Gudmundsson si presenta alla Fiorentina: il processo in Islanda e il numero di maglia
Albert Gudmundsson si presenta alla Fiorentina. Arrivato in pompa magna dal Genoa in un'operazione da 28,5 milioni di euro complessivi (tra prestito oneroso e riscatto), l'attaccante islandese ha preso parte alla prima conferenza stampa da giocatore viola rispondendo a domande riguardanti la sua condizione fisica, la posizione che predilige in campo e le aspettative sulla stagione appena iniziata. Ecco le sue parole (fonte: TMW).
Come sta dal punto di vista fisico?
"Sto bene, grazie. Ho un piccolo problema al polpaccio ma va bene".
Ci racconta la lunga trattativa con la Fiorentina?
"Il percorso è stato lungo, il club si era interessato a gennaio e quando la Fiorentina è tornata alla carica sono rimasto entusiasta, perché volevo questa grande società".
Se la Fiorentina la riscatterà diventerà il giocatore più pagato della storia della Fiorentina. Cosa pensa?
"Per me è un grande onore essere stato acquistato per tanti soldi. Ma il mio impegno sarà sempre al 100% a prescindere. Non voglio caricarmi di ulteriori responsabilità".
Blazquez ha parlato male di lei. Cosa ne pensa?
"I suoi commenti mi hanno lasciato scioccato, lo conosco bene, avevano un buon rapporto, ma la gente non dovrebbe credere a tutto. Ha detto di avermi proposto un aumento di un milione all'anno ma è lontano dalla realtà. Non si deve credere a queste fake news".
Cosa rappresenta la Fiorentina per la sua carriera? Quando sarà pronto?
"Per me essere qui è importante, voglio raggiungere un alto livello. La Fiorentina è arrivata due volte in finale senza vincere in Conference. Questo club merita di vincere. Mi serve un po' di tempo, ma spero di essere pronto prima della sosta".
Quanti gol vorrebbe fare con la maglia della Fiorentina?
"I gol sono molto importanti sia per me che per la squadra. Sono fiero dei miei 100 gol tra i professionisti, voglio segnarne altri, ma non voglio parlare di cifre".
Cosa pensa di Palladino?
"È un tecnico giovane e ambizioso, pieno di energie e con idee fresche. ha già dimostrato tanto a Monza e avevo già buone sensazioni su di lui. A noi chiede tanto e penso di poter fare un ulteriore step di carriera con lui. Palladino è uno dei motivi per cui sono qui".
Dove preferirebbe giocare?
"Ne ho parlato con Palladino. Sono il tipo di giocatore che può ricoprire più ruoli, sia in attacco che a centrocampo. Voglio aiutare la squadra e dare il massimo. L'idea è giocare in una delle posizioni dei tridente. Voglio dimostrare le mie qualità e non vedo l'ora di iniziare".
Potrebbe indossare il 10 se Nico Gonzalez dovesse partire?
"A dire la verità non ho pensato al numero di maglia. Tutto diventerà più chiaro in questi giorni".
Ha mai pensato che la trattativa potesse saltare?
"No, non direi. Le ultime settimane del mercato sono sempre particolari ma sono sempre rimasto rilassato. Mi concentravo su di me, al resto ci ha pensato il mio procuratore".
A novembre ci sarà il processo che la riguarda. È preoccupato?
"Il processo sarà a settembre ma non avrà impatto su di me. È lì da un anno ma sono concentrato sulla mia famiglia e il calcio. Sono convinto di essere innocente e non vedo l'ora di provarlo".
Preferisce segnare o fare assist?
"A tutti i calciatori piace segnare ma mi dà gioia anche fare assist e aiutare i miei compagni. Mi piace giocare alto e mettere gli avversari in difficoltà. Mi piace segnare e far segnare".
Pensa di avere altri margini di miglioramento?
"Non sono più giovanissimo ma penso di avere i miei anni migliori di fronte a me. Mi sono fatto male sei anni fa, poi è arrivata la pandemia e sono stati anni difficili. Poi sono arrivato al Genoa e sono cresciuto tanto. Penso di poter crescere ancora".
Cosa pensa di Firenze e dei tifosi?
"Non vedo l'ora di giocare la mia prima partita al Franchi, ci ho già giocato ma non da giocatore viola. Per quel che riguarda la città mi piace tantissimo".
Cosa è successo a gennaio?
"A gennaio c'è stata la possibilità, come sapete, ma era tutto fatto in fretta. La mia missione a Genova non era finita e non volevo lasciare la squadra a metà stagione. Quando la Fiorentina è tornata su di me sono rimasto contentissimo".
Cosa le ha detto Gilardino su Firenze?
"Mi ha aiutato tantissimo a migliorare. I primi tempi è stato severo con me, sulla finalizzazione. Lo devo ringraziare e lo ringrazierò per sempre".
Quanto è cresciuto a Genova?
"Il Genoa mi ha dato tanto, ho battuto tanti calci piazzati e creare occasioni è la mia qualità".
Cosa pensa che si possa fare per migliorare la Fiorentina?
"Contro il Parma non è stata una partita facile, avremmo potuto fare meglio ma dobbiamo rispettare il punto preso. Dobbiamo migliorare delle cose, sono molto carico e non vedo l'ora di dare il mio contributo".
Come sarà giocare anche in Europa? Lei è abituato, viste le esperienze passate?
"Ho giocato sia in Europa League che in Conference con l'AZ, posso gestire le tre partite a settimana. Ho 27 anni e anche esperienza internazionale. Non vedo l'ora di iniziare".