Grinta, carisma e serietà: cosa può dare Casemiro allo United
Il Manchester United ha finalmente trovato l'innesto tanto desiderato sulla mediana. I Red Devils, dopo aver interrotto la trattativa per Rabiot a causa delle richieste "folli" di quest'ultimo, si sono aggiudicati Casemiro per la cifra astronomica di settanta milioni di euro. Il giocatore ha detto sì sulla base un contratto quadriennale con opzione per il quinto diventando di fatto uno dei più pagati della squadra dopo Cristiano Ronaldo e De Gea.
Adesso per il brasiliano un compito difficile, anzi difficilissimo: risollevare un gruppo letteralmente frastornato dopo un avvio disastroso. Lo United adesso è ultimo in classifica, e cosa può dare un profilo come quello dell'ex Real a Ten Hag? Sicuramente si tratta di un centrocampista con molta esperienza internazionale: tre Supercoppe UEFA, tre Mondiali per club e quattro Champions League vinte in cinque anni (esclusa quella di Lisbona del 2014 da non protagonista).
Oltre alla bacheca piena di trofei e il valore inestimabile del cartellino, Casemiro ha una dote che in pochi hanno: la serietà, quella che gli ha permesso di guadagnare la stima di grandissimi campioni quali CR7, Modric, Kroos, Neymar e Marcelo con quest'ultimo che l'ha persino definito come una sorta di "guardia del corpo".
Non solo: parliamo anche di un profilo molto versatile e utile per il centrocampo di Ten Hag. Bravo in fase di impostazione, quasi perfetto in fase difensiva, Casemiro può certamente dimostrarsi un ottimo pilastro per quanto concerne la mediana. Qualità che fanno proprio al caso dell'allenatore olandese, da sempre estimatore di un calcio propositivo.
Casemiro, inoltre, ricoprirebbe il ruolo di una delle superstars del club. Come già sottolineato in precedenza il brasiliano è stato pagato a peso d'oro e la voglia di una nuova sfida e il compito di trainare il gruppo potrebbero trasformarlo in uno dei pilastri di un percorso di rinascita che - negli ultimi anni - si è dimostrato accidentato per lo United.
Un vero e proprio volante che abbina tecnica, stazza, carisma ed esperienza. Con Toni Kroos e Luka Modric formava al Real il cosiddetto "Triangolo delle Bermuda", definito così da Carlo Ancelotti perché i tre facevano "sparire la palla". Adesso un nuovo capitolo, stavolta in Premier League e chissà se il centrocampista verdeoro riuscirà finalmente a far vedere la luce in fondo al tunnel ai Red Devils.
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