I portieri più sorprendenti della prima parte di Serie A
Mancano 5 giornate al giro di boa che cadrà il 6 e 7 gennaio 2024, con l'inizio del nuovo anno. Il primo di terzo di Serie A è invece già stato superato e ci sono già delle indicazioni chiare per le principali lotte del nostro campionato.
Lo Scudetto sembra essere una questione tra Inter e Juventus, con il Milan che insegue da distanza abbastanza ravvicinata. Il Napoli ha 11 punti di svantaggio dalla capolista ed è appaiato al quarto posto, l'ultimo utile per la Champions con la Roma. Raccolte in 4 punti figurano altre 4 squadre, fino alla nona posizione, e in questo ordine: Fiorentina, Bologna, Atalanta e Lazio. A metà, è il Frosinone quella che impressiona, mentre la lotta salvezza è apertissima grazie a una classifica molto corta.
A dicembre possiamo già parlare di sorprese che si stanno trasformando in certezze, di giocatori che hanno overperformato diventando dei punti di forza delle rispettive squadre, degli inamovibili in grado di spostare il proprio livello sempre più in alto.
Iniziamo dal primo ruolo in campo: il portiere.
Lukasz Skorupski - Bologna
Terzo per percentuali di salvataggi, in Top Ten per salvataggi totali. Se il Bologna è tra le difese meno battute d'Europa, gran parte del merito va al sistema costruito da Thiago Motta. La difesa è cambiata per 3/4 (4/4 se consideriamo il lungo infortunio subito da Posch), ma i felsinei hanno mantenuto la porta inviolate ben 6 volte, subendo 11 gol in 14 giornate (3 su calcio di rigore). Statistiche impressionanti che permettono di considerare Skorupski come il portiere di una big.
Wladimiro Falcone - Lecce
Un rigore parato e uno conquistato. Sì, magari non ha il piede di Mike Maignan o lo stacco di Ivan Provedel, ma Wladimiro Falcone incide direttamente sulle partite del Lecce, di cui sta ormai diventando un idolo. Il rigore l'ha negato a Lukaku, in una gara che i pugliesi stavano per festeggiare (prima del folle recupero della squadra); l'altro l'ha conquistato nella sfida di Via del Mare contro il Bologna, salito alla disperata nell'area avversaria e abbattuto da Calafiori (a tempo ormai scaduto). Tra i pali è spesso determinante ed è il motivo dell'attenzione di diverse squadre.
Michele Di Gregorio - Monza
Il Monza, nella sua prima stagione di Serie A, si è costruito su diverse certezze. Michele Di Gregorio è una di queste. Cresciuto nelle giovanili dell'Inter i brianzoli l'hanno acquistato a titolo definitivo (4 milioni di euro circa) dopo averlo avuto in prestito per un paio di stagioni, tra cui quella della promozione. Una percentuale di parate che supera l'80%, 13 gol subiti in 13 apparizioni e un rigore parato a Dusan Vlahovic. Inizio estremamente convincente.
Yann Sommer - Inter
In estate si parlava di ridimensionamento in porta, qualche mese dopo i dirigenti dell'Inter si godono una scelta che si è rivelata essere determinante per costruire la rosa della squadra attualmente in vetta alla classifica di Serie A. Onana, venduto al Manchester United, sta attraversando una delle fasi più critiche della sua carriera; Sommer, arrivato a Milano a 34 anni per qualche milione, sta brillando. Secondo per percentuale di parate in Serie A, nella notte di Napoli ha salvato più volte il risultato con dei miracoli inaspettati. Ha incassato soltanto 7 gol in 14 gare di campionato, raggiungendo quota 9 clean sheets.
Stefano Turati - Frosinone
La grinta di Stefano Turati in questa foto si può quasi sentire. Dalle esultanze con il megafono sotto la curva del Frosinone a interventi miracolosi in campo. La Serie A l'aveva assaggiata con il Sassuolo qualche stagione fa; ora, dopo il dominio del campionato cadetto la squadra ciociara (20 clean sheets) sta sperimentando le difficoltà della serie maggiore. Una sola porta inviolata, ma tanti voli che, a 22 anni, permettono di intravedere grandi margini di miglioramento.