I dubbi su Dovbyk, il possesso palla e il debutto di Hummels: Roma, parla Juric

Juric
Juric / Paolo Bruno/GettyImages
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Dopo il pareggio interno contro l'Athletic Bilbao, nel debutto stagionale in Europa League, la Roma torna in campo domani e lo fa in trasferta contro l'Elfsborg, nella seconda giornata della fase campionato. Ivan Juric, tecnico giallorosso, ha parlato in conferenza stampa per presentare la sfida in terra svedese. Queste le parole dell'allenatore:

Attenzione sul campionato? "Con queste due gare abbiamo recuperato terreno, ora Monza sarà fondamentale per chiudere questo ciclo di gare ma vogliamo fare bene anche in Europa. L'obiettivo è utilizzare quanta più rosa possibile per essere sempre freschi, dobbiamo essere lucidi nelle scelte. Qualcosa cambierò, non troppo ma qualcosa sì" riporta VoceGiallorossa.

Possesso palla superiore a quello delle sue ex squadre: "Abbiamo trovato avversari con cui siamo riusciti a fare questo tipo di possesso e abbiamo giocatori che lo fanno bene. Voglio introdurre l'intensità e la voglia di essere subito aggressivi, proprio per il piacere poi di giocare noi. Questi giocatori hanno le qualità per entrambe le fasi. Ci sono margini di miglioramento pazzesco nella comprensione degli spazi e delle idee, nella fase di riconquista e di possesso. Vogliamo comunque pressare perché vogliamo tenere noi la palla".

Su Hummels: "Dobbiamo decidere, è quello che è arrivato più in ritardo, è un ruolo pericoloso perché lì devi essere pronto, non puoi sbagliare niente".

Le condizioni di Angelino e Dovbyk: "Angelino è uno che recupera presto e sta facendo benissimo. Dovbyk era un po' stanco, vediamo se farlo partire dall'inizio o farlo entrare a gara in corso".

Avversario da non sottovalutare: "Ci sono grandi difficoltà del match, campo sintetico, varie cose, non possiamo abbassare il livello. Si può fare anche risultato negativo ma la voglia deve essere massima. Si lavora forte, con sorriso, otteniamo buoni risultati ma domani è una grandissima occasione per rafforzare il gruppo e il pensiero di essere forti. Non vorrei vedere alcun tipo di sottovalutazione".