I 4 giocatori che Mourinho ritroverà (forse) alla Roma

Jose Mourinho è il nuovo allenatore della Roma
Jose Mourinho è il nuovo allenatore della Roma / Clive Brunskill/Getty Images
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Ieri è uscita la clamorosa notizia (riportata da numerose testate quali la Gazzetta dello Sport) del nuovo allenatore della Roma. Tanti erano i nomi, in primis Sarri, ma nessuno aveva mai pensato allo Special One, ovvero Jose Mourinho. Uno dei top allenatori mondiali, capace di vincere ovunque, persino nella nostra Serie A alla guida dell’Inter. Il campionato italiano lo conosce bene l’allenatore portoghese. Così come conosce l’Olimpico, teatro di mille battaglie. Nella sua nuova squadra, poi, troverà qualche sua vecchia conoscenza (sempre se il mercato non si mette nel mezzo). 4 giocatori che aveva già allenato nelle sue avventure passate, lanciandone qualcuno e litigando con altri: Smalling, Mhkitaryan, Santon e Pedro.

1. Chris Smalling

Chris Smalling
Chris Smalling e Mourinho erano insieme allo United / Jonathan Moscrop/Getty Images

Nel Manchester United Chris Smalling venne allenato dallo Special One dal 2016 al 2018. Mourinho era solito prenderlo in giro a suon di battute e sorrisi. Lo possiamo vedere se torniamo al 2017 quando, durante un seminario all’Università di Lisbona, l’allenatore spiegò la tattica che avrebbe usato nella finale di Europa League contro l’Ajax. Già al tempo, prima di sfiorare la finale di Champions, gli olandesi avevano messo in luce il loro gioco spettacolare. Mou rivelò a questo proposito: "Prepariamo meglio una partita quando siamo consapevoli delle nostre debolezze, dissi ai miei giocatori di non dare ai nostri avversari ciò che volevano”. Poi scherzò con Smalling: "Con i tuoi piedi di sicuro non imposteremo da dietro!'"

Quando nel 2018 un gol di Smalling portò la vittoria allo United, Mourinho disse scherzosamente: "L'unica cosa che non mi piace in Chris in questo momento è il taglio di capelli, ma non posso dirglielo". Il calciatore inglese segnò poi un goal decisivo contro il City, rovinando ai cugini la festa scudetto. Ecco cosa disse su Mou: "Cosa ci ha detto José all'intervallo? Che non potevamo diventare i clown di Guardiola".

2. Henrikh Mkhitaryan

Henrikh Mkhitaryan
Henrikh Mkhitaryan e il rapporto litigioso con Mourinho / Jonathan Moscrop/Getty Images

I litigi, quelli veri, li ebbe con Mkhitaryan quando era allenatore dello United, tanto da arrivare a incolparlo per i suoi insuccessi: "Una volta Mourinho mi ha visto a colazione e mi ha detto: 'Per colpa tua la stampa mi critica'. Io gli risposi: 'Davvero mister? Non lo faccio certo di proposito". Per l’armeno è il tecnico più difficile con cui abbia mai lavorato: “Vincente di natura, vuole che tu vinca e che tu faccia quello che ti chiede". La situazione, però, precipitò dopo uno sfogo post partita del portoghese, al quale Mkhitaryan replicò così: "Mi disse che dovevo pensare ad allenarmi di più. A quel punto pensai: 'Non ho altro da fare qui a Manchester. Lavoro duramente, presso, segno, aiuto la squadra e qualcuno è pure insoddisfatto'". Il punto più basso del loro rapporto fu nel novembre e dicembre 2017, quando Mourinho mise in tribuna l’armeno per sei partite consecutive. Venne così ceduto all’Arsenal nell’inverno 2018 in cambio di Alexis Sanchez.

3. Davide Santon

AS Roma v Benevento Calcio - Serie A
Davide Santon e il bel rapporto con Mourinho / MB Media/Getty Images

Uno dei più felici alla notizia dell’arrivo di Mourinho a Trigoria è di certo Davide Santon. Fu lo Special One a farlo esordire in Serie A a soli 18 anni. Era così giovane ma così promettente all’epoca che nel 2009 il portoghese non ebbe nessun problema a metterlo in campo negli ottavi di Champions League contro lo United di Cristiano Ronaldo. In un certo senso l’aveva preso sotto la sua ala protettrice e ciò si vede anche dal soprannome che gli aveva dato: Il Bambino.

Oggi Santon ha 30 anni e non ha vissuto la carriera verso cui era lanciato. Lo stesso Mourinho ne è intristito: "Purtroppo ha avuto due grossi infortuni ma a 17 anni tutti dicevano che sarebbe diventato per l’Inter ciò che Maldini è stato per il Milan". Un portoghese che ripeteva sempre al giovane Santon di non stare troppo tempo con Balotelli. "Ma eravamo amici - scherzò qualche anno dopo Santon - e poi lui aveva la patente, io no!".

4. Pedro

Pedro Rodriguez Ledesma - Soccer Player
Pedro è il pupillo di Mourinho / Giampiero Sposito/Getty Images

Alla sua seconda avventura sulla panchina del Chelsea, Mourinho volle assolutamente prendere Pedro. Lo spagnolo era in uscita dal Barcellona e la concorrenza da battere per averlo era tanta. Il portoghese si impose e riuscì a strappare Pedro dalle grinfie dello United. La fiducia che Mourinho aveva nei confronti di Pedro era totale: infatti, lo schierò in Premier League dal 1’ ben 10 partite su 12. Purtroppo (o per fortuna a seconda delle prospettive) lo Special One venne esonerato dal Chelsea dopo appena 4 mesi e dopo aver perso 9 delle 16 partite giocate fino a quel momento. Lo stesso Pedro ammise: "La fiducia fra lui e lo spogliatoio era molto bassa”.

La speranza dello spagnolo (ma anche quella degli altri calciatori, soprattutto di Mkhitaryan) è che adesso le cose possano andare meglio.