I difensori che hanno segnato più gol in una singola stagione di Serie A
Nel corso degli ultimi anni ha preso piede in modo sempre più dirompente una nuova visione del difensore, ben lontana da quella classica, sia pensando a quei centrali dall'indole più che mai propositiva (fondamentali dunque come primi registi) che valutando una nuova accezione di "terzino" (parola del resto dal suono antico), arrivando insomma a esterni bassi pronti a sovrapporsi o ad accentrarsi per costruire gioco.
Questo cambio di paradigma rende oggi meno esotica l'idea di difensori che partecipano alla fase offensiva ma, d'altro canto, possiamo osservare come - in zona gol - i difensori abbiano sempre fatto sentire il loro peso: centrali abili nel gioco aereo e fondamentali sui calci piazzati, difensori tecnicamente validi e implacabili su punizione o laterali pronti a lanciarsi in avanti con le loro sgroppate. L'exploit di Federico Gatti in zona gol, con la maglia della Juventus, ci fornisce dunque l'assist per riscoprire i difensori più prolifici in una sola stagione di Serie A.
8. Sinisa Mihajlovic: 8 gol (Lazio, 1998/99)
Tra i tanti profili di difensori goleador spicca per doti balistiche quello dell'indimenticato Sinisa Mihajlovic, entrato del resto nella storia come uno dei calciatori più implacabili su calcio di punizione, con un modo di tirarle che ha fatto decisamente scuola. Un sinistro, quello di Mihajlovic, che nella stagione 1998/99 divenne ancor più micidiale e regalò ben 8 gol alla Lazio (che chiuse al secondo posto in classifica). In quella stagione il serbo fornì anche 11 assist e riuscì a concedersi una storica tripletta contro la Sampdoria (gol arrivati tutti su punizione).
7. Salvatore Fresi: 8 gol (Bologna, 2001/02)
Siamo di fronte a un profilo diverso di difensore goleador: in questo caso non ci riferiamo a un mago delle punizioni ma ad un centrale che, in un vero e proprio anno di grazia, divenne un fattore determinante quando si portava in avanti (con 5 gol di testa su 8). Una dote che Guidolin seppe sfruttare al meglio, regalando al difensore ex Inter e Juventus la propria stagione (rimasta unica) da bomber per caso, il tutto in un Bologna che conquistò un pregevole settimo posto a fine stagione, arrivando in Intertoto.
6. Domenico Criscito: 8 gol (Genoa, 2019/20)
La salvezza più che mai sudata ottenuta dal Genoa nel 2019/20, solo all'ultima giornata, vide in Mimmo Criscito - vero simbolo rossoblù - un elemento determinante grazie alla freddezza dal dischetto: i suoi gol in campionato arrivarono tutti su rigore e risultarono più che mai pesanti per dare punti decisivi a una formazione che arrancava nelle zone a rischio della classifica (e che cambio ben tre tecnici). Bottino importante quello di Criscito pensando anche alle tante partite saltate per infortunio.
5. Aldo Maldera: 9 gol (Milan, 1978/79)
Andiamo indietro nel tempo per trovare Aldo Maldera, terzino sinistro scomparso nel 2012 ad appena 58 anni, che a cavallo tra i '70 e gli '80 diede prova di sé anche in proiezione offensiva. Una vena realizzativa esplosa soprattutto nel Milan nella stagione 1978/79, un Milan che ottenne lo Scudetto anche grazie alle 9 reti di un vero e proprio antesignano del ruolo di esterno basso in grado di attaccare, con un gran tiro e importanti capacità di inserimento abbinate alle doti difensive. Tra i tanti gol di quella stagione un peso particolare lo detiene, chiaramente, quello nel derby del 12 novembre '78, segnato di testa.
4. Christian Maggio: 9 gol (Sampdoria, 2007/08)
Dalla fascia sinistra alla fascia destra, con un altro terzino di spinta come Christian Maggio che - nella stagione 2007/08 - riuscì a scoprire una fenomenale vena realizzativa (confermata solo in minor misura nei successivi anni con la maglia del Napoli). La Samp di Mazzarri arrivò sesta in quella stagione, Maggio agiva di fatto da quinto a destra e al di là dei gol impreziosì la propria annata anche con 7 assist per i compagni. Clamoroso il suo finale di stagione, con ben 6 gol nelle ultime 12 partite di campionato: una media da attaccante di razza.
3. Giacinto Facchetti: 10 gol (Inter, 1965/66)
Un vero e proprio totem della storia nerazzurra, con una militanza nell'Inter durata dal 1960 al 1978, ha saputo distinguersi anche a livello statistico per i gol messi a segno: ben 59 le realizzazioni complessive nella sua lunga storia interista. In particolare Facchetti seppe risultare decisivo anche in proiezione offensiva nella stagione 1965/66, culminata con la conquista dello Scudetto (oltre che con la semifinale di Coppa dei Campioni). Era il secondo titolo consecutivo per l'Inter di Herrera, Facchetti mise la firma su ben 10 gol in campionato e si impose come vero precursore del terzino con licenza di attaccare. Una figura allora unica e rivoluzionaria nel contesto calcistico italiano.
2. Daniel Passarella: 11 gol (Fiorentina, 1985/86)
Le annate italiane di Passarella con la maglia della Fiorentina, prima dell'esperienza all'Inter, permisero al Caudillo di palesare tutte le proprie doti da leader, al centro della difesa, ma lo videro imporsi anche come elemento chiave per i viola anche in fase offensiva. Nel 1985/86 (quarto posto per la Fiorentina) l'argentino fu il miglior realizzatore della squadra sia in campionato che tra le varie competizioni: rigori e punizioni erano un suo punto di forza - al di là delle doti difensive e della qualità del sinistro - e furono un fattore cruciale soprattutto per quella Fiorentina guidata da Agroppi.
1. Marco Materazzi: 12 gol e 10 gol (Perugia 2000/01, Inter 2006/07)
Eccoci dunque al Re dei difensori goleador, Materazzi può vantare ben due stagioni clamorose dal punto di vista realizzativo, chiuse in doppia cifra. La più sorprendente risale al 2000/01 con la maglia del Perugia di Serse Cosmi: la formazione umbra chiuse all'undicesimo posto quel campionato e Materazzi, da capitano di quella squadra, risultò un fattore cruciale dell'annata mettendo a segno ben 12 gol. A differenza di altri profili qui citati, come Fresi, la propensione da vero e proprio bomber non fu estemporanea ma percorse l'intera carriera del centrale (anche grazie alle peculiari qualità da rigorista). Nel 2006/07 arrivò ancora in doppia cifra, stavolta con la maglia dell'Inter.