I 4 punti strategici della UEFA per rilanciare il calcio europeo
Archiviato (momentaneamente?) lo spauracchio Superlega "agitato" dalla quasi totalità delle big d'Europa, per la Uefa è tempo di ripartire. Non solo per la famigerata riforma della Champions League, ma anche e soprattutto con un vero programma di rilancio per il calcio europeo. L'organo con sede a Nyon, infatti, ha annunciato una convention dove verranno riuniti i rappresentati di tutte le Federazioni nazionali, di leghe, club e calciatori con l'obiettivo di discutere di riforme politiche a lungo termine, soprattutto per gettare le basi di una ripresa dell'industria calcio, martoriata dalla crisi Covid, all'insegna della sostenibilità.
A tal proposito, con la prima convention fissata per luglio 2021 e la seconda due mesi dopo, il presidente Uefa Aleksander Ceferin ha dichiarato: "Come ho sottolineato al recente Congresso UEFA, le crisi renderanno il calcio europeo più forte, ci mostrano cosa possiamo ottenere quando agiamo insieme e cosa rischiamo di perdere se non ci preoccupiamo l'uno dell'altro e del bene comune. In questa Convention avremo modo di parlarci, di ascoltarci nonché trovare e attuare soluzioni insieme. Adesso più che mai tutta l'Europa si aspetta interventi concreti e solidarietà nell'interesse di tutto il calcio europeo, e questo è ciò che ci concentreremo a realizzare".
I 4 punti strategici della Uefa
1. Garantire la sostenibilità finanziaria e la responsabilità all'interno del calcio europeo
Tradotto in soldoni, stop alle spese folli (come quelle sostenute dal PSG per Neymar e Mbappè. Il tutto, però, riuscendo a non penalizzare investitori interessati a dare il proprio contributo e a non metter loro i bastoni tra le ruote.
2. Rafforzare la competitività, la distribuzione dei ricavi di solidarietà e la crescita dei giocatori
Uno dei cambiamenti richiesti da più tempo. Redistribuire in maniera più equa i ricavi delle manifestazioni (compresi quelli di solidarietà verso i club più piccoli), non solo pensando ai diritti televisivi.
3. Stabilire misure di buona governance che siano uniformi a livello nazionale e internazionale
Uniformità delle regole tra le diverse Federazioni, sia a livello nazionale che europeo: un'esigenza che potrebbe legarsi anche a un Fair Play Finanziario da rivedere o da plasmare secondo nuovi criteri.
4. Promuovere la crescita del calcio femminile e innalzarne gli standard a tutti i livelli
Promuovere in misura ancora maggiore lo sviluppo del calcio femminile rispetto a quello maschile, livellando verso l'alto i vari campionati e rispondendo alle esigenze delle atlete che, da tempo, si aspettano il passaggio al professionismo dove questo non è ancora realtà.
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