I momenti opposti di Real Madrid e Barcellona
Manca poco al Clasico. A un Real Madrid-Barcellona in programma alle 21 di stasera, domenica 21 aprile al Santiago Bernabeu. Una sfida che non terrà con il fiato sospeso il pubblico come al solito, di cui si apprezzerà probabilmente lo spettacolo della rivalità e dei campioni in campo, solo con remote possibilità di incidere sull'andamento finale della Liga 2023-24.
In Spagna, dopo il calo prevedibile di un pazzo Girona, conduce il Real Madrid con un vantaggio di 8 punti sul club blaugrana. 78 a 70, 20 gol contro 34 subiti, una sconfitta contro tre e una solidità difensiva che modella in maniera vistosa le sorti del campionato spagnolo.
Momenti opposti
Di cose ne sono successe nel 2024 delle due potenze iberiche. Prima del nuovo anno era il Real Madrid la squadra indicata a salutare il proprio allenatore al termine della stagione. Si vociferava sempre più di un addio di Carlo Ancelotti al calcio per club, con la Seleçao pronta a farne il CT delle prossime avventure americane e intercontinentali.
Poi è rientrato tutto. Carletto ha chiarito che non c'è posto migliore di Madrid per svolgere il lavoro di allenatore e i blancos non hanno mai smesso di esaltarsi tra Liga e Champions League. Settimana più settimana meno, è scoppiato invece il caso Xavi. Dopo diverse sconfitte dolorose e una pressione sempre più schiacciante, la leggenda catalana ha scelto la via del sacrificio per provare a svoltare la stagione del Barcellona. La squadra ha reagito inanellando una serie significativa di vittorie consecutive e passando gli Ottavi di Finale di Champions contro il Napoli.
Il momento del Real Madrid
Dell'estasi che il Real Madrid permette di provare ai suoi sostenitori durante una notte europea si è parlato a lungo. Così tanto forse da banalizzare, minimizzare la seconda Liga su cui metterà le mani Carlo Ancelotti in tre anni della sua gestione 2.0 nella capitale spagnola. Normale quando si ha la costante ambizione di essere la squadra migliore del mondo; quando anche il calendario della competizione più importante dello sport per club costringe a percorsi tutt'altro che morbidi.
I blancos, ai punti, non meritavano di passare il turno contro il Manchester City, ma il calcio non è uno sport (per ora) che si decide in questa maniera. Se dal punto di vista dei risultati è tutto lineare al valore del Real Madrid, le preoccupazioni sono inesistenti anche per quanto riguarda il futuro. Florentino Perez può contare su un tecnico che non smette di valorizzare ogni campioni che allena, e il problema più grande della prossima sessione estiva di mercato sarà come integrare Kylian Mbappé in attacco e chi sacrificare per fargli spazio. Problemi che desidererebbe chiunque.
Il momento del Barcellona
Molto più oscuro il periodo che sta vivendo il Barça. Dopo le aspre critiche a Xavi, gran parte dell'opinione pubblica è tornata sui propri passi, e ora la volontà comune sembra essere la riconferma. Tuttavia, la decisione del tecnico catalano potrebbe essere irremovibile e costringere i blaugrana a trovare un'altra soluzione per la panchina. A questo si aggiunge l'assenza di trofei nella stagione 2023-24, che per un club grande come il Barcellona corrisponde a un alone negativo in grado di sporcare qualunque discorso.
Dopo la remuntada subita a Montjuic per mano degli ex Luis Enrique e Ousmane Dembelé, e del futuro rivale Kylian Mbappé, il Barcellona ha dovuto fronteggiare un altro problema: quello di uno spogliatoio spaccato dalle dichiarazioni di Gundogan su Araujo nel postpartita. Il rosso rimediato nel primo tempo dal centrale uruguaiano ha portato il centrocampista tedesco a esprimersi con toni duri sul compagno di squadra, e ciò che si evince nei giorni successivi è l'assenza di serenità in una rosa ancora molto disomogenea. Con così tanti fattori negativi non possiamo evitare di citare anche i dubbi riguardanti il Barça sul mercato. Il ridimensionamento e le scelte discutibili della gestione Laporta sono sempre sotto la lente d'ingradimento dei tifosi culés che, digerito in malo modo il gap della corrente stagione con il Real, non sembrano pronti ad accettare che questa differenza di valore non potrà essere colmata nel breve tempo con le solite campagne acquisti faraoniche a cui ha abituato la dirigenza negli anni passati.
Real Madrid-Barcellona non sarà un Clasico qualunque, ma anche la fotografia di due percorsi giunti a un bivio che conduce in strade completamente diverse.