I migliori giocatori nella storia della Juventus

Classe, fantasia e eleganza. Una lista dei giocatori che hanno rappresentato maggiormente la juventinità.
Michel Platini
Michel Platini / Getty Images/GettyImages
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La Juventus ha fatto del motto "Vincere non è importante, ma è l'unica cosa che conta" un vero e proprio stile di vita. Il club bianconero, nato su una panchina del liceo classico Massimo D'Azeglio di Torino, ha sempre trasmesso ai calciatori anche a quelli più giovani in rosa un diktat da seguire e un'impronta identitaria chiara.

Vestire la maglia della Juventus ha dunque in sé una missione intrinseca, la necessità di abbracciare - a prescindere dalla provenienza - dei valori o comunque una mentalità che sia necessariamente vincente. Nel corso della sua storia la Juventus - soprattutto sotto la presidenza dell'Avvocato Agnelli e poi dei nipoti - ha avuto il privilegio di accogliere calciatori di alto livello, che hanno contribuito alla crescita della squadra e del brand ma che, ancor di più, hanno contribuito a riempire la bacheca di trofei. Andiamo a scoprire i migliori giocatori nella storia della Juve.

10. Cristiano Ronaldo

Cristiano Ronaldo
Cristiano Ronaldo / Valerio Pennicino/GettyImages

In questa speciale classifica non può mancare la stella lusitana Cristiano Ronaldo. Arrivato nell'estate 2018 grazie anche ad un viaggio di Andrea Agnelli in Grecia, dove il portoghese si trovava in vacanza, CR7 ha sfondato il numero dei 100 gol con la maglia bianconera in soli tre anni. Con 81 gol in Serie A inoltre è nella Top 10 dei marcatori della Juventus di tutti i tempi. La notte magica dell'attaccante portoghese fu quella all'Allianz Stadium contro l'Atletico Madrid in Champions League quando con una tripletta riuscì a ribaltare il 2-0 subito nel match d'andata in terra spagnola.

9. Gaetano Scirea

Gaetano Scirea
Gaetano Scirea / Alessandro Sabattini/GettyImages

Icona bianconera,esempio di correttezza e classe, Gaetano Scirea rappresentò assieme a Zoff, Gentile e Cabrini quel "blocco Juve" che divenne poi riconosciuto in tutto il mondo. Campione del Mondo nel 1982, Scirea indossava la numero sei (per un periodo ritirata). "Con Gaetano Scirea se n'è andata una delle facce più pulite del nostro calcio", disse Gianni Mura. Dopo la dipartita del difensore furono organizzati tanti tornei giovanili in suo onore, per ricordarne l'onestà e celebrarne i valori.

8. John Charles

John Charles
John Charles / Central Press/GettyImages

Ai tempi della sua parentesi in bianconero fu soprannominato il "Gigante buono", per via della sua stazza e del suo atteggiamento. Charles era il prototipo dell'attaccante boa, quello in grado di far reparto da solo e di aprire spazi per i compagni. Nella cultura calcistica viene tuttora ricordato anche per lo schiaffo a un vivace Omar Sivori, nel corso di un match. Lo stesso Sivori, tornando al ruolo di gigante buono del compagno, spiegò come quella situazione fosse "per calmarlo ed evitare che si cacciasse nei guai".

7. Giampiero Boniperti

Giampiero Boniperti
Giampiero Boniperti / Central Press/GettyImages

Il suo nome è tornato fortemente in voga nella stagione 2010-2011: "Alla Juventus vincere non è importante, è l'unica cosa che conta", recitava infatti uno striscione esposto dalla curva del tifo organizzato della Juve. In occasione dell'inaugurazione dello Juventus Stadium nel 2011, Giampiero Boniperti rimase nel cuore dei tifosi, con un discorso tenuto assieme al capitano Del Piero. Boniperti faceva parte del trio magico con Charles e Sivori e nel 2004 il suo nome è entrato anche nella Hall of Fame della FIFA, a testimonianza della valenza internazionale del suo profilo, anche al di fuori del contesto bianconero.

6. Pavel Nedved

Pavel Nedved of Juventus celebrates
Pavel Nedved / Alex Livesey/GettyImages

Soprannominato il Leone di Praga, Pavel Nedved resta uno dei giocatori più importanti che la Juventus abbia mai avuto. Il centrocampista viene acquistato dalla Juve per 75 miliardi di lire dalla Lazio. La sua stagione migliore è il 2002-2003 quando strega tutti in Champions League e vince il 27esimo scudetto della storia bianconera. La finale di Manchester, non giocata per squalifica dopo un'ammonizione (da diffidato) nel ritorno della semifinale del Delle Alpi con il Real Madrid, resta una ferita aperta per il ceco. Nel 2003, prima del match di campionato col Perugia, alza il Pallone d'Oro.

5. Roberto Baggio

Roberto Baggio
Roberto Baggio / Alessandro Sabattini/GettyImages

A livello caratteriale ha causato qualche riserva agli occhi di Agnelli, tanto da arrivare all'espressione "coniglio bagnato" a commento di una prova con la Nazionale, ma il suo livello tecnico e l'impatto avuto sul calcio - anche fuori dai confini italiani - ci portano a porlo al quinto posto in classifica. Il Divin Codino segnò il gol decisivo nella finale di Coppa Uefa contro i tedeschi del Borussia Dortmund al WestfalenStadion. Curiosità? Quando passò alla Juve, a Firenze ci fu una rivolta. Agnelli per premiarlo al momento della firma gli regalò una Ferrari in edizione limitata, una Ferrari Testarossa.

4. Zinedine Zidane

Zinedine Zidane
Zinedine Zidane / Getty Images/GettyImages

Acquistato nel 1996, consigliato dall'amico Michel Platini, Zidane viene soprannominato col nomignolo di Zizou e viene riconosciuto subito per la rara eleganza mostrata in campo. Il centrocampista francese è approdato a Torino per 7,5 miliardi di lire. Ha deliziato il pubblico della Serie A con delle giocate impressionanti, conquistandosi poi la chiamata del Real Madrid. Agnelli un po' ha scherzato sul francese, definendolo "più divertente che utile". Una definizione senz'altro cinica che non va comunque a minare la sua classe e il suo peso sul panorama internazionale.

3. Gianluigi Buffon

Juventus v Inter Milan X
Gianluigi Buffon / Grazia Neri/GettyImages

In questa classifica troviamo al terzo posto il portiere saracinesca Gianluigi Buffon. L'estremo difensore, dopo l'exploit al Parma, si trasferisce alla Juventus per 75 miliardi di vecchie lire. Buffon è tuttora visto come un simbolo della juventinità: più volte davanti ai giornalisti ha preso le difese del club, dimostrando la propria fedeltà anche sul campo dopo l'esplosione dello scandalo Calciopoli: in quel frangente, nonostante le tante offerte ricevute, il portiere decise di difendere ancora la porta bianconera, anche in Serie B. L'avvocato Agnelli faceva così affidamento su di lui da chiamarlo sempre, persino alle 5 del mattino: Buffon, anche in quel frangente, si faceva trovare pronto

2. Alessandro Del Piero

Alessandro del Piero of Juventus
Alessandro del Piero / Getty Images/GettyImages

Sul secondo gradino del podio troviamo Pinturicchio, ovvero Alessandro Del Piero. Il capitano e bandiera della Juventus nasce a Conegliano Veneto e dopo aver militato nelle giovanili nel Padova si trasferisce alla Juve. "Per l'estetica e il suo modo di giocare, i suoi gol sono sempre eccellenti", disse sempre Agnelli (immortalato anche al campo d'allenamento mentre dà una pacca sulla spalla al giovane Alex). Del Piero nel corso della sua avventura bianconera si è contraddistinto anche per dei gol strabilianti. Il più famoso è quello segnato alla Fiorentina al volo in un match di campionato del 1994. Non a caso, del resto, si parla di "gol alla Del Piero".

1. Michel Platini

French Soccer Legend Michel Platini
Michel Platini / Gilbert Iundt/GettyImages

Al primo posto troviamo Michel Platini: soprannominato Le Roi, la leggenda francese ha vinto la prima Champions League della storia del club bianconero e - anche così - ha scritto il proprio nome nel firmamento juventino. L'avvocato Gianni Agnelli disse: "Platini lo abbiamo preso per un tozzo di pane e lui ci ha messo sopra il foie gras". Le parole di Agnelli racchiudono tutto ciò che ha rappresentato Platini per la Juve: classe, stile, fantasia. Ancor oggi viene ricordato da tutto il mondo bianconero come il fuoriclasse per eccellenza, come un elemento in grado di segnare un'epoca.