I pericoli principali del Barcellona contro il Napoli
La cornice sarà l'Estadio Olimpico Lluys Companys, o più comunemente Montjuic, non il Camp Nou che il Barça ha lasciato in estate per permetterne i lavori di ampliamento. Il palcoscenico quella Champions League in cui per anni i blaugrana erano automaticamente tra i principali favoriti e in cui ora risultano invece una delle outsider.
In Catalogna sbarcherà un Napoli rigenerato dalla gestione Calzona, un Napoli accolto ed eliminato già due volte negli ultimi quattro anni, ma non con quella serenità che dovrebbe contraddistinguire una tale differenza di status. Sul terreno di Montjuic si affronteranno le due squadre Campioni in carica di Liga e Serie A, squadre a cui però resta soltanto qualche ricordo fumoso della passata stagione perché nella corrente hanno già dovuto attraversare e superare fasi molto critiche.
Xavi ha annunciato l'addio con mesi di anticipo e il Barça si è ripreso, rimanendo a debita distanza dal Real Madrid con uno scontro diretto che potrebbe però cambiare il finale del campionato spagnolo. Il tecnico catalano si è sacrificato per provare a regalare un epilogo diverso e la squadra ha risposto sul campo; dalle sue parole i blaugrana non hanno più perso una partita. Hanno tuttavia perso giocatori fondamentali. Contro gli azzurri mancheranno Pedri e De Jong, oltre al lungodegente Gavi. Non ci sarà nessuno di quello che doveva essere il centrocampo titolare del presente e del futuro. Mancherà anche Ferran Torres, che prima dell'infortunio stava vivendo il momento migliore della sua stagione e sarà out anche Baldé.
Assenze pesanti che non eliminano i pericoli blaugrana. Il Napoli ha dalla sua l'essere ancora più outsider rispetto ai catalani che sono obbligati a vincere. Il tifo difficilmente perdonerebbe un'altra esclusione dalla Champions a questo punto del torneo.
L'esperienza dei veterani
Ci sono uomini per cui queste gare sono diventate routine. Ci saranno Ter Stegen, Christensen, Gundogan e Lewandowski; calciatori che la Champions l'hanno vinta da protagonisti assoluti dei rispettivi club e che in questa stagione si ritrovano insieme a Barcellona, con l'intero peso caricato sulla loro schiena.
A loro si aggiunge il rientrante Araujo, che sarà in difesa insieme a Koundé e Cancelo. L'età media generale del Barcellona risulta essere abbastanza alta, abbassata soltanto da un paio di giovani titolari che stanno vivendo il momento finora più alto delle propria esperienza come calciatori.
L'esuberanza dei giovani
Partiamo da quello su cui sono terminati tutti i riflettori. Le luci si sono accese da tempo, ma quando segna gol così i commenti iniziano a diventare fastidiosi.
Per Lamine Yamal la stampa spagnola ha ricominciato a scomodare paragoni con Lionel Messi, a cui Xavi ha risposto in maniera calma, chiarendo (giustamente) che non si può confrontare un 2007 con chi è stato il migliore della storia. La modalità di escuzione, la sterzata e la serenità del suo mancino segnano punti a favore di tali paragoni, ma a quanti è capitato di riceverne per poi vivere una carriera sotto le ingiuste aspettative create?
Yamal è indubbiamente il calciatore più in forma del Barcellona, quello da cui si attendono i pericoli principali, colui dal quale ormai i blaugrana attendono l'estasi della giocata geniale che dovrebbe ricadere sui vari Joao Felix, Lewandowski o Raphinha.
Non è però l'unico giovane ad aver attirato l'attenzione. In difesa brilla e potrebbe partire dal primo il canterano Pau Cubarsí, che Xavi ha promosso come miglior centrale blaugrana in fase di impostazione. È un 2007 come Yamal e in Liga ha giocato 8 delle ultime 9 da titolare. Hector Fort è un'opzione più per il futuro che per il presente, mentre Fermín Lopez potrebbe trovare spazio anche dal primo minuto, in caso di forfait di Sergi Roberto. Saranno della partita i vari Joao Felix e Raphinha, che però non sono da etichettare come giovani a differenza del brasiliano Vitor Roque. Nell'andata di Champions League al Maradona è rimasto seduto in panchina, ma a Montjuic, dove ha segnato il primo gol il 31 gennaio scorso, potrebbe trovare spazio da subentrante. Nonostante le assenze, Calzona avrà molti pericoli da tenere sotto controllo.