I possibili motivi del "flop" Correa all'Inter
Dopo una stagione che non è andata come sperato per Joaquin Correa, con sole 4 reti e molti infortuni che l'hanno tenuto ai box gran parte del campionato, il Tucu in queste prime 6 partite stagionali ha siglato 2 gol e un assist eppure le sue prestazioni sono molto criticate da gran parte dei tifosi nerazzurri.
I circa 30 milioni investiti per il suo acquisto pesano molto nel giudizio delle sue prestazioni, un investimento del genere fa pretendere da lui performance ben più incisive, una presenza maggiore nelle azioni offensive, un numero di occasioni create e di dribbling decisivi ben più alti di quelli che l'attaccante argentino per il momento sta mettendo in mostra.
Con gli addii estivi di Sanchez e soprattutto di Perisic, ora si pretende che sia Correa quel giocatore in grado di dare la fantasia e l'estro che mancano alle azioni offensive dell'Inter, troppe volte costituite da una manovra ripetitiva e alla lunga prevedibile senza un giocatore in grado di saltare l'uomo, creare superiorità numerica e scompiglio nelle retroguardie avversarie.
Al Tucu ora i tifosi chiedono questo, chiedono che sia più decisivo, che giochi con più cattiveria agonistica, che sia più nel vivo dell'azione e che faccia vedere i motivi per i quali Mister Inzaghi l'abbia voluto così fortemente la passata stagione.
I motivi del rendimento non ottimale di Correa
Un primo punto che, almeno in parte, giustifica il suo rendimento altalenante potrebbe essere proprio la gestione da parte dell'allenatore che tanto l'ha voluto all'Inter. Correa molto raramente ha avuto la possibilità di scendere in campo da titolare in più partite consecutive e questa mancanza di continuità potrebbe limitarlo sia da un punto di vista mentale che tecnico, potrebbe infatti mancargli un po' di fiducia e soprattutto quel feeling coi compagni e quelle sensazioni istintive in campo che solo giocando con continuità si riescono a creare.
Allo stesso modo però un giocatore con le sue qualità dovrebbe riuscire ad essere più decisivo anche entrando a gara in corso, dovrebbe essere quel giocatore che "spacca" le partite, ma molte volte non riesce ad entrare in partita e il suo ingresso quasi non si nota, anche se nell'ultimo match col Torino ha dimostrato di essere entrato almeno con un atteggiamento positivo.
Un secondo motivo potrebbe essere tecnico-tattico, probabilmente il Tucu potrebbe rendere al meglio con un partner d'attacco con caratteristiche differenti rispetto a Dzeko e Lautaro.
Le due punte nerazzurre sono abituate a svariare molto sul fronte offensivo, a cercarsi gli spazi in diverse zone di campo e ad abbassarsi molto per aiutare la manovra della squadra.
Tutte caratteristiche in possesso anche di Correa, che potrebbe invece beneficiare di un partner che sia più un punto di riferimento, che accentri le attenzioni dei difensori centrali e che, difendendo palla, faccia salire la squadra e smisti il pallone per gli inserimenti dei compagni. In questo senso è evidente che se avesse la possibilità di giocare con Romelu Lukaku, l'argentino potrebbe beneficiare molto delle sue sponde e potrebbe inserirsi in quegli spazi liberati dalla punta belga oltre che aiutarlo a segnare con i suoi assist.
Per questi motivi, quando Lukaku tornerà a disposizione, sarebbe interessante vedere in determinate partite, anche per dare riposo a Lautaro, una coppia formata da loro due perché per caratteristiche potrebbero integrarsi nel migliore dei modi.
In attesa del ritorno di Big Rom, in ogni caso Correa dovrà riuscire ad essere più decisivo e far vedere di valere davvero quei 30 milioni investiti per lui, magari iniziando questa sera nella già decisiva sfida di Champions League contro il Viktoria Plzen.