I contatti Fiorentina-Sarri, il caso Franchi e le voci di cessione: parla Commisso
Il ritorno di Rocco Commisso in Italia ha permesso al patron gigliato di incontrare per la prima volta di persona Palladino e tanti elementi della nuova Fiorentina, profondamente cambiata nel corso dell'estate grazie al lavoro di Pradè. Accanto ai temi del campo, coi viola chiamati a dare continuità all'ultimo successo sulla Lazio, non mancano aspetti diversi al centro del discorso, a partire dall'annoso tema connesso alla ristrutturazione del Franchi (e alle criticità per il club viola). Commisso ha parlato al Corriere Fiorentino e ha ammesso, in passato, di aver pensato a Sarri per i viola. Queste el sue parole:
Un bilancio: "Io dico che l’unica cosa che ci è mancata in questi anni è un trofeo. Abbiamo perso tre finali: se i trofei fossero arrivati, tutti sarebbero molto più contenti. Io per primo. Ma siamo dove siamo, e vogliamo arrivare più in alto del 7°-8° posto: abbiamo la possibilità, perché la squadra è più forte dell’anno passato".
Il tema allenatore: "Lei sa meglio di me che avevamo parlato con Sarri qualche anno fa, e pure con altri tecnici. Però ci piace pensare ad allenatori che siano attenti a far crescere i nostri giocatori, e in questo gli allenatori con meno storia sono più propensi, anche solo per età, a far crescere il nostro vivaio".
Rapporto col Comune sul Franchi: "Io non voglio mettere soldi, però se c’è la possibilità di fare qualcosa e di farla presto, se ne può parlare. Il Comune lo sa bene. Dario Nardella ora non è più sindaco, ma abbiamo parlato diverse volte, abbiamo inoltrato documenti, abbiamo mandato proposte all’amministrazione. Tra ottobre e novembre dello scorso anno abbiamo presentato a Nardella una proposta di sostegno nella realizzazione di quello che era il progetto completo dello stadio, perché il Comune non aveva e probabilmente non ha ancora tutti i fondi per farlo, in cambio di una concessione lunga, della gestione, dell’affitto...Non abbiamo mai ricevuto una risposta ufficiale".
Investire sul Franchi, ipotesi tramontata: "La possibilità di fare quello che potevo fare 5 anni fa non esiste più, perché ho già speso 430 milioni e sono parecchi quattrini. Non avessi fatto il Viola Park adesso avrei soldi che potrei anche spendere, ma oggi noi siamo qui seduti negli uffici del Viola Park. Io devo guardare pure i bilanci della Fiorentina. Però...se c’è l’opportunità, se si fa in fretta, e se il controllo totale dello stadio sarà della Fiorentina, con una concessione lunga, per gestire marketing, costi, ricavi... be’, potremmo metterci attorno un tavolo per vedere se potremo aiutare a finire questo progetto. Se non si arriva al punto in tempi brevi per la Fiorentina sarebbe un disastro".
Voci sulla cessione: "C'è qualcuno che vuole fare i soldi sulla Fiorentina, ma quel qualcuno lo sa che a casa mia comando io. Io me ne andrò quando me ne vorrò andare, e di sicuro non è ancora arrivato quel momento".