Gloria e tramonto nel giro di un Europeo: le 10 meteore da ricordare
Andiamo a scoprire 10 giocatori che nel corso della carriera hanno vissuto un Europeo da protagonisti, con gol decisivi o prestazioni memorabili, salvo poi svanire nel dimenticatoio una volta finito il torneo, senza quindi dare seguito a quanto lasciato intravedere. Questi i casi più eclatanti:
1. Henrik Larsen (Danimarca, Euro 1992)
La punta danese ha vissuto il punto più alto della sua carriera a Euro 1992. La Danimarca fu ammessa alla fase finale al posto della Jugoslavia e conquistò a sorpresa il torneo: assoluto protagonista fu per l'appunto Larsen il quale poi però non ha mai confermato quanto di buono fatto quell'estate, tornando in Patria dopo le esperienze con Pisa e Aston Villa.
2. Radek Bejbl (Repubblica Ceca, Euro 1996)
L'ex centrocampista disputa un ottimo Europeo 1996 con la Repubblica Ceca arrivando fino in finale (poi persa contro la Germania) e segnando anche un gol contro l'Italia. Il futuro sembra roseo ma, purtroppo per il classe '72, la sua carriera non decollerà mai del tutto: il punto più alto lo raggiunge tra il 1996 ed il 2000 quando veste la maglia dell'Atletico Madrid, anni comunque difficile e culminati con la retrocessione clamorosa.
3. Jordi Cruijff (Olanda, Euro 1996)
Figlio d’arte del grande Johan, Jordi Cruijff si guadagna la chiamata per Euro 1996 dopo una buona stagione al Barcellona. Terminato l'Europeo (in cui va a segno contro la Svizzera) passa al Manchester United dove però non riesce a lasciare il segno. con appena 34 presenze dal 1996 al 2000. Da quel momento in poi la carriera del giocatore classe '74 si risolleva solo parzialmente all'Alaves.
4. Alfonso (Spagna, Euro 2000)
Protagonista ad Euro 2000 nel match tra Spagna e Jugoslavia in cui segna 2 gol permettendo alle Furie Rosse di qualificarsi ai quarti, Alfonso vive il punto più alto della sua carriera proprio in quell'Europeo. Per il resto, dopo quel torneo, è protagonista di un'onesta carriera tra Liga e Ligue 1, senza però raggiungere nuovamente le vette precedenti.
5. Angelos Charisteas (Grecia, Euro 2004)
A Euro 2004 con la Grecia vive un'avventura unica trascinando a suon di gol la Nazionale ellenica fino alla vittoria finale. Terminata la competizione inizia a girare l'Europa tra Bundesliga, Eredivisie ed altri campionati non riuscendo a confermare quanto di buono aveva fatto in quella magica estate del 2004 in Portogallo e trovando davvero di rado la via del gol.
6. Jorge Andrade (Portogallo, Euro 2004)
Agli Europei del 2004 non perde nemmeno un minuto al centro della difesa portoghese al fianco di Carvalho, disputando un ottimo torneo. Questo sarà di fatto il punto più alto della sua carriera che terminerà 5 anni più tardi alla Juventus a causa di numerosissimi infortuni.
7. Maris Verpakovskis (Lettonia, Euro 2004)
Se la Lettonia è riuscita a centrare la qualificazione a Euro 2004 il merito è in gran parte di Maris Verpakovskis: l'attaccante ha trascinato la sua nazionale a suon di reti nelle qualificazioni e nella fase finale del torneo è andato in gol realizzando il primo (e fin qui unico) gol lettone nella storia degli Europei e dei Mondiali. Dopo l'Europeo non ha trovato continuità, cambiando spesso squadra.
8. Daniel Güiza (Spagna, Euro 2008)
Il 2008 è un anno magico per Güiza che si guadagna la convocazione a Euro 2008 grazie al titolo di capocannoniere della Liga ed in Austria e Svizzera dà il suo prezioso contributo per la vittoria finale delle Furie Rosse con 2 gol (di cui uno in semifinale). Da quel momento in poi però esce di fatto dai radar e non segna più con continuità.
9. Holger Badstuber (Germania, Euro 2012)
Agli albori della sua carriera si parlava un gran bene di lui, poi però purtroppo l'ex Bayern Monaco non è riuscito a confermarsi a livelli alti (anche a causa di numerosi infortuni). Oggi gioca in quarta serie tedesca con lo Stoccarda B ed un ingaggio milionario, smentendo chiunque vedesse in lui un protagonista potenziale ad altissimi livelli.
10. Eder (Portogallo, Euro 2016)
Il centravanti portoghese 5 anni fa ha deciso la finalissima di Euro 2016 con un gol ai supplementari contro la Francia. Dopo questa brevissima parentesi di gloria la sua carriera è proseguita senza particolari acuti tra Swansea, Lille e Lokomotiv Mosca, con pochissimi gol messia a segno.
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