Godin-Cagliari, perché sarebbe (anche) una scelta di cuore
Le strade di Diego Godin e dell'Inter potrebbero prendere direzioni diverse dopo appena una stagione. L'esperto centrale uruguaiano sembra non rientrare più nei progetti di Antonio Conte ed è quindi finito nel mirino di diversi club: dopo i sondaggi di Rennes e Fiorentina, a balzare in cima alla lista delle possibili destinazioni è il Cagliari, con l'ambizioso presidente Tommaso Giulini che valuta i costi e la fattibilità dell'operazione.
Dopo le difficoltà iniziali nella difesa a tre, il Faraon si è pian piano ripreso grazie alla grande esperienza e alle note potenzialità: le prestazioni in crescendo del post lockdown, però, non sembrano aver convinto Conte a puntare ancora su di lui in futuro. E i motivi, oltre che tattici, vanno ricercati anche nella strategia di mercato nerazzurra: si vuole anche ringiovanire la rosa e soprattutto abbassare il monte ingaggi. Liberarsi dei quasi 6 milioni di euro annui percepiti dall'ex Atletico Madrid darebbe una boccata d'ossigeno per le casse del club.
La scelta di Godin di trasferirsi in Sardegna non sarebbe la classica "'disperata" di un giocatore in chiusura di carriera, ma sarebbe anche spinta da motivi di cuore: l'uruguaiano non ha mai nascosto la sua attrazione per l'isola, dove spesso ha fatto tappa anche per le vacanze. E dove è nata la moglie, Sofia Herrera, che pianta le sue radici proprio in Sardegna. Inoltre quello del Cagliari inizia ad essere un progetto ambizioso: dallo step di sponsor tecnico (salto internazionale con Adidas) ai cambi in dirigenza e in panchina (dove ora c'è Eusebio Di Francesco) fino alla costruzione di un nuovo stadio di proprietà. Elementi che stuzzicano Godin: in caso di addio a Milano, Cagliari sarebbe una metà apprezzata a livello professionale. Ma anche affettivo.
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