I migliori difensori della storia del calcio
L'arte della difesa, una disciplina nella disciplina. Un mestiere che si è evoluto nei decenni e che ancora oggi subisce una trasformazione continua. Ne sono trascorsi di anni dal libero e dallo stopper fino ad arrivare al terzino odierno che taglia nel cerchio di centrocampo per impostare l'azione; se ne sono archiviati di campionati tra centrali che non hanno mai superato la linea mediana in carriera e altri che invece hanno trasformato l'anticipo nella propria arma migliore.
Insomma, scrivere una lista dei difensori più forti della storia senza generare polemiche è un compito arduo. Non leggerete di Lothar Matthaus, la cui parte di carriera come centrocampista ci ha portato a tagliarlo fuori, e nemmeno quello di Marcelo, di Rio Ferdinand o John Terry, e potremmo continuare ancora per molte righe riguardo le esclusioni eccellenti.
Ecco i difensori migliori di sempre, da una discussione nata nella redazione di 90min.
11. Roberto Carlos
È stato uno dei migliori terzini sinistri di sempre nella storia del calcio. Dopo una breve esperienza all'Inter, Roberto Carlos si è consacrato con la maglia del Real Madrid. Ha fatto parte dei Galacticos, squadra costruita dal presidente Florentino Perez composta dai più forti e importanti giocatori del momento (Ronaldo, Figo, Zidane, Beckham, ecc). L'ex numero 3 dei Blancos è diventato celebre anche per il suo modo di tirare in porta i calci di punizione, con una potenza e un effetto devastante.
10. Carles Puyol
La decima piazza è quella in cui si potevano inserire più nomi, quella che esclude e fa da collante con gli altri rimasti fuori dalla Top 10. E perché proprio Carles Puyol? Perché è stato parte integrante dell'epoca migliore del calcio spagnolo e catalano; perché ha resistito al cambiamento dei suoi maestri, al contempo trasformando e adattando il suo stile alle nuove necessità tattiche di Barcellona e Nazionale spagnola. Un fenomeno nell'uno contro uno, con il carisma di un leader e il rispetto per il prossimo sopra ogni altro valore.
9. Gaetano Scirea
Il mix prevede salti di tempo abbastanza rilevanti. Se Puyol muoveva i primi passi nel 1997, Gaetano Scirea si era ritirato già da una decade. Una carriera iniziata da centrocampista e trasformata istantaneamente in difensore dalla faccia pulita, come scriveva Gianni Mura. Un uomo capace di vincere un Mondiale nel 1982, di insegnare con civiltà l'arte del difendere alle generazioni azzurre e bianconere. Un posto tra i più forti della storia l'ha meritato di diritto.
8. Alessandro Nesta
Se in quel Mondiale del 2006 non si fosse infortunato, forse lo avremmo trovato addirittura sul podio. Alessandro Nesta ha giocato per anni a livelli altissimi, vincendo qualunque trofeo tra Lazio e Milan, e chiudendo la carriera in azzurro con lo stesso numero di presenze di Scirea (78). Il caso e la nostra volontà li hanno messi uno dopo l'altro, due campioni generazionali distinti per strapotere ed eleganza.
7. Ronald Koeman
No, la classifica non è composta esclusivamente da calciatori italiani. C'è Ronald Koeman al settimo posto, il difensore più prolifico della storia del calcio. Quasi 200 le reti messe a segno nella sua carriera vissuta principalmente tra Olanda e Barcellona, in una traiettoria ripetuta poi anche da allenatore. Con gli scarpini ai piedi è riuscito a trionfare anche con la Nazionale orange, campione d'Europa nel 1988.
6. Daniel Passarella
Lui è invece il secondo difensore più prolifico della storia. Argentino, unico calciatore non brasiliano e non italiano capace di vincere due Mondiali; quello del 1978 da Gran Capitán e quello del 1986, senza però scendere in campo. Daniel Passarella è ricordato come leggenda albiceleste, come leggenda al River Plate e in parte anche alla Fiorentina, a cui ha regalato gli anni dal 1982 al 1986.
5. Cafu
Se parliamo di squadre di Serie A e al contempo di capitani capaci di alzare una Coppa del Mondo, non possiamo evitare di menzionare Cafu, il terzino destro più forte di sempre, e in questo caso con poche discussioni da fare. Cafu ha giocato ai massimi livelli per anni, capitanando una Nazionale di fenomeni, vincendo lo Scudetto con la Roma e tutto il resto con il Milan. Diventando, in una carriera durata oltre 20 anni, un riferimento ancora attuale per l'interpretazione del ruolo.
4. Franco Baresi
Campione d'Italia e d'Europa con il Milan, Campione e vicecampione del Mondo con la Nazionale. Sono molti i motivi se Franco Baresi è considerato uno dei calciatori più rappresentativi della storia rossonera e di quella azzurra. Leader da libero, sempre pronto fisicamente; one-man club e icona con tanti riconoscimenti e un Pallone d'Oro sfiorato nel 1989, al secondo posto dietro a Marco van Basten.
3. Sergio Ramos
Inserire qualcuno della contemporaneità in una lista che si propone di considerare la storia è spesso ambizioso. I trofei, le vittorie e il calcio ad altissimi livelli che ha espresso Sergio Ramos nella sua carriera rende però obbligatorio il suo ingresso in Top Ten. Lo spagnolo ha ereditato il privilegio di Koeman e Passarella, trasformandosi nel difensore goleador dei nostri tempi. Temperamento, piede da centrocampista, aggressività della vecchia scuola e un colpo di testa tra arte e sentenza.
2. Paolo Maldini
Nelle categorie ci sono altre categorie e quella di Paolo Maldini è sopra a tutti gli altri. Secondo soltanto per non tirarci indietro dal compiere una scelta difficile. È considerato da molti il più forte di sempre grazie a una pluripremiata carriera durata 25 anni. Ha segnato l'epoca dei difensori trasformandosi in un riferimento in tutte le posizioni della linea arretrata e in qualsiasi competizioni abbia disputato. L'unica mancanza nel suo Palmarés è il Pallone d'Oro che, con un Mondiale sfiorato prima nel 1990 e poi nel 1994, sarebbe probabilmente arrivato.
1. Franz Beckenbauer
Chiudiamo con quello che crediamo sia il più grande di sempre. Franz Beckenbauer di Palloni d'Oro ne ha vinti due, di Coppe di Campioni tre, di Mondiale uno, piazzandosi sempre sul podio nelle edizioni precedenti. Rendendo naturale per generazioni la frase "Ma chi sei Beckenbauer?" in riferimento a una grande prestazione difensiva di chiunque, a tutti i livelli. Una leggenda infinita di questo sport, simbolo dello strapotere tedesco e bavarese negli anni '70, del poter cambiare le sorti del gioco anche partendo molto lontano rispetto alla porta avversaria.