I quattro fattori da cui dipenderà la permanenza di Stefano Pioli al Milan
Nonostante la risalita in campionato attestata dal secondo posto in classifica con tanto di sorpasso sulla Juve, il futuro di Stefano Pioli al Milan è tutt'altro che certo. Se la prematura eliminazione dalla Champions League e alcuni risultati deludenti facevano intendere per certo un addio a fine stagione del tecnico emiliano, il rendimento attuale apre invece a una sua possibile permanenza anche per il prossimo anno.
Una decisione verrà presa solo a fine maggio o a inizio giugno. Insomma, quando le bocce saranno ferme e la dirigenza potrà definitivamente tirare le somme sull'operato di Pioli. Stando a quanto riportato da calciomercato.com, i criteri di valutazione saranno quattro.
In primis, Furlani, Ibrahimovic, Moncada e D’Ottavio terranno presente del piazzamento in campionato, quindi il secondo posto sarebbe senz'altro una carta a favore del tecnico. Molto dipenderà anche dalla campagna in Europa League, vetrina internazionale che se sfruttata potrebbe far dimenticare la delusione in Champions.
Ci sono poi fattori extra-campo, come quello legato agli infortuni. Se di qui a fine stagione Pioli dimostrasse infatti di aver trovato una soluzione, allora lo Stato maggiore rossonero lo terrà in considerazione. Infine c'è il tema relativo alla disponibilità di potenziali sostituti sul mercato: il Milan intende cambiare guida tecnica solo per compiere un upgrade, ma se non ci fossero allenatori di spessore allora Pioli potrebbe rimanere dov'è.