I 5 temi principali in vista di Fiorentina-Inter

Italiano e Inzaghi
Italiano e Inzaghi / Marco Canoniero/GettyImages
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L'Inter è chiamata a rispondere al successo ottenuto ieri dalla Juventus e a effettuare il controsorpasso sui bianconeri, per non perdere troppo contatto con le primissime posizioni. I nerazzurri arrivano dai due successi contro Sassuolo e Salernitana ma, ancor di più, si proiettano sulla sfida di Champions League col Viktoria Plzen che potrebbe dare l'accesso agli ottavi di finale. Dall'altra parte la Fiorentina di Italiano è reduce dal pari di Lecce e dalla buona vittoria di Conference con gli Hearts, tale da dare ai viola speranze di qualificazione almeno come secondi del girone. Questi i possibili temi del match in programma stasera al Franchi.

Correa preferito a Dzeko

Joaquin Correa
Joaquin Correa / Marco Canoniero/GettyImages

Scelta non del tutto sicura ma data per probabile a poche ore dalla sfida coi viola: il Tucu potrebbe scalzare Dzeko come partner di Lautaro, soluzione che si lega del resto anche all'appuntamento di Champions in programma mercoledì. Inzaghi dà dunque fiducia a Correa, confidando che le sue caratteristiche mettano comunque in difficoltà i centrali viola, e preserva il bosniaco - certo più in forma - per il match point col Viktoria Plzen, sfida cruciale che aprirebbe le porte degli ottavi.

Effetto Zhang

Steven Zhang
Steven Zhang / Marco Canoniero/GettyImages

Crocevia importante tra oggi e mercoledì per l'Inter, con la necessità di ridurre il gap con le prime in campionato e con la possibilità di ottenere un passo per gli ottavi di Champions: appuntamenti chiave, con Fiorentina e Viktoria Plzen, che hanno spinto Steven Zhang a stare vicino alla squadra e a seguire il gruppo in trasferta. Una circostanza che non si verificava da tempo (da 5 mesi) e che si lega ovviamente anche alle voci sul futuro societario dei nerazzurri, con insistenti spifferi legati a una cessione non lontana.

La tenuta difensiva in trasferta

Andre Onana, Milan Skriniar
Onana e Skriniar / Soccrates Images/GettyImages

Il bilancio dei nerazzurri fuori da San Siro racconta fin qui di tre sconfitte (con Lazio, Milan e Udinese) e di due vittorie (contro Lecce e Sassuolo) ma il dato che sorprende è come, anche in caso di successo, la formazione di Inzaghi abbia sempre subito gol in trasferta. Nello specifico, in queste prime giornate di campionato, l'Inter ha subito ben 11 gol lontano da casa, a fronte dei 14 gol presi complessivamente: al Franchi i nerazzurri dovranno dimostrare di poter tenere la porta inviolata anche fuori casa, approfittando di una Fiorentina tutt'altro che pericolosa (perlomeno così dicono le statistiche fino ad oggi).

Una Fiorentina poco concreta

Luka Jovic
Jovic / Gabriele Maltinti/GettyImages

Il periodo vissuto senza Nico Gonzalez a disposizione e un impatto non agevole di Jovic con la Serie A, assieme ad altri fattori non meno importanti, ci raccontano di una formazione - i viola di Italiano - capace spesso di tenere in mano il pallino del gioco senza però concretizzare tale mole di lavoro e senza tradurla in tiri in porta effettivamente minacciosi. L'attacco gigliato potrebbe presentarsi stasera con Kouamé prima punta, date le condizioni precarie di Jovic, ma al di là di chi scenderà in campo è evidente che i viola debbano invertire la tendenza sottoporta (fin qui si tratta del secondo peggior attacco della Serie A).

Calhanoglu confermato in regia

Hakan Calhanoglu
Hakan Calhanoglu / Nicolò Campo/GettyImages

Diventa chiaro come qualcosa sia cambiato rispetto allo scorso anno, quando l'assenza di Brozovic e l'arretramento di Calhanoglu in cabina di regia non diede certo gli effetti sperati, generando nostalgia per il croato e grande attesa per il suo rientro. Il turco stavolta ha risposto presente, riuscendo al meglio nella missione che l'anno scorso lo vide arrancare: l'assetto con Calhanoglu a dirigere l'orchestra a metà campo, con Barella e Mkhitaryan ai lati, appare stavolta più riuscito e meritevole di fiducia.


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