Gli allenatori di Serie A che rischiano di non finire la stagione

Alessandro Sabattini/Getty Images
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Il campionato di Serie A è appena cominciato, ma non mancano le previsioni avverse nei confronti di alcuni allenatori che rischiano di non concludere la stagione 2020/21. Vediamo, nel dettaglio, chi siede su panchine attualmente roventi.


Filippo Inzaghi (Benevento)

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Nemmeno l'uomo della promozione da record in Serie A non è immune a un eventuale esonero. Ipotesi remota al momento considerando il buon avvio di stagione, ma se il miraggio salvezza dovesse allontanarsi, anche per Filippo Inzaghi verrà presa in considerazione da parte del Benevento la possibilità di cambiare allenatore in corsa. Molti tecnici delle neopromosse pagano l'esuberanza dei presidenti e il basso livello della rosa a propria disposizione.


Paulo Fonseca (Roma)

Alessandro Sabattini/Getty Images

La ventata rivoluzionaria in casa Roma dopo l'avvento di Dan Friedkin potrebbe coinvolgere anche Paulo Fonseca, la cui idea di gioco non ha ancora sorpreso positivamente il nuovo proprietario statunitense. Pesa sulle spalle del tecnico giallorosso la clamorosa sconfitta a tavolino subita contro l'Hellas Verona (non per colpe sue, ovviamente). Molto dipenderà dalla fase a gironi di Europa League, crocevia della rinascita del club capitolino.


Rolando Maran (Genoa)

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Rolando Maran ha dovuto convivere con situazioni alquanto particolari dal suo arrivo sulla panchina del Genoa. Prima i numerosi movimenti di mercato tra entrate e uscite, poi il contagio da Coronavirus che ha dimezzato (se non di più) l'organico rossoblù. Fattori che rendono onore al lavoro svolto finora dall'allenatore, ma con il fantasma di Enrico Preziosi che aleggia su Pegli è difficile dormire sonni tranquilli.


Giuseppe Iachini (Fiorentina)

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"La squadra attuale è più forte di quella dell'anno scorso", hanno continuato a ripetere i dirigenti della Fiorentina anche dopo la cessione last-minute alla Juventus di Federico Chiesa. Parole che gravano come un macigno su Giuseppe Iachini, che con una rosa mediocre dovrà fare i salti mortali per salvare la pelle. La volontà del presidente Rocco Commisso è quella di affidare la guida della viola a un allenatore di caratura internazionale come Maurizio Sarri e Luciano Spalletti, rimarcando le proprie ambizioni europee.


Vincenzo Italiano (Spezia)

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La prima storica stagione in Serie A per lo Spezia porta la firma di Vincenzo Italiano, che ora vuole sorprendere tutti raggiungendo la salvezza al termine del campionato. Stesso discorso fatto per Filippo Inzaghi: pazienza e riconoscenza hanno un tempo determinato da risultati e stato d'animo dello spogliatoio. Il tecnico aquilotto dovrà essere bravo a trarre dai suoi calciatori il massimo che si possa offrire, equilibrando tasso tecnico e atteggiamento.


Fabio Liverani (Parma)

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Il Parma ha cambiato faccia. Dal presidente al tecnico, prelevato da un Lecce che nello scorso campionato è retrocesso in Serie B pur dimostrando di avere un'identità ben precisa. A Fabio Liverani va dato il merito che il club gialloblù ha deciso di riconoscergli, permettendo lui di tornare immediatamente nella massima categoria italiana. Parma è una piazza calda e passionale, abituata a vivere intense storie d'amore: sta a Liverani farsi apprezzare come professionista e uomo.


Giovanni Stroppa (Crotone)

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Il Crotone ha fondato la propria idea di successo su un progetto a lungo termine e consolidato, che dovrà garantire i primi frutti in Serie A. Giusto confermare Giovanni Stroppa in panchina per il percorso compiuto in Serie B, ma la posizione dell'allenatore resta inevitabilmente in bilico. In assenza di risultati e prove convincenti della squadra calabrese, l'allenatore sarà il principale responsabile. Del resto, come potrebbe accadere al Benevento di Filippo Inzaghi e allo Spezia di Vincenzo Italiano.


Luca Gotti (Udinese)

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Dall'ombra del vice ai riflettori del primo allenatore. Luca Gotti è stato una delle rivelazioni della passata stagione portando l'Udinese alla salvezza. Quest'anno è chiamato a ripetersi, ma con maggiori difficoltà: la concorrenza è più elevata e la formazione friulana non si è particolarmente rinforzata sul mercato, pur mantenendo i calciatori migliori come Rodrigo De Paul, Kevin Lasagna e Juan Musso. Gotti è ben visto all'interno del club, ma le zero vittorie conquistate dopo tre giornate creano agitazione.


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