Grifo svela: "Lazio e Fiorentina mi hanno cercato. Inter? Passione da bambino"
Vincenzo Grifo, esterno offensivo del Friburgo e della Nazionale protagonista pochi giorni fa di una super prestazione contro l'Estonia, si è raccontato tra passato, presente e futuro in un'intervista con La Gazzetta dello Sport.
"Ci sono state delle occasioni per giocare in Serie A ma forse non erano maturi i tempi. Quando avevo 18 anni Tare mi voleva a tutti i costi alla Lazio ma decisi che era meglio restare vicino alla mia famiglia: ero troppo giovane, era la prima volta che uscivo di casa e preferimmo la vicina Hoffenheim. Nel 2019 poi arrivò una proposta interessante dalla Fiorentina ma mentre riflettivo il club viola prese Boateng e Ribery. Così a quel punto per me era meglio rimanere in Germania", queste le parole di Grifo.
Il giocatore del Friburgo ha poi concluso: "Sono soddisfatto del mio percorso in Bundesliga, ogni mio passo è legato alle prospettive tecniche, non mi sono mai mosso per soldi. Sono orgoglioso di essere italiano e mi piacerebbe giocare un giorno in Serie A. Avrei bisogno di un progetto e di un tecnico che credano in me, in passato ho sbagliato a cambiare club almeno due volte, perciò mi sono ripromesso di non farmi prendere dalla fretta. Mai dire mai, se arrivasse una grande squadra..". Di sicuro interesse anche le parole sull'Inter: "Avevo sette anni quando mio nonno e mio padre mi regalarono la felpa di Roby Baggio: quei colori nerazzurri mi stregarono subito. Ma ora sono un professionista, ho messo alle spalle le passioni da bambino"
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