Gli inamovibili in Serie A: chi è davvero irrinunciabile nella stagione in corso?
La quantità di impegni e di trasferte, aspetto spesso denunciato da allenatori e calciatori stessi, ha reso la logica del turnover un'esigenza più che una scelta. L'era dei cinque cambi, poi, ha aggiunto valore alla profondità di una rosa e al suo suo livello medio, individuando la panchina come un rifugio prezioso per ogni tecnico e come risorsa in grado di fare la differenza (nella singola partita come nell'arco di un'intera stagione).
Diventerebbe però troppo audace negare la presenza di pilastri, di elementi imprescindibili anche per quegli allenatori che fanno del turnover un vero marchio di fabbrica, senza dare riferimenti stabili di titolarità. Esistono profili in grado di svelare un peso specifico particolare, rivelandosi necessari per gli equilibri di una squadra o esprimendo qualità tali da renderli insostituibili. Vediamo, nella Serie A 2024/25 chi può fregiarsi del timbro di vero e proprio irrinunciabile fino a questo punto.
Atalanta
Gasperini riesce spesso a fare delle rotazioni virtuose un marchio di fabbrica ma non mancano, nella Dea, elementi irrinunciabili (al netto di squalifiche e infortuni). Il più utilizzato in Serie A è stato De Roon, sempre sceso in campo fin qui, senza mai perdere neanche un minuto in questo inizio di stagione. Anche Ederson, il più utilizzato nella stagione scorsa, resta un punto fermo: 11 presenze su 11, tutte da titolare, uscendo però in diverse occasioni nel finale di gara (909 minuti su 990 disponibili).
Bologna
Il nuovo Bologna, quello targato Vincenzo Italiano, deve chiaramente ruotare gli uomini a disposizione a causa dell'impegno in Champions League conquistato lo scorso anno con Thiago Motta. In questa fase iniziale della stagione non c'è chi è rimasto sempre in campo ma è evidente che Remo Freuler resti un punto fermo della squadra rossoblù: per lui 892 minuti in campo su 900 disponibili (il Bologna ha una sfida da recuperare), sempre titolare e out soltanto per una manciata di minuti contro il Lecce, nel finale.
Cagliari
Il vero e proprio insostituibile nell'undici di Nicola è stato il difensore Sebastiano Luperto: l'ex Empoli, già punto fermo in azzurro, resta inamovibile anche al Cagliari e fin qui non ha perso neanche un minuto. Oltre al centrale c'è anche il portiere Scuffet a quota 990 minuti in campo, anche Zappa e Piccoli dal canto loro si stanno rivelando elementi cruciali per Nicola (rispettivamente 945 e 917 minuti in campo per loro).
Como
Tanti gli acquisti intriganti messi a segno dall'ambizioso Como nel corso dell'estate, tra questi figura anche quell'Alberto Moreno che - a conti fatti - risulta un vero e proprio punto per Fabregas: lo spagnolo fin qui è sceso in campo per 939 minuti su 990 disponibili in totale, uscendo nel finale del match solo in tre occasioni (ma partendo comunque titolare in ogni partita di campionato fin qui).
Empoli
Nella scorsa stagione era Luperto il punto fermo degli azzurri, al centro della difesa. Con D'Aversa in panchina, e con l'addio del centrale ora a Cagliari, sono ben tre calciatori della rosa dell'Empoli ad essere rimasti sempre in campo fino a questo punto: dal portiere Vazquez ai difensori Ismajli e Viti, tutti elementi rimasti in campo per 990 minuti, sempre titolari insomma e mai sostituiti. Anche Gyasi è un punto fermo: 977 minuti in campo per l'ex Spezia.
Fiorentina
La rivoluzione estiva condotta dalla Fiorentina, a partire dall'avvicendamento in panchina e dall'arrivo di Palladino, regala anche nuovi punti fermi. Chi non ha perso neanche un minuto è un Dodò in inedita versione leader: 990 minuti in campo su 990 disponibili, sembra dunque lontana la prospettiva - almeno in campionato - di un ballottaggio serrato con Kayode (che per il momento deve accontentarsi delle presenze in Conference).
Genoa
Tanti addii pesanti in casa Genoa, nel corso dell'estate: aver perso Retegui e Gudmundsson ha tolto ovviamente a Gilardino due protagonisti assoluti della sua squadra. Il nuovo punto fermo, almeno fino a questo punto, è in difesa anche se non ci sono elementi che sono sempre scesi in campo. Vazquez è il genoano ad aver giocato di più: 930 minuti in campo su 990 disponibili per l'ex Cremonese.
Hellas Verona
Anche il Verona ha perso in estate uno dei suoi punti fermi, nello specifico Folorunsho (tornato al Napoli). Nella stagione scorsa il più utilizzato è stato però Montipò, out solo per 90 minuti, e anche fin qui il portiere è assolutamente un punto fermo: in campo per 990 minuti. Importante contributo anche per Tchatchoua (937 minuti su 990) e per un sorprendente Belahyane, 871 minuti in campo per lui.
Inter
L'Inter intende chiaramente dare peso anche al percorso in Champions League ed è logico, in tal senso, che il turnover abbia un ruolo cruciale: il mercato estivo del resto ha fatto sì che arrivassero "seconde linee" all'altezza dei titolari. Fin qui Sommer è sempre sceso in campo, altri punti fermi sono Thuram e Dimarco: rispettivamente 894 e 880 minuti in campo su 990 a disposizione nelle giornate fin qui disputate.
Juventus
Nella scorsa stagione l'assenza di impegni europei azzerava l'esigenza di turnover e di avvicendamenti per far rifiatare i punti fermi, la situazione è diversa in questa stagione con Thiago Motta. I due più utilizzati fin qui nella Juventus sono stati Dusan Vlahovic e Andrea Cambiaso: il serbo, fulcro dell'attacco bianconero, è rimasto in campo 906 minuti su 990, il prezioso jolly di scuola Genoa invece è stato in campo per 902 minuti fino a questo punto.
Lazio
L'arrivo di Baroni in panchina ha fatto sì che, anche al di là degli impegni europei, i biancocelesti individuassero fin da subito elementi imprescindibili o comunque fondamentali. Si tratta nello specifico di Guendouzi, 947 minuti su 990. Accanto al centrocampista francese si sottolineano anche i 990 minuti di Provedel, rimasto sempre in campo a difendere i bali della Lazio.
Lecce
Nel Lecce di Gotti è la difesa in particolare ad essere ricca di elementi irrinunciabili ed effettivamente sicuri del loro posto in squadra da titolari: si sottolineano infatti i 990 minuti in campo per Baschirotto (uno dei punti fermi anche nella stagione scorsa) e Gaspar. Al contempo anche la porta è una certezza a livello di minutaggio: Falcone fin qui è stato sempre in campo.
Milan
L'arrivo di Fonseca in panchina non ha ovviamente inficiato sulla leadership assoluta di Mike Maignan: 900 minuti in campo su 900 per il portiere rossonero, sempre presente dunque tra i pali (ricordando che il Milan ha una partita da recuperare). Oltre al francese non ci sono altri giocatori arrivati fin qui ad almeno 800 minuti in campionato: il più utilizzato fin qui, tra i giocatori di movimento, è stato infatti Pulisic (attuale miglior marcatore rossonero con 5 gol) coi suoi 758 minuti in campo.
Monza
Il Monza ha avuto fin qui due calciatori sempre scesi in campo, due veri e propri inamovibili rimasti in campo per 990 minuti agli ordini di Nesta: si tratta del centrale Pablo Marì e dell'esterno Giorgios Kyriakopoulos. Tanto spazio in campo anche per Izzo: 868 minuti per il centrale, rimasto fuori soltanto contro l'Atalanta (e sostituito nel finale contro Genoa, Bologna e Napoli.
Napoli
I punti fermi del Napoli sono in continuità col passato e sono ben tre: i calciatori che fin qui non hanno perso ancora un minuto agli ordini di Conte sono capitan Di Lorenzo, Amir Rrahmani e il centrocampista Anguissa. Per loro 990 minuti in campo su 990 . Tra i nuovi arrivati, fin qui, il più utilizzato è stato il difensore Buongiorno con 900 minuti in campo (out per infortunio solo alla prima stagionale).
Parma
Non ci sono calciatori del Parma rimasti in campo per tutti i minuti a disposizione, Pecchia ha fatto però affidamento con maggiore continuità su Balogh: 942 minuti in campo per lui, sempre titolare e uscito nel finale solo contro Napoli e Cagliari. Tanto spazio anche per Bernabé: 900 minuti in campo su 990, sempre titolare (ma uscito forzatamente per infortunio contro il Genoa).
Roma
Sono quattro i calciatori che hanno superato i 900 minuti in campo fin qui con la maglia della Roma, in questo campionato: i due rimasti sempre in campo sono il portiere Svilar e il centrale Ndicka che non ha perso nemmeno un minuto agli ordini di De Rossi e di Juric nonostante gli arrivi di Hermoso e Hummels. Minutaggio importante anche per Angelino e Mancini: 902 e 913 minuti in campo.
Torino
Il Torino di Vanoli non registra calciatori rimasti in campo per tutti i 990 minuti a disposizione mentre in tre arrivano a quota 900 minuti, in un caso superandoli. Il più utilizzato è stato il regista Ricci, rimasto in campo per 944 minuti, mentre il centrale Saul Coco e il portiere Milinkovic-Savic sono arrivati a 900 minuti in campo.
Udinese
I pilastri della nuova Udinese targata Runjaic sono nel reparto arretrato: si tratta del portiere Maduka Okoye e del difensore centrale Jaka Bijol, entrambi in campo per 990 minuti su 990 a disposizione. Ci sono altri due elementi della rosa che sono riusciti ad arrivare a più di 900 minuti in campo nelle prime undici giornate: si tratta di Ehizibue e di Karlstrom, rispettivamente con 918 e 907 minuti in campo fin qui.
Venezia
Non ci sono calciatori rimasti sempre in campo agli ordini di Di Francesco, in questa prima parte di campionato: il più utilizzato è stato fin qui il difensore centrale Svoboda, punto fermo dei lagunari con 922 minuti. Alle sue spalle, ben distaccati, ci sono Zampano e Idzes con 870 e 788 passati in campo su 990 a disposizione in totale.