I 3 regali che il Napoli vorrebbe trovare sotto l'albero di Natale
Che l'anno post-Scudetto non sarebbe stato facile lo avevamo già capito con l'addio piuttosto burrascoso del suo principale artefice, ma onestamente non pensavamo che la separazione da Spalletti avrebbe avuto un contraccolpo così forte sul Napoli che a quasi metà campionato sembra già tagliato fuori dalla lotta Scudetto.
Alla 18ª giornata gli azzurri settimi, a quattro punti da quel quarto posto che vuol dire qualificazione alla prossima Champions League, nuovo obiettivo vista la distanza dalle prime della classe. A proposito di Champions, lì il rendimento dei campioni d'Italia in carica non ne ha risentito e se già con Garcia il pass per gli ottavi sembrava alla portata, con l'arrivo di Mazzarri è poi agevolmente diventato realtà.
Nemmeno il ritorno in panchina del primo grande tecnico dell'era De Laurentiis è però bastato per invertire una rotta che vede il Napoli copia sbiadita e lontano parente di quella grandiosa squadra che lo scorso anno ha insegnato calcio in giro per l'Europa.
Non tutto è perduto. C'è ancora tempo per risollevare la china e togliersi qualche soddisfazione. Certo, servirà il contributo di tutti, forse qualche rinforzo dal mercato. Sicuramente anche un po' di fortuna non guasterebbe. Visto che siamo in periodo natalizio, ecco quali sono i 3 regali che il Napoli si aspetta di trovare sotto l'albero di Natale.
1. Più fiducia nei suoi giovani
La barca del Napoli sembra navigare a vista, incapace di ritrovare la giusta rotta poiché tradita da quelli che dovrebbero essere i suoi uomini migliori. E se a prendere il timone fossero degli outsider? Quando sono stati schierati in campo, principalmente a partita in corso, Gaetano e Zanoli non hanno fatto male e, vista la situazione non proprio ottimale, concedergli un po' di spazio in più non guasterebbe. Se il terzino soffre il monopolio di Di Lorenzo sulla fascia destra, il centrocampista ex Cremonese potrebbe invece prendere il posto di Elmas come primo subentrante.
2. Il vero Kvaratskhelia
Alla 18ª giornata della stagione scorsa, Khvicha Kvaratskhelia aveva già collezionato 7 gol e 7 assist in campionato, mentre quest'anno, nello stesso lasso di tempo, è fermo a 5 reti e 3 assist. A preoccupare non è solo lo score realizzativo - alla fine i numeri lasciano il tempo che trovano - ma le prestazioni del georgiano che sta soffrendo una marcatura più attenta e opprimente da parte dei difensori avversari. Se il Napoli vuole risollevarsi ha bisogno del miglior Kvara.
3. Un centrale con più carisma
Non ce ne vogliano Natan, Juan Jesus e Ostigard ma c'è un motivo se, a questo punto della stagione, il Napoli ha 17 punti in meno rispetto allo scorso anno. Uno di questi potrebbe essere la difesa non più impenetrabile come in passato e sul banco degli imputati salgono inevitabilmente tutti i centrali che stanno facendo rimpiangere Kim. A gennaio i partenopei dovrebbero necessariamente dotarsi di un difensore che sia carismatico ancor prima che forte, visto che Rrahmani non è ancora pronto per guidare la linea.