I principi di gioco di Thiago Motta: gli spunti dalla tesi del tecnico
Manca ancora una partita alla fine della stagione ma la Juventus, a questo punto, è già proiettata sulla prossima stagione in modo deciso, pensando sia ai pensieri dei tifosi che all'operato della dirigenza nell'ottica di mettere a punto i dettagli per portare Thiago Motta alla Continassa. Dopo la breve parentesi Montero, destinata a concludersi con la fine del campionato, i bianconeri ripartiranno dall'allenatore che ha fatto grande il Bologna, portandolo in Champions, e l'edizione odierna di Tuttosport analizza i principi di gioco del (probabile) prossimo allenatore bianconero, rispolverando la tesi che portò - nel 2020 - all'abilitazione UEFA Pro di Thiago Motta.
I pilastri di Thiago Motta
Un aspetto cruciale del pensiero dell'allenatore riguarda la necessità che ogni componente dell'undici in campo si senta centrale nella costruzione e parte attiva della manovra, a prescindere dal modulo scelto. Quali sono i principi di gioco e i riferimenti di Thiago Motta? I due nomi citati sono Bielsa e Low, con riferimento alle esperienze al Leeds e alla guida della Germania.
Pensando alla connessione con Bielsa, spiega il quotidiano, gli aspetti presi in considerazione sono la consapevolezza da parte dei calciatori di essere protagonisti a livello tattico e utili allo sviluppo del gioco, il possesso palla propedeutico alla verticalizzazione efficace e rapida, lo sviluppo di una forma fisica ideale per massimizzare il lavoro compiuto a livello tattico e il concetto di "libertà di scelta", la capacità insomma di integrare le indicazioni dell'allenatore con un'applicazione consapevole dei meccanismi (col contributo decisivo della propria disposizione naturale). Cosa manca per l'arrivo di Thiago Motta alla Juve? Oggi ci sarà l'incontro con Saputo che, verosimilmente, segnerà l'ultimo atto dell'avventura in rossoblù prima di firmare un biennale (con opzione per la terza stagione) con la Juve.