanza in relazione al passaggio del club da Elliott a RedBird nell’agosto 2022.

Chiné è in attesa dei resoconti riguardanti i contenuti dei device sequestrati a Gazidis e Furlani. Una volta ottenuta tutta la documentazione, procederà con degli interrogatori che inevitabilmente comprenderanno anche i due dirigenti indagati. Il procuratore Federale vuole accertarsi che al momento del passaggio di proprietà non siano state taciute informazioni necessarie alla Co.A.P.S. (Commissione Acquisizione Partecipazioni Societarie) per accertare in particolare i requisiti di onorabilità e solidità finanziaria dei futuri proprietari. Come puntualizza Calcio & Finanza, la questione è definita dall’articolo 20 bis delle NOIF che regola “Acquisizioni e cessioni di partecipazioni societarie in ambito professionistico”, le cui eventuali sanzioni si rifanno all’articolo 32 del Codice di giustizia sportiva, che prevede anche una penalizzazione.

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