Gli obiettivi rimasti, le voci sul futuro e i problemi del suo Napoli: parla Calzona

Le parole del tecnico azzurro in vista della sfida contro la Roma.
Calzona
Calzona / Gabriele Maltinti/GettyImages
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La sconfitta contro l'Empoli e il pari col Frosinone hanno posto le basi per un finale di stagione amaro per il Napoli, una stagione del resto già segnata dai tanti momenti difficili e da un contesto profondamente diverso da quello idilliaco della scorsa annata, quella dello Scudetto. Francesco Calzona, tecnico azzurro, ha parlato in conferenza stampa soffermandosi sul momento difficile della squadra e sulla prossima sfida con la Roma. Questo quanto riportato da AreaNapoli:

 "Ad Empoli abbiamo creato tantissimo e difeso male. Mi preoccupa che prendiamo tanti gol, anche se sia pericolosi in attacco: l'ho fatto presente ai calciatori, apparsi abbattuti ad inizio settimana. Abbiamo il dovere di finire il campionato nel miglior modo possibile, lo dobbiamo a tifosi e città. Ci alleniamo abbastanza bene, ma dobbiamo prenderci responsabilità. Contro la Roma spero che venga fuori l'orgoglio. I giallorossi sono in condizione e stanno facendo benissimo. Mi aspetto una grande partita, in termini di motivazioni".

Le occasioni sprecate: "Abbiamo buttato via delle buone occasioni per migliorare la classifica. Ora il nostro futuro non dipende solo da noi, ma ho chiesto ai ragazzi di pensare unicamente alla Roma. Domenica sarà soddisfatto se avrò visto una buona prestazione in fase di possesso e non possesso. Con le prestazioni arrivano anche i risultati".

Se un ritiro può aiutare: "No, ma abbiamo bisogno di stare insieme il più possibile. La scelta è stata concordata con la società, alle volte stare lontani dalla famiglia può aiutare. Il ritiro non è punitivo, ma deve essere produttivo".

Problemi sui palloni alti in difesa: "Dobbiamo difendere meglio la porta. E' un discorso anche di posizionamento. Ci manca la voglia di non prendere gol. Nell'uno contro uno, ad Empoli, avremmo dovuto fare meglio".

Messaggio ai tifosi: "Non ho cose da dirgli, al Maradona avremo lo stadio pieno e sappiamo che ci sosterranno. Dobbiamo scatenare noi la loro voglia: dispiace e disturba molto vedere che ci seguono in tanti in trasferta e fare prestazioni al di sotto delle nostre qualità".

Obiettivi a questo punto: "Europa League o Conference League sarebbero mere consolazioni? Non dobbiamo fare confronti con l'anno scorso: è stato un Napoli spettacolare, mi baso sui nostri numeri e vedo che la fase difensiva è negativa. Giudico il lavoro fatto da quando sono arrivato, non prima".

I problemi vissuti fin qui: "La squadra ha dei problemi, l'ha detto anche De Laurentiis, che con me è molto carino e mi sta vicino. Chi è venuto qui per sostituire Elmas, Lozano e Kim non ha inciso tantissimo: non è tutta colpa loro, sono arrivati in una stagione particolare. Personalmente, mi aspettavo di incontrare meno problemi, ma dopo qualche giorno ho capito che la situazione non era come previsto".

"I calciatori non possono non sentirsi responsabili, io alleno e faccio le mie scelte in base al lavoro settimanale. Tutti hanno avuto le loro occasioni, non è possibile che qualcuno non senta la responsabilità: vale per tutti a Castel Volturno".

Le voci sul futuro: "Siamo dei professionisti, siamo ben pagati e facciamo il lavoro che sognavamo da bambini. E' normale che il mio lavoro possa essere messo in discussione, e lo stesso vale per i giocatori. Sarebbe troppo bello leggere che siamo tutti bravi".

Squadra demotivata? "Ad Empoli è mancata la voglia di vincere. Contro il Frosinone abbiamo creato molto, lì ho visto più voglia. Non vedo giocatori correre di più per rimediare all'errore del compagno. Dobbiamo reagire, non ci sto a finire l'annata così e l'ho detto ai calciatori".

La Roma: "Mi preoccupano tante cose: hanno grande fisicità e segnano molto sulle palle inattive... Sono tanti gli aspetti di cui preoccuparsi, ma se giochiamo da Napoli possiamo dire la nostra. La Roma sta bene ed ha vinto tante gare, sarà dura, ma noi dobbiamo ritrovarci e provare ad uscire da questa situazione a prescindere dall'avversario".

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