I dubbi di formazione e il rendimento in casa dell'Atletico: parla Inzaghi

Simone Inzaghi
Simone Inzaghi / ANDER GILLENEA/GettyImages
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Serata di vigilia in casa Inter. Domani sera i nerazzurri scenderanno in campo al Citivas Metropolitano per affrontare l'Atletico Madrid nel secondo e ultimo atto degli ottavi di Champions League, con l'obiettivo di difendere l'1-0 dell'andata e staccare il pass per i quarti. Poco fa Simone Inzaghi ha parlato così nella conferenza stampa di rito.

Si dice che questa Inter è nata a Istanbul: le differenze di approccio tra questa squadra e quella dell'anno scorso, pensando a Porto?
"Io di questo che la squadra è nata dopo tutto questo non sono d'accordo: io guardo il percorso di questi tre anni e guardo la squadra già dal primo anno cosa è riuscita a fare nelle coppe, dove abbiamo superato un ottimo girone dopo tanti anni, giocando contro Real Madrid e Liverpool due grandi gare. È un percorso di tre anni, nel quale la squadra è sempre riuscita a passare il turno, cosa non scontata negli ultimi dieci anni qui all'Inter. Il percorso è molto più lungo, per quanto riguarda domani sappiamo che sarà complicata, contro un avversario di assoluto valore che in casa propria si trasforma. Sappiamo di avere un minimo vantaggio che ci portiamo da Milano, ma cercheremo di fare la nostra gara".

Si parla di un Atletico più d'attacco: a voi andrebbe meglio?
"Mah, guardando la stagione, abbiamo fatto bene contro squadre che ci hanno aspettato tanto quanto contro squadre più aggressive. Non sappiamo cosa farà l'Atletico domani sera, loro hanno una squadra che cambia durante la partita. Hanno giocatori di grandissima qualità, sappiamo che sarà molto intensa e dovremo essere bravi a gestire difficoltà, che ci saranno come in ogni gara".

L'Inter ha ottimi ricordi a Madrid, che similitudini e differenze ci sono con la squadra del Triplete?
"Sappiamo la storia dell'Inter, quell'anno è stato grandioso. Noi stiamo facendo il nostro percorso, l'anno scorso abbiamo ottenuto la meravigliosa finale di Istanbul che ci siamo giocati con grandissimo orgoglio e quest'anno vogliamo fare il nostro cammino. Lasciamo da parte il campionato e ragioniamo partita dopo partita, in questi due giorni e mezzo abbiamo cercato di prepararla nel migliore dei modi".

Inter e Atletico Madrid giocano con lo stesso modulo, si aspetta che Simeone cambi sistema?
"Non so cosa farà Simeone, io so che l'Atletico gioca con lo stesso nostro sistema: a volte ha cambiato, è passato 4-4-2, ma non penso che i moduli facciano la differenza. Quella la farà l'interpretazione dei giocatori, io ho la fortuna di avere un grande gruppo e domani sera siamo qui per fare una partita importante".

Ballottaggio Acerbi-De Vrij?
"Ho diversi ballottaggi di formazione, perché Acerbi è rientrato sabato a Bologna, De Vrij ha fatto tantissime partite una meglio dell'altra. Ho Frattesi che è tornato nel migliore dei modi, posso decidere di far riposare inizialmente una mezzala. In questo momento anche a destra ho Dumfries e Darmian che stanno bene, l'unica mia preoccupazione è non avere qualche indisponibile che, guardando alla partita d'andata, penso a Carlos e Arnautovic, sono stati fondamentali quando sono entrati. Purtroppo hanno avuto qualche problema a Bologna e non ci saranno domani. Ci avrebbero dato soluzioni in più".

Thuram osserva il Ramadan?
"Io sono al corrente che lo faccia solo Sarr, il ragazzo della Primavera che abbiamo portato visto il ko di Arnautovic".

L'Inter sembra molto un gruppo. In uno spogliatoio multinazionale, quanto è importante avere dei ragazzi del posto come Pellegrini a Roma o Dimarco a Milano?
"Importantissimo, io penso che, per quanto riguarda Federico, sia un vanto per tutta la società Inter. Dalla Primavera alla miglior formazione Champions, spero che in futuro ci siano tanti Dimarco. Si è guadagnato lo spazio in campo, ha lavorato tantissimo per migliorarsi ed essere titolare fisso sia nell'Inter che in Nazionale. Gli vanno fatti i complimenti. Nello spogliatoio, al di là di avere giocatori nati e cresciuti nell'Inter, ho la possibilità di avere un blocco da tanti anni all'Inter: penso a Barella, Lautaro, Darmian, Bastoni. Sanno cosa è lo spirito Inter ed è molto importante. Inserire 12-13 giocatori non era semplice, però chiaramente ci è stato un aiuto da parte dei cosiddetti vecchi".

Ha parlato di un Atletico che si trasforma in casa. Cosa la preoccupa, il ritorno di Griezmann o altro?
"È un dato di fatto, l'Atletico qui in casa si trasforma. In Liga sarebbe al primo posto se giocasse solo in casa: su 14 partite 13 vittorie e un pareggio. Penso che nelle ultime 29 abbia perso solo con l'Athletic: io la vidi in TV e non meritava di perdere. Sappiamo tutti cosa è l'Atletico, che grande allenatore è il Cholo che è un amico ed è stato un grandissimo compagno di squadra. Noi ci siamo preparati nel migliore dei modi, sapendo che il Metropolitano per l'Atletico è un punto di riferimento, sapendo che abbiamo un vantaggio minimo e che non speculeremo".

Cosa ha detto a Sanchez, viste le ultime gare?
"Bisogna fare i complimenti a lui: è arrivato senza aver fatto preparazione, si è inserito nel migliore dei modi, è benvoluto da tutti, è un giocatore di cui conosciamo le qualità tecniche e i gol che ha fatto. Ha avuto un comportamento esemplare, nonostante Thuram e Lautaro abbiano fatto una grandissima stagione, lui e Arnautovic sono stati fondamentali".

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