I passi da fare e i tempi necessari verso il nuovo stadio del Milan

Le parole dell'assessore alle Opere Pubbliche di San Donato sul nuovo stadio dei rossoneri.
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AC Milan logo / Insidefoto/GettyImages
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L'Assessore alle Opere Pubbliche e Mobilità del comune di San Donato Milanese, Massimiliano Mistretta, ha rilasciato una lunga intervista a Milan News dove ha spiegato che ci vorrà tempo prima di vedere il nuovo impianto rossonero. L'anno stimato per l'inaugurazione dell'impianto è il 2029, con Mistretta che ha inoltre affermato come la procedura burocratica sia abbastanza lunga e di come sia complicato risolvere determinati problemi per assicurare la sostenibilità dello stadio.

Sull'iter: "Dopo la conferma delle società facenti capo a Ferrovie, anche Regione Lombardia ha aderito alla proposta di Accordo di Programma, ora manca ancora l'adesione di Città Metropolitana per dare avvio concreto al tavolo di lavoro che definirà i contenuti progettuali e gli interventi legati all'operazione stadio. Si tratta di un iter amministrativo che durerà circa un anno e mezzo al termine del quale saranno chiari e definiti gli impegni che ciascun soggetto si assumerà sulla visione pubblica di un'opera che sicuramente determinerà una nuova identità del nostro territorio".

Sulla zona: "L'area del San Francesco a San Donato rappresenta un'opzione che offre molti vantaggi in quanto esterna al tessuto urbano della città, è servita dalla linea ferroviaria; è costeggiata dall'autostrada, è molto vicina alle fermate Rogoredo e San Donato della MM3 ed è particolarmente vicina allo scalo aeroportuale di Linate. Ci sono tuttavia anche delle criticità che devono necessariamente essere risolte per garantire un impatto sostenibile di un'opera che porterà decine di migliaia di persone sul nostro territorio".

Sull'inagurazione: "I tempi tecnici consentono oggi di raggiungere l'obiettivo di inaugurare il nuovo stadio nel 2029".

Sul progetto: "Il progetto dello stadio a San Donato è calibrato su una capienza di 70.000 spettatori. Credo che questa ipotesi derivi proprio da studi che il Milan ha eseguito per dimensionare lo stadio ottimizzando al massimo l'intervento".

Sui vantaggi dal nuovo stadio: "La partita dei benefici che determineranno l'interesse pubblico a portare avanti ed approvare questo progetto è assolutamente ancora aperta. Certamente una funzione così attrattiva e di rilievo darà a tutto il Sud Milan una grande centralità e rilievo anche in termini di attrattività generale. Ci saranno forti ricadute economiche che consentiranno di migliorare la qualità dell'offerta dei servizi a partire dalle manutenzioni alle risposte ai bisogni dei cittadini, e miglioramenti infrastrutturali a beneficio di tutti. In particolar modo penso che un forte intervento sulla stazione che implementi e potenzi la linea ferroviaria possa rappresentare un enorme vantaggio per tutto il Sud Milano in quanto potrebbe alleggerire dal traffico di attraversamento tutto l'asse che dalla provincia di Lodi porta a Milano".

Sempre sul progetto: "Il progetto dello stadio prospetta diverse ipotesi per rispondere alle criticità legate all'accesso viabilistico. Si tratta di interventi che devono essere ancora validati, ma vorremmo puntare ad un potenziamento della stazione e della mobilità pubblica tale da ridurre al minimo il bisogno di accedere all'area con l'auto privata che in prospettiva deve diventare la risposta meno utilizzata".

Sul costruire opere come questa: "Non so come mai possa risultare complicato costruire impianti in Italia, ma è certo che oggi le squadre di calcio puntino ad avere un proprio stadio. San Siro rappresenta infatti un'anomalia. La soluzione ideale sarebbe che l'Inter possa valutare positivamente il progetto di ristrutturazione di San Siro così da non rischiare di lasciare vuoto uno degli stadi più belli che abbiamo in Italia".


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