I fischi a Locatelli e i giocatori fuori dal progetto Juve: parla Danilo
La Juventus trova la prima vittoria del suo pre-campionato. Dopo l'inaspettata sconfitta con il Norimberga e il pareggio contro il Brest, i bianconeri rifilano un 4-0 alla NextGen nella tradizionale amichevole tenutasi stavolta allo Stadium anziché a Villar Perosa. Al termine dell'incontro è stato capitan Danilo a presentarsi davanti alle telecamere per fare il punto non solo sulla partita, ma anche sui principali temi dell'orbita juventina. Il brasiliano ha prima parlato ai microfoni di Sport Mediaset, poi a quelli di Sky Sport.
Avete lavorato sulla fase difensiva?
“Oggi si è visto troppo poco, abbiamo avuto il possesso palla quasi tutto il tempo. Ci siamo concentrati su quello. La fase difensiva è molto importante, chi prende pochi gol sarà sempre lì. Dobbiamo migliorare”.
L'invasione dei bambini:
“È la tradizione della Juve, per capire anche per i nuovi l'appartenenza. La Juventus non è una squadra normale, diciamo così. È una società speciale”.
Sulle condizioni fisiche della squadra:
“Mancano giocatori per voi, noi dobbiamo concentrarci su chi è a disposizione. Poi il 19 d'agosto la gente ci aspetta in forma e di essere la Juventus vera. Come sento lo spogliatoio? Quelli che sono disponibili, ci siamo. Lavoriamo tantissimo. Estate dura, ma bella per prepararsi. Certo, dispiace per qualche compagno, si creano rapporti importanti, abbiamo vissuto cose importanti. Però è giusto che la società prenda decisioni, anche il mister. Ci concentriamo su quelli che sono disponibili”.
Cosa ti chiede di fare Thiago Motta?
"Quello che ho fatto durante gli ultimi anni. Terzino, centrale, terzo di difesa. Abbiamo sempre questa cosa di definire i giocatori un posto solo. I giocatori devono capire spazio, tempo, giocare ovunque. Il mister ci chiede coraggio. Per riempire gli spazi che la gente non si aspetta. Può creare cose nuove per noi”.
Sui giovani:
“Sono tutti bravi ragazzi, lavorano tantissimo, non ho avuto modo di fare un discorso come hai detto te. Sono molto stanco della corsa, dell'intensità, ma è bello. Vuol dire che ci stiamo preparando bene per quello che arriva. La fascia? Non mi ha detto niente il miste, per me è sempre un orgoglio, il mio lavoro va oltre alla fascia solo per immagine. Lavoro a 360 gradi per aiutare la Juventus ad arrivare in campo e fare bene".
Sui due gol:
“Anche bellissimo gol oggi (ride, ndr). Sono tornato a casa, il mister mi ha dato dei giorni di vacanza importanti. Sa benissimo che è importante resettare, trovare l'energia giusta per iniziare la stagione".
Poi ai microfoni di Sky Sport ha aggiunto:
Sulla festa a fine partita:
"Il goal più bello della serata. Sono stato contento di tornare a casa con i tifosi e la gente, era importante per i nuovi per capire cos’è la Juventus, cos’è questa famiglia e siamo contenti di essere qui".
Sulle esclusioni di Chiesa e Szczesny:
"Mi dispiace per loro, è una situazione non facile da gestire per nessuno, è gente con cui si è creato un rapporto negli anni, ma la società deve prendere decisioni con il mister. Io sono concentrato sulla squadra, su chi è disponibile e sul mettermi in forma il prima possibile, lavoriamo davvero tanto. Gli auguro il meglio per il futuro, è gente con cui abbiamo vissuto cose importantissime".
Sui fischi a Locatelli:
"Ha una certa esperienza. L’importante è il supporto dei tifosi, che l’ambiente sia compatto con una famiglia in una stagione dove dobbiamo portare entusiasmo. Locatelli per noi è importante in campo e negli spogliatoi, stiamo insieme fino alla fine".