I record oltre CR7: Shaqiri in gol in ogni Europeo e Mondiale dal 2014

La trasformazione di Xherdan Shaqiri in Nazionale.
Scotland v Switzerland: Group A - UEFA EURO 2024
Scotland v Switzerland: Group A - UEFA EURO 2024 / Justin Setterfield/GettyImages
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Quella traiettoria che curva fino a trovare la direzione giusta, che sfiora l'incrocio dei legni e gonfia la rete lasciando quel senso di soddisfazione che soltanto alcuni video, spesso a rallentatore, generano. Il fatto che l'autore sia ancora Xherdan Shaqiri amplifica questa sensazione. Se è vero che non esiste un Europeo senza un confronto tra Spagna e Italia, ormai possiamo affermare anche che non esiste un grande torneo per Nazionali senza un gol del fantasista svizzero. E spesso si tratta di un gran gol.

A 32 anni, che a ottobre diventeranno 33, è stato convocato per la terza volta ai campionati europei, nonostante giochi da diverso tempon in MLS con i Chicago Fire. E, nonostante sia diventato una riserva della sua Nazionale, ha impiegato una mezz'ora per ricordare a tutti che in queste competizioni, per qualche settimana d'estate, riesce ancora a trasformarsi.

Si tratta dell'unico calciatore, almeno finché non si sbloccherà anche Cristiano Ronaldo, capace di segnare in tutte le edizioni di Mondiali ed Europei dal 2014 a oggi. 10 gol e 4 assist equamente divisi. 5 e 2 nelle Coppe del Mondo 2014, 2018 e 2022; 5 e 2 a Euro 2016, 2020 e 2024.

La meraviglia contro la Scozia

Dalla comprensibile esplosione di gioia di uno stadio intero aalle parole del tecnico Murat Yakin "Shaqiri ha dimostrato stasera che vive e respira per momenti come questi" fino al visibile stupore degli interpreti in campo. È vero, l'errore nella gestione del possesso scozzese è imperdonabile, ma quanti calciatori avrebbero optato per questa soluzione riuscendo poi a festeggiare la rete del pareggio?

Quando la Svizzera perde la sfera, Shaqiri è fuori posizione; di diversi metri oltre la linea difensiva della Scozia, in netto fuorigioco. È fuori dall'azione, ma è anche il calciatore che sembra accorgersi prima degli altri del fatale errore avversario. E mentre i colleghi di Ralston si accorgono che il passaggio del terzino non è indirizzato verso nessuno di loro, è ormai troppo tardi.

Shaqiri cambia la sua corsa in diagonale e sbircia con la coda dell'occhio la posizione dell'estremo difensore Gunn. Un altro attaccante avrebbe probabilmente stoppato la sfera, cercando di tagliare la strada agli avversari in recupero e di avvicinarsi all'uno contro uno per avere il pieno controllo dell'occasione.

La sensibilità del trequartista svizzero però non è soltanto nei piedi, ma anche nella testa. Non sceglie la soluzione più giusta, ma quella migliore in base alle sue caratteristiche. Quelle di un calciatore che ha abbassato il suo rendimento atletico, mantenendo una qualità tecnica che solo per alcuni maestri migliora con l'età. E da simbolo della propria Nazionale, da mancino chiamato alla giocata che risolve, riesce ancora a far parlare di sè, nel migliore dei modi.