I moduli più utilizzati in Liga e le curiosità sulle scelte degli allenatori
19 giornate in archivio, metà campionato. A settembre si parlava della sorpresa Girona, a ottobre anche, a novembre e dicembre non credevamo ai nostri occhi, e a gennaio non ci siamo ancora abituati. Il 2024 è cominciato e il Girona è ancora in vetta alla classifica con il Real Madrid, appaiato con la storica cifra di 48 punti conquistati su 57 disponibili. Come i blancos o come l'Inter in Serie A.
Carlo Ancelotti ha tenuto il ritmo e rinnovato per un altro paio di stagioni (rifiutando di fatto il Brasile), Xavi sta faticando più del previsto dopo la Liga vinta nella passata stagione. Cosa ci riserverà il girone di ritorno?
I moduli più usati
A differenza della Serie A, in cui domina per metà un'idea di calcio fondata sulla difesa a 3, in Liga giocano quasi tutti con una linea difensiva a 4. Molti allenatori hanno scelto di affrontare la prima parte di andata alternando più schieramenti, in base alle necessità e al piano tattico delle partite, altri si sono dimostrati meno aperti a variare.
In generale il modulo più usato dalle squadre di Liga sembra essere il 4-2-3-1. Utilizzato a volte da Barcellona e Real Madrid, altre dal Girona, è il modulo di riferimento del Betis di Manuel Pellegrini, della Real Sociedad di Imanol (dipende dalla posizione di Brais Mendez), dall'Athletic Bilbao di Valverde, e ancora da Valencia, Rayo Vallecano, Alavés, Siviglia, Granada e a volte anche Las Palmas, Osasuna e Villarreal.
L'utilizzo del trequartista come fonte primaria per piegare le difese avversarie, per inserirsi in quei mezzi-spazi che rappresentano un pericolo costante da coprire.
Carlo Ancelotti ha trasformato il suo Real Madrid disegnandolo attorno a Jude Bellingham che rappresenta l'1 di quel 4-3-1-2 un po' nostalgico ma estremamente efficace. Lo strapotere dell'inglese, unito alle qualità di Brahim Diaz e alla libertà concessa a tutto il blocco dei centrocampisti blancos ha avviato un ciclo importantissimo a Madrid.
Una trattazione a parte merita anche Michel, che è andato oltre ogni più rosea speranza dei tifosi catalani. Presto lo vedremo in un top club, ma nella corrente stagione ha deciso di trasformare in un top club anche la squadra che allena attualmente. Savio e Tsygankov sono due esterni puri che permettono a Michel di schierarsi con il tridente offensivo; il trequartista lo fa Iván Martín con Dovbyk riferimento centrale. Dunque a volte un 4-3-3 e a volte un 4-2-3-1, ma una delle caratteristiche fondamentali del Girona è la capacità di cambiare in corsa e sconvolgere i piani tattici avversari. In più di un terzo delle gare Michel ha schierato i suoi con un 3-4-3 rendendo di difficile lettura la preparazione di ogni sua partita.
Il DNA blaugrana non si allontana da un'idea di calcio che parte dal 4-3-3 con mezz'ali molto offensive, mentre le uniche due squadre che giocano costantemente con la difesa a 3 sono l'Atletico Madrid del Cholo Simeone e il Mallorca di Javier Aguirre. L'Atletico, che affronterà l'Inter agli Ottavi di Finale diChampions League, ha stupito in questa prima parte di Liga, rinunciando al conservatorismo che da un decennio lo contraddistingue in Spagna e in Europa. La squadra di Simeone ha il terzo miglior attacco del campionato (39 gol in 19 partite, a cui se ne aggiungono 17 in 6 di Champions League) grazie soprattutto allo splendido periodo di forma di Morata e Griezmann, che hanno a referto 33 gol dei 56 segnati dall'Atletico nelle due competizioni.
Tre le squadre che si affidano invece a uno stile più classico, anche se spesso lo schieramento delle stesse rappresenta uno specchietto per le allodole. Il 4-4-2 è il modulo di Getafe, Celta Vigo, Cadice e a volte anche Villarreal, sulla cui panchina è tornato da fine novembre Marcelino Garcia Toral.