I migliori esterni destri d'attacco del mondo
Il genio, la fantasia e la capacità di destabilizzare. Sono poteri che si sviluppano in molti settori, e ovviamente anche nel calcio, in diverse posizioni del terreno di gioco. Quello di esterno destro, che spesso coincide con la naturalezza del piede mancino, rientra tra i ruoli maggiormente calpestati da giocatori iconici, con caratteristiche uniche, dei quali è complicato non innamorarsi.
Per stilare una classifica non abbiamo considerato ovviamente soltanto i mancini, tenendo in considerazione vari fattori tra cui la continuità, il picco più alto toccato, i trofei vinti con club e Nazionale, e anche i margini di miglioramento futuri dei giovani più forti della contemporaneità.
25. Riccardo Orsolini
Partiamo dalla Serie A e soprattutto da un calciatore italiano. Con Domenico Berardi infortunato gravemente a 30 anni, è Riccardo Orsolini ad emergere ancora come principale risorsa offensiva anche per gli azzurri di Luciano Spalletti, almeno se guardiamo alle statistiche.
L'esterno del Bologna è maturato ancora con Thiago Motta e ha già raggiunto la doppia cifra per il secondo anno consecutivo nel massimo campioanto italiano.
24. Mason Greenwood
Su di lui c'erano tanti interrogativi. Non giocava da 18 mesi in seguito alla sospensione, all'arresto e poi alla caduta di tutte le accuse nei suoi confronti, ormai datata 2 febbraio nel 2023.
Per ripartire Mason Greenwood ha scelto la Spagna e il prestito al Getafe, dove ha brillato fin da subito rivelandosi uno dei giocatori più determinanti degli azulones per contributi diretti al gol.
23. Johan Bakayoko
Al momento lo abbiamo inserito nelle ultime posizioni di questa lista, ma la sensazione è che scalerà presto la classifica. Johan Bakayoko è un esterno 2003 belga del PSV Eindhoven, mancino.
Ha un talento evidente e una velocità straripante. Ha già raggiunto la doppia cifra di gol e di assist stagionale e presto volerà probabilmente verso la Premier League, dove vanno tutti i migliori, compiendo quel tragitto che spesso abbiamo visto percorrere dall'Olanda.
22. Brennan Johnson
Non si tratta di una sorpresa; le sorprese non costano 55 milioni di euro. Il Tottenham l'ha prelevato in estate dal Nottingham Forest e lui ha impiegato qualche mese a convincere Postecoglou e i tifosi spurs che si trattasse di un investimento azzeccato.
È gallese e gioca a destra, e sono molti coloro che sperano che Brennan Johnson possa diventare l'erede di Gareth Bale.
21. Nico Gonzalez
Talento argentino come se piovesse. È quanto sta accadendo negli ultimi anni. Scaloni ha l'imbarazzo della scelta (almeno in avanti) nelle convocazioni della Nazionale Campione del Mondo in carica ed è spesso costretto a escludere interpreti che molte altre selezioni bramano.
Nico Gonzalez in Qatar non è andato, ma è ormai da tempo parte integrante della Selección e con la Fiorentina continnua a migliorare di mese in mese, con una centralità sempre più dominante nello schema tattico di Vincenzo Italiano.
20. Viktor Tsygankov
A proposito di mancini che amano rientrare per esprimere la propria inventiva. Parte della stagione memorabile del Girona passa dal talento cristallino di Viktor Tsygankov, decisivo anche per la qualificazione dell'Ucraina al prossimo Europeo.
Ha 26 anni e, dopo aver dominato e vinto nel suo paese con la maglia della Dinamo Kiev, ha già dimostrato di poter giocare allo stesso livello anche in uno dei principali campionati europei.
19. Jarrod Bowen
Ha un anno più di Tsygankov e una storia di gavetta diventata virale già da qualche anno. Jarrod Bowen si sta dimostrando sempre più determinante per il West Ham di Moyes, con cui ha vinto un trofeo internazionale e per cui vanta numeri strepitosi da uomo di fascia.
La Nazionale inglese l'ha conquistata tardi, diventando però un elemento importante per Gareth Southgate.
18. Jérémy Doku
In Inghilterra giocano i giocatori migliori e ovviamente anche gli esterni di maggior talento del panorama contemporaneo. Tra questi non possiamo evitare di citare Jérémy Doku, che dopo qualche mese di apprendimento alla corte di Pep Guardiola, si è trasformato in uno dei titolari del Manchester City.
È un 2001 con un dribbling brillante e una velocità impressionante nei primi metri. Può, con qualche connazionale negli altri reparti, dar vita a un'altra generazione d'oro della selezione belga.
17. Moussa Diaby
La crescita esponenziale al Bayer Leverkusen e poi il grande salto in Premier League, in un Aston Villa che ora è capace di competere stabilmente contro i giganti principali del campionato inglese.
L'esterno parigino Moussa Diaby esprime il suo miglior calcio sulla corsia di destra, ma sa anche dilettarsi da seconda punta, in un'evoluzione che lo presenta come uno dei migliori francesi in circolazione.
16. Dejan Kulusevski
A Londra è sbarcato da qualche anno, dopo la scelta di lasciare l'Italia e la Serie A. Una scelta che si è rivelata molto proficua per Dejan Kulusevski, che vanta già quasi 100 presenze con il Tottenham e un significativo numero di gol e assist.
Qualità offensiva, ma anche tanta quantità al servizio di una delle squadre migliori del campionato inglese e della Nazionale svedese, selezione che si avvia a vivere un'epoca storica per quanto riguarda il parco attaccanti (Isak, Gyokeres).
15. Cole Palmer
Un'esultanza che è già diventata iconica. Cole Palmer è cresciuto nel vivaio del Manchester City, in piena epoca Guardiola. Con lui ha esordito, ma ha poi deciso di emanciparsi in un Chelsea che ha messo in rosa una decina tra i migliori talenti in circolazione.
L'inglese, dal punto di vista realizzativo, ha staccato tutti. Freddo davanti al portiere e nell'ultimo passaggio, in una stagione in cui ha già messo a referto l'incredibile quota 30 tra gol e assist.
14. Christian Pulisic
L'avvicendamento è stato proficuo per entrambi. In tanti hanno lasciato Londra e Christian Pulisic è il calciatore che ha inciso maggiormente nei principali campionati europei.
L'esterno statunitense sta vivendo al Milan la stagione migliore della sua carriera. Ha una maturità rara per un calciatore di 25 anni e non ha avuto bisogno di alcun periodo d'adattamento nel nuovo campionato, dimostrandosi nuovamente tra i più forti in circolazione nel suo ruolo.
13. Serge Gnabry
Nella fucina di talento offensivo di un Bayern Monaco che per la prima volta dopo una decade non vincerà la Bundesliga, resta Serge Gnabry. Non ha mai più raggiunto il picco toccato nel 2020, e in questa stagione è rimasto ai box a lungo per un grave infortunio.
Stop che però non ne compromette la presenza tra i migliori esterni destri del mondo. È tornato in campo e ha già squillato diverse volte.
12. Takefusa Kubo
Take Kubo. Sarà che il suo nome suona così bene per citarlo come uno dei migliori talenti mancini al mondo. Lui ha dato diversi segnali lontano da Madrid, precisamente a San Sebastian, dove è un punto di riferimento del popolo txuriurdín.
La Real Sociedad se lo tiene stretto, forte di un contratto rinnovato fino al 2029, ma se dovesse continuare a giocare su questi livelli le attenzioni delle big potrebbero risultare sempre più insistenti.
11. Ousmane Dembelé
La sua carriera è stata caratterizzata da una fragilità muscolare che continua a presentarlo come un grande what if. A 27 anni ha vinto in ogni paese in cui ha giocato, è stato una pedina importante nel Mondiale francese in Russia e ha già vestito le maglie di Barcellona, Borussia Dormund e PSG.
Ousmane Dembelé è una macchina da assist e il what if è legato esclusivamente al fatto che, per le sue qualità uniche, sarebbe potuto rientrare per molto tempo nel podio dei più forti al mondo.
10. Bernardo Silva
Ogni tanto bisogna ampliare il concetto di esterno. Bernardo Silva può essere considerato, a ragione, più un trequartista, ma la posizione in cui l'ha pensato Guardiola in questi anni di Manchester City è stata molto spesso la fascia destra.
Lui ci ha trasferito il suo modo di interpretare il calcio, con una costante ricerca della superiorità in associazione con i compagni, il pallone sempre incollato al mancino e la capacità di essere tra le ali meno marcabili del pianeta nonostante una velocità ridotta rispetto ai colleghi di fascia.
9. Leroy Sané
Anche in un anno in cui la Bundesliga è sfuggita di mano al Bayern Monaco, Leroy Sané si è dimostrato uno degli interpreti del ruolo più forti del mondo. Con Harry Kane e un sempre più straripante Jamal Musiala, completa un tridente che possono vantare pochi club.
La fascia destra è la sua zona di competenza e con la 10 del Bayern sulle spalle è destinato a imprimere di talento i prossimi anni bavaresi.
8. Angel Di Maria
Se si stila una classifica dei migliori al mondo, Angel Di Maria va ancora inserito almeno in Top Ten. L'Europa si sta godendo quella che forse diventerà la sua ultima stagione nel nostro continente. La scelta romantica di tornare al Benfica e l'ultimo ballo in Nazionale tra Coppa America e l'ipotesi Giochi Olimpici.
Il fideo ha influenzato almeno una generazione di esterni mancini, dimostrando, con il suo stile, che si può essere determinanti anche giocando insieme a Lionel Messi.
7. Raphinha
Da un argentino a un brasiliano. Alla sua prima annata in catalogna ha vinto una Liga risultando cruciale per il Barcellona di Xavi; alla seconda sta faticando leggermente, ma lasciando intravedere delle possibili evoluzioni tattiche del suo calcio.
Un mancino che può occupare diversi ruoli, arretrando la posizione o cambiando fascia. Sa colpire di testa, sta mettendo muscoli e se il prossimo interprete in classifica dovesse prendere il sopravvento, Raphinha avrebbe comunque una lista di Top Club pronti a prelevarlo.
6. Lamine Yamal
Appena fuori dalla Top 5, e stiamo parlando di un 2007. A differenza di Bojan e Ansu Fati, e di tanti altri giovani usciti dalla cantera blaugrana, Lamine Yamal sembra di una categoria differente. Un talento generazionale, un leader tecnico a soltanto 16 anni.
Di record ne sta abbattendo parecchi e lo sta facendo in uno dei club più importanti al mondo, mettendo spesso in panchina uno degli esterni più forti al mondo. I paragoni con Lionel Messi sono ovviamente esagerati, ma ci sono pochi dubbi sulla rapida evoluzione di Yamal come uno dei migliori nel suo ruolo.
5. Bukayo Saka
L'Arsenal è tornato finalmente grande e Bukayo Saka lo è diventato nel giro di qualche anno. Un 2001 che domina in Premier League dall'arrivo di Mikel Arteta, con statistiche realizzative che l'hanno portato a mettere a referto la sua terza stagione consecutiva in doppia cifra.
È un titolare della Nazionale inglese di Gareth Southgate, con cui ha già subito cocenti delusioni, e sembra stia disegnando per sè stesso un futuro da record breaker dei gunners, con i quali è sceso in campo più di 200 volte, festeggiando un gol o un assist almeno in un centinaio di occasioni.
4. Phil Foden
Guardiola ci aveva avvisato qualche anno fa. Aveva più o meno parlato di Phil Foden come il calciatore più prezioso della rosa del Manchester City, e la sua uscita era stata bollata, come spesso accade, nella categoria delle esagerazioni.
Ora è il momento di riconoscere i meriti al tecnico, capace di costruire un esterno (o trequartista, o seconda punta) fenomenale, che non ha mai smesso di crescere e che a 23 anni è già un simbolo del Manchester City più forte di sempre.
3. Rodrygo
Nella categoria dei sottovalutati c'è da qualche anno Rodrygo. Un fantasista probabilmente nato per giocare a sinistra, ma che ha dovuto, per necessità, trasferire il suo talento sull'altra fascia. Non che sia cambiato molto per il suo livello di gioco.
Negli anni al Real Madrid il brasiliano ha dimostrato ogni tipo di qualità, dal colpo di testa al dribbling; dalle capacità spontanee di associazione con i compagni al killer istinct sotto porta. Il fatto che sia uno dei migliori al mondo, da comprimario e in quello che non è il suo ruolo preferito, la dice lunga sull'immensità del suo talento.
2. Mohamed Salah
Poi c'è Momo. Mohamed Salah conosce una stagione negativa da quando indossava la maglia del Chelsea, e sono trascorsi praticamente dieci anni. Con il Liverpool di Jürgen Klopp ha compiuto quel salto di qualità che gli ha permesso di diventare uno dei migliori del mondo per una decade, cambiando la storia recente dei reds.
Con un numero di presenze molto ridotto rispetto agli altri in questa categoria, è già entrato nella Top Ten della classifica marcatori eterna della Premier League.
1. Lionel Messi
Finché giocherà meriterà il primo posto in questa categoria. Lionel Messi si è trasferito a Miami per concludere la sua carriera e ne ha già cambiato la storia. Relegarlo soltanto nel ruolo di esterno destro è ingeneroso per lui che ha sempre piegato lo schema tattico dei suoi allenatori interpretando le partite in maniera totalizzante.
Ha vinto qualsiasi cosa e dopo il Mondiale ha dichiarato spesso di non avere più grandi obiettivi fino a fine carriera. Una sensazione che al contempo potrebbe accorciarla e allungarla. In estate giocherà la Coppa America e forse un'Olimpiade con l'Argentina per provare ad arricchire ancora il suo pluripremiato Palmarès.