Gli eroi della qualificazione della Georgia a Euro 2024

La prima nella storia della Nazionale georgiana.
Georgia earns spot on EURO 2024 in team's 1st major football tournament
Georgia earns spot on EURO 2024 in team's 1st major football tournament / Anadolu/GettyImages
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La Georgia si è qualificata per la prima volta nella sua storia a un Campionato Europeo. Ci è riuscita quasi 34 anni dopo il suo esordio internazionale con la Lituania, dopo 7 tentativi di qualificazione e nel modo più spettacolare possibile, attraverso i Playoff davanti al proprio pubblico, e soltanto al termine di una lotteria dei rigori vissuta intensamente da chiunque.

La portata dell'evento è visibile dal tremore, dal rumore dei quasi 50.000 spettatori della Boris Paichadze Dinamo Arena, che in occasione dell'ultimo penalty hanno invaso in massa il terreno di gioco colorandolo di bianco e rosso per iniziare una lunga festa nella capitale georgiana.

TOPSHOT-FBL-EURO-2024-PLAYOFF-GEO-GRC
TOPSHOT-FBL-EURO-2024-PLAYOFF-GEO-GRC / GIORGI ARJEVANIDZE/GettyImages

Il momento tiro dagli undici metri di Kvekveskiri, un nome che verrà ricordato a lungo. Alla stregua di Grosso per l'Italia e Montiel per l'Argentina, quell'ultima conclusione sparata qualche secondo prima dell'esplosione di gioia di una nottata indimenticabile. È lui l'ultimo eroe della Nazionale georgiana, Nika Kvekveskiri, che fa il centrocampista nel Lech Poznan, in Polonia, e che non ha ancora mai segnato una rete con la selezione biancorossa, rigore decisivo a parte.

Lui, Dvali, Davitashvili e Kochorashvili, andando a ritroso nella lotteria e senza citare l'errore di Mikautadze, servito forse a rendere ancora più iconica una sequenza che verrà ricordata per sempre. Poi l'altro eroe, l'unico insieme a Khvicha Kvratskhelia tra i titolari della Finale Playoff che gioca in uno dei principali campionati euroepei. È stata la parata di Giorgi Mamardashvili, numero uno del Valencia, su capitan Bakasetas a cambiare l'inerzia dei calci di rigore, a mandare subito un segnale forte ai suoi compagni a incendiare l'arena di Tbilisi.

Un'arean infuocata anche in quei tempi supplementari in cui la Georgia ha avuto più occasioni rispetto ai 90 regolamentari e in cui le speranze di qualificazione greche si sono infrante sulla traversa colpita da Mavropanos.

Questo per quanto concerne l'ultima sfida di un Playoff formato sì dalla Finale, ma anche da una Semifinale dentro-fuori nella quale il volume dello stadio di Tbilisi era comunque altissimo, nonostante la pioggia e la gara infrasettimanale. L'avversaria sul tabellone era il Lussemburgo in una sfida complicata ed equilibrata dall'assenza dell'eroe principale: lo squalificato Khvicha Kvaratskhelia, colui senza il quale probabilmente questo traguardo non sarebbe diventato raggiungibile.

Il primo a ballare in un video diventato virale subito, la stella uscita per infortunio negli ultimi minuti dei Playoff, un momento critico. L'altro eroe di cui probabilmente non avete mai sentito parlare è invece Budu Zivzivadze, un attaccante che gioca con il numero 8 e che al Lussemburgo ha segnato la doppietta decisiva per passare il turno. Due tap-in, uno con il destro e uno con il sinistro, in cui le gambe non hanno tremato per un uomo che, guardando alle statistiche, ha sempre esultato molto in carriera. Prima in Georgia, poi in Ungheria e soltanto da un paio di stagioni in Zewite Liga (Serie B tedesca) con la maglia del Karslruher.

Esultanza con linguaccia e quei 5 minuti folli tra il 52° e il 57° che potete rintracciare negli highlights della sfida. La Georgia è in vantaggio e il Lussemburgo cresce, ma in contropiede Mikautadze viene steso mentre sta per avviarsi da solo contro il portiere avversario. Nel ribaltamento gli ospiti pareggiano con Rodrigues, ma l'arbitro interrompe i festeggiamenti perché richiamato al monitor del VAR. C'è il fallo da ultimo uomo di Chanot, il gol del Lussemburgo viene annullato e il difensore espulso; la Nazionale di casa esulta un'altra volta.

Poi il 10 Chakvetadze e la sua qualità, il selezionatore francese vicecampione del Mondo Willy Sagnol e tutti gli altri. Da un pacchetto arretrato capace di non concedere nessun gol in 210 minuti di Playoff, capitanato dal 36enne recordman di presenze Guram Kashia, al cartellino rosso rimediato dalla panchina dallo storico portiere Giorgi Loria.

Due partite leggendarie per un gruppo che verrà ricordato a lungo, nella speranza dei suoi tifosi che questo sia soltanto l'inzio dell'ascesa tra le Nazionali europee.