I centrocampisti più sorprendenti della prima parte di Serie A

Punti fermi e anche mobili in mediana.
Aebischer
Aebischer / Alessandro Sabattini/GettyImages
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Mancano 5 giornate al giro di boa che cadrà il 6 e 7 gennaio 2024, con l'inizio del nuovo anno. Il primo di terzo di Serie A è invece già stato superato e ci sono già delle indicazioni chiare per le principali lotte del nostro campionato.

Lo Scudetto sembra essere una questione tra Inter e Juventus, con il Milan che insegue da distanza abbastanza ravvicinata. Il Napoli ha 11 punti di svantaggio dalla capolista ed è appaiato al quarto posto, l'ultimo utile per la Champions con la Roma. Raccolte in 4 punti figurano altre 4 squadre, fino alla nona posizione, e in questo ordine: Fiorentina, Bologna, Atalanta e Lazio. A metà, è il Frosinone quella che impressiona, mentre la lotta salvezza è apertissima grazie a una classifica molto corta.

A dicembre possiamo già parlare di sorprese che si stanno trasformando in certezze, di giocatori che hanno overperformato diventando dei punti di forza delle rispettive squadre, degli inamovibili in grado di spostare il proprio livello sempre più in alto.

Regia: i centrocampisti.

Arthur Melo - Fiorentina

Arthur Melo
Arthur / Gabriele Maltinti/GettyImages

Via Amrabat, la Fiorentina aveva bisogno di un regista. L'acquisto di Arthur è stato percepito come una scommessa di Italiano; la rapidità con cui è stata refertata vincente ci ricorda che calciatore non abbiamo potuto apprezzare nelle ultime tre stagioni. Il brasiliano rappresenta il ritmo di una squadra vincente che gira anche meglio della passata stagione offrendo un calcio divertente e godibile. È tra i centrocampisti migliori della Serie A per percentuale di passaggi riusciti (92.1% - Kickest), tra coloro che subiscono più falli ed effettuano più tackle del campionato. Risaltare vicino a uno come Bonaventura non è facile in questa stagione.

Martín Payero - Udinese

Martin Payero
Martin Payero / Marco Canoniero/GettyImages

A inizio anno si pensava non ci fosse spazio per una novità tra Samardzic e Lovric, mezz'ali sulla carta inamovibili per l'Udinese inizialmente di Sottil e ora di Cioffi. Poi, a campionato in corso, si è aggiunto anche il tucu Pereyra. Troppo poco evidentemente per frenare la crescita di Martín Payero, campione d'Argentina con il Boca Juniors nel 2022. In Serie A non si è ancora sbloccato e non brilla in nessuna delle statistiche affrontate sopra. Tuttavia la sua potenza fisica è impressionante, così come la differenza atletica in allungo contro i colleghi di reparto.

Kristian Thorstvedt - Sassuolo

Kristian Thorstvedt, Leonardo Spinazzola
Thorstvedt / Alessandro Sabattini/GettyImages

Ogni anno, al Sassuolo brillano più o meno un paio di novità. La prima della corrente stagione sembra essere Kristian Thorstvedt. Alessio Dionisi ha scelto lui come anello di congiunzione tra il centrocampo e l'attacco neroverde, preferendolo ultimamente a Nadir Bajrami. Si tratta di un trequartista atipico, di quasi 190 centimetri, con una maturata esperienza nella Nazionale norvegese e un senso del gol che gli ha permesso di contarne già 3 in questa stagione.

Michel Aebischer - Bologna

Michel Aebischer
Aebischer / Ciancaphoto Studio/GettyImages

In estate hanno salutato Jerdy Schouten e Nicolas Dominguez per oltre 20 milioni di euro. Sono andati via anche Roberto Soriano, Gary Medel e Binks, insomma il centrocampo del Bologna ha perso dei pezzi. Ne sono rimasti un paio: Lewis Ferguson, di cui dall'anno scorso apprezziamo l'enorme valore, e Michel Aebischer, che in questa prima parte di stagione dei felsinei si sta dimostrando cruciale. È secondo dietro Boloca per percentuale di passaggi riusciti, e in Top 5 per numero totale di passaggi completati (Kickest). Sa sempre come far girare la squadra.

Enzo Barrenechea - Frosinone

Enzo Barrenechea
Enzo Barrenechea / Nicolò Campo/GettyImages

Dalla Juventus al Frosinone, ma non Matias Soulé. Tra i migliori di questa prima parte di stagione c'è anche un altro argentino. Si tratta di Enzo Barrenechea, lanciato da Allegri in bianconero nella passata stagione e assoluto protagonista dell'ottimo calcio offerto dai ciociari. La prossima sfida la guarderà dalla tribuna, dopo aver rimediato il quinto giallo a San Siro. È un mediano roccioso, duro da affrontare, e che non ha mai paura di tenere la palla tra i piedi. Deve migliorare dal punto di vista del temperamento, ma Di Francesco, dopo averlo lasciato in panchina nella prima giornata, non l'hai mai più tolto dalla formazione titolare.