I nomi ad effetto non attirano più le big? I casi Varane e Navas
Raphael Varane è stato ufficializzato come nuovo rinforzo del Como, Keylor Navas diventerà presto il nuovo portiere del Monza di Alessandro Nesta. Non un universo distopico, ma la Serie A 2024-25, quella nella quale lariani e brianzoli scippano alle big i nomi altisonanti, i campioni di qualche anno fa a parametro zero.
Che si tratti di un nuovo approccio o di una casualità lo scopriremo molto presto. Quella dei colpi dalla lista svincolati è una prassi che, in Italia, ha visto protagoniste soprattutto Inter e Roma negli ultimi anni, ma si tratta comunque di un far di necessità virtù, dell'adattarsi per superare situazioni economicamente stringenti.
Le big che hanno disponibilità economica preferiscono rinunciare a determinate operazioni per optare sul profilo che si sposa meglio con il proprio progetto, una figura che nella maggior parte dei casi è anche futuribile.
Varane, Navas e il recente passato
Nella retrocessione della Salernitana, datata primavera 2024, erano presenti Guillermo Ochoa, Kostas Manolas e Jerome Boateng, nel Lecce Samuel Umtiti, nella Sampdoria di qualche anno fa Samuel Eto'o. Colpi che, inevitabilmente, portano con sè una dose di fascino che nelle big non sarebbe presente. Vedere calciatori che fino a qualche anno fa dominavano la Champions League con la maglia del Real Madrid, vestire quelle di Como e Monza non è insomma un evento da banalizzare.
Il caso Varane
Andando nello specifico su Raphael Varane, il fatto che il centrale francese sia rimasto affascinato dal progetto comasco restituisce gran parte delle ambizioni societarie. La squadra di Cesc Fabregas ha accolto anche Pepe Reina e Alberto Moreno a parametro zero, ma è senza dubbio il campione del mondo del 2018 la stella di una formazione di cui si presenterà ovviamente come leader.
A 31 anni e con qualche acciacco fisco superabile da circoscrive soltanto all'ultima stagione, Raphael Varane potrebbe rivelarsi il rimpianto di molte big di Serie A. Dalla Juventus al Milan, fino al Napoli e alla Roma, nelle quali avrebbe trovato subito un posto come titolare. Che avesse bisogno di sfide diverse, magari con una pressione minore, sembra la spiegazione più logica; che la sua situazione sia stata sottovalutata da tutti appare abbastanza difficile da comprendere.
Il caso Navas
L'Here We Go di Fabrizio Romano è arrivato, ora si attende il comunicato del club di Galliani che, dopo aver stazionato alle spalle delle posizioni europee con Raffaele Palladino, cercherà di capire la sua reale dimensione nella terza stagione consecutiva in Serie A. Keylor Navas ha 37 anni, che diventeranno 38 il prossimo dicembre, e non gioca una stagione regolare da diversi anni, eccezion fatta per i 6 mesi trascorsi in prestito al Nottingham Forest, in Premier League.
10 anni fa si legava al Real Madrid fresco vincitore della Decima per circa 10 milioni di euro versati nelle casse del Levante. 5 anni fa, dopo aver trionfato in tre edizioni della Champions League e aver festeggiato innumerevoli successi con i blancos, si spostava al PSG in cambio di 15 milioni. Ora il Monza come sorprendente deviazione della sua carriera prima del ritiro. A chi sarebbe servito tra le big? Guardando le svariate situazioni, probabilmente a nessuna.
Gli ultimi svincolati da tenere d'occhio
Sergio Ramos e Angel Di Maria, Marco Reus e Mats Hummels. E ancora Memphis Depay, Marcos Alonso, David De Gea e Guido Rodriguez, e solo per citare gli over 30. Tra tentazioni esotiche e statunitensi, ma soprattutto volontà differenti sul come concludere la propria carriera, la situazione di molti fenomeni del passato (ancora protagonisti nel presente) non si è ancora risolta.
La Serie A, vista la migrazione dei campioni negli ultimi giorni, resta una meta che i veterani stanno iniziando costantemente a considerare piacevole. E chissà che i rumor De Gea-Genoa e Hummels-Bologna non possano diventare reali proprio sulla scia dei colpi più recenti.