Goran Pandev è il nuovo re di Macedonia, ma può essere considerato un campione?

Aveva deciso di ritirarsi. Fortunatamente non lo ha fatto ed è entrato nella storia. Il riferimento è a Goran Pandev. Un suo goal ha portato la Macedonia del Nord agli Europei per la prima volta. Goran è scoppiato in lacrime. Il macedone è una star nel suo Paese, una sorta di eroe pagano. Ma avrebbe potuto fare di più bella sua carriera? Può essere considerato un campione? I tifosi del Napoli lo ricordano bene. La prima volta che indossò la maglia azzurra colpì una traversa a porta vuota. Poi la svolta improvvisa. Dopo oltre due mesi senza andare in goal fece una doppietta alla Juventus, l'avversaria più odiata dai partenopei. Da lì anche la sua storia con i partenopei cambiò. Il macedone divenne un idolo.

Pandev, nella sua carriera, ha vinto di tutto: Campione del Mondo per Club, Champions League, Scudetto, 2 Supercoppe Italiane, 5 Coppe Italia di cui 2 volte capocannoniere, Campione di Turchia, 1 Coppa di Turchia, Scudetto Primavera, Torneo di Viareggio e 5 volte “Giocatore dell'anno" della Macedonia del Nord.

Pandev ha lasciato un buon ricordo in quasi tutte le squadre in cui ha giocato, ma ha raggiunto l’apice della carriera nel 2010, firmando lo storico Triplete con l’Inter di Josè Mourinho. Da anni, invece, è l'elemento più importante del Genoa. Il Grifone si affida ancora a lui per conquistare l'ennesima salvezza. Pandev è un campione. Magari non il più celebrato, non quello che conquista ogni settimana le copertine dei giornali.

Goran è un campione perché è un leader carismatico e tecnico. Sa trascinare compagni e tifosi alla vittoria. E poi ha delle qualità superiori. Mancino naturale, dotato di buon dribbling e ottima tecnica, vede bene la porta nonostante agisca da seconda punta o da trequartista. È inoltre molto abile nel mandare i suoi compagni a rete. Non ha forse mai avuto una grande continuità di rendimento, non nelle big almeno. Goran tuttavia, a differenza di tanti altri, è già nella storia del calcio...

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