I soprannomi delle 32 nazionali che parteciperanno a Qatar 2022

Qatar 2022
Qatar 2022 / David Ramos/GettyImages
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Oltre ad essere la più grande kermesse calcistica, nonché uno degli eventi sportivi più seguiti in assoluto, il Mondiale ci offre anche l'occasione di conoscere la cultura di paesi lontani. D'altronde, non capita tutti i giorni di vedere gli abitanti dei luoghi più disparati del pianeta incontrarsi in un solo punto e restare in contatto per circa un mese.

Non solo canti, danze e tradizioni varie, anche il soprannome con cui viene chiamata una nazionale dice molto sul suo popolo. Ecco allora i nomi alternativi delle 32 squadre che parteciperanno a Qatar 2022.

1. Argentina - L'Albiceleste

Lionel Messi, Emiliano Martinez, Lautaro Martinez
Argentina / Buda Mendes/GettyImages

Il Sudamerica è con tutta probabilità la patria dei soprannomi. Tuttavia, sebbene la loro sia una delle nazionali più forti al mondo, i tifosi dell'Argentina non si sono sforzati troppo. Il nomignolo con il quale sentiremo chiamare la squadra di Messi e compagni è "l'Albiceleste", che in spagnolo vuol dire "biancoceleste", gli stessi colori della casacca, dei pantaloncini e della bandiera.

2. Arabia Saudita - I Verdi / I Falchi

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Arabia Saudita / -/GettyImages

L'Arabia Saudita parteciperà al Mondiale per la 6ª volta nella sua storia e intende raggiungere di nuovo gli ottavi di finale, dopo avercela fatta solo a USA '94. La nazionale mediorientale ha due soprannomi: il primo, "I Verdi", si riferisce alle sue divise da gioco; mentre il secondo "I Falchi", riprende il logo del loro scudetto.

3. Australia - I Socceroos

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Australia / KARIM JAAFAR/GettyImages

Il calcio non è esattamente lo sport più diffuso in Australia, ma quando prende parte ai campionati del mondo è una squadra che dà sempre filo da torcere alle sue avversarie. Il soprannome della nazionale australiana è tutto un programma: "Socceroos" è infatti la crasi tra la parola "soccer" (calcio) e "kangaroos" (canguri), l'animale più noto dell'isola.

4. Belgio - I Diavoli Rossi

Thibaut Courtois, Romelu Lukaku, Axel Witsel, Thomas Meunier, Toby Alderweireld, Jan Vertonghen, Thorgan Hazard, Jeremy Doku, Youri Tielemans, Kevin De Bruyne, Thomas Vermaelen
Belgio / Markus Gilliar - GES Sportfoto/GettyImages

Il bello del Belgio è che è un territorio cuscinetto tra più paesi, quindi al suo interno si mischiano lingue e culture diverse. Il soprannome della nazionale è sempre lo stesso ma per farlo capire a tutti i suoi cittadini viene declinato in tre lingue: "De Rode Duivels" (olandese), "Les Diables Rouges" (francese) e "Die Roten Teufel" (tedesco), che tradotto vuol dire "I Diavoli Rossi", chiaro richiamo ai colori delle divise.

5. Brasile - La Seleção

Raphinha, Neymar Jr.
Brasile / Alexandre Schneider/GettyImages

Essendo l'unica nazionale che è riuscita a vincerlo ben 5 volte, il Brasile ha uno stretto legame con il Mondiale. I telecronisti evidentemente si erano stancati di chiamare questa nazionale sempre con lo stesso nome e così hanno coniato diversi nomignoli. Il primo - quello più conosciuto - è "la Seleção", ossia "la selezione" in portoghese (lingua che si parla in brasile). Meno consueti sono invece "Canarinhos" ("i canarini", richiamo al colore delle maglie), Verde e Amarelo (che abbiamo sentito più spesso in italiano come "i verdeoro"). Il più bello resta però "the Samba Kings", "I Re della Samba", riferimento allo stile di gioco del Brasile e al tipico ballo brasiliano.

6. Canada - The Canucks

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Canada / -/GettyImages

Tra le nazionali più hypate di Qatar 2022 c'è sicuramente il Canada, una squadra giovane con giocatori che, non avendo chissà quali pressioni, possono divertirsi anche su certi palcoscenici. Il loro soprannome però lascia parecchio a desiderare: è "The Chunuks", "i canadesi". E il premio all'originalità va a...

7. Camerun - I Leoni Indomabili

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Camerun / KENZO TRIBOUILLARD/GettyImages

In Camerun si parla soprattutto francese e inglese, ma tra gli studenti persiste anche un po' di tedesco. È dunque necessario tradurre in tre lingue il soprannome "I Leoni Indomabili" con cui viene chiamata la nazionale africana. Il motivo di questo epiteto è da ricondurre alla grinta che ha sempre contraddistinto i camerunesi che si sono messi in mostra per la prima volta al Mundial '82.

8. Corea del Sud - I Guerrieri Taeguk

Son Heung Ming
Corea del Sud / Allsport Co./GettyImages

Un soprannome estremamente figo e uno estremamente scontato sono quelli con cui viene indicata la nazional della Corea del Sud. "I Guerrieri di Taeguk" si riferisce al simbolo del paese, del quale i calciatori sarebbero una sorta di protettori. "I Diavoli Rossi" è semplicemente una copia dell'appellativo del Belgio.

9. Costa Rica - Los Ticos

Keysher Fuller, Keylor Navas
Costa Rica / Joe Allison/GettyImages

"Los Ticos" è il soprannome con cui vengono solitamente indicati gli abitanti del Costa Rica e spesso è utilizzato anche per la nazionale locale. Più frequenti invece l'appellativo "Il Sele", "la selezione".

10. Croazia - Vatreni / Kockast

Croatia v Scotland - UEFA Euro 2020: Group D
Croazia / Ian MacNicol/GettyImages

La Croazia spera di ripetere (e magari migliorare) il secondo posto conquistato al Mondiale russo e per farlo può contare su due nomignoli davvero interessanti. Il primo è "Vatreni", ossia "gli ardenti", chiaro rimando al temperamento del popolo croato; il secondo, "Kockast", "la dama", si riferisce invece alla scacchiera presenta sulla divisa da gioco dei biancorossi.

11. Danimarca - De Rød-Hvide / Danish Dynamite

Daniel Wass, Pierre-Emile Hojbjerg, Thomas Delaney, Kasper Schmeichel, Simon Kjaer
Danimarca / Hannah McKay - Pool/GettyImages

La Danimarca che è volata in Qatar è un perfetto mix tra gioventù ed esperienza, pertanto è lecito aspettarsi un grande percorso da loro. A tenerle compagnia ci sarà un soprannome...esplosivo! I danesi possono sembrare silenziosi e schivi ma quando c'è da combattere non si tirano mai indietro, ed ecco perché vengono chiamati "Danish Dynamite". Anche loro vengono chiamati "i biancorossi" ma quest'appellativo decisamente basic è reso più cool grazie al danese visto che diventa "De Rød-Hvide".

12. Ecuador

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Ecuador / FRANKLIN JACOME/GettyImages

In Ecuador si sarebbero dovuti impegnare di più. Già la loro nazionale non è che sia un granché, se poi continuiamo a chiamarla semplicemente "La Tricolor" per via dei tre colori presenti nella sua bandiera non lamentiamoci allora che non tutti la seguano.

13. Francia - Les Bleus

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Francia / FRANCK FIFE/GettyImages

Francia = maglia blu + pantaloncini blu + blu anche nella bandiera.

Se non lo avessi capito loro sono "Les Bleus".

14. Galles - Y Dreigiau

Wayne Hennessey, Gareth Bale
Galles / Chloe Knott - Danehouse/GettyImages

Ma vi pare che un paese con una lingua incomprensibile come il Galles non avesse un nome tutto speciale per la sua nazionale di calcio? Se volete provare pavoneggiarvi con i vostri amici, chiamateli "Y Dreigiau", "I Draghi". Sembra sardo, ma è solo gallese.

15. Germania - Die Mannschaft

Joshua Kimmich, Manuel Neuer, Thomas Mueller
Germania / Helge Prang - GES Sportfoto/GettyImages

"Il calcio è un gioco semplice: sono 22 uomini che corrono dietro a un pallone e alla fine vince sempre la Germania": questa frase proferita da Gary Lineker non ha fatto che alimentare il gigantesco ego dei tedeschi che - pensate - sono talmente fieri della loro nazionale da chiamarla "Die Mannschaft", "la squadra".

16. Ghana - Black Stars

ANDRÉ AYEW, JORDAN AYEW
Ghana / Visionhaus/GettyImages

"Black Stars", come quella stella nera che campeggia al centro della bandiera dello stato diventato il simbolo dell'anticolonialismo. Il soprannome del Ghana è semplice, ma non è affatto banale, richiama alla libertà del suo popolo.

17. Giappone - I Samurai Blu

Japan v Australia - FIFA World Cup Asian Qualifier Final Round Group B
Giappone / Koji Watanabe/GettyImages

Disciplina, onore e tradizione: sono questi i valori fondamentali della cultura del Giappone e i tifosi hanno voluto esprimerli anche nell'epiteto con cui si riferisce alla propria squadra di calcio nazionale. "I Samurai Blu" trasmette sia eleganza e semplicità sia senso di appartenenza a questo splendido paese.

18. Inghilterra - I Tre Leoni

John Stones, Harry Maguire, Jordan Pickford, Harry Kane
Inghilterra / Clive Rose/GettyImages

Lo stemma della Federcalcio dell'Inghilterra è formato da uno scudo bianco con bordi blu e al centro "Tre Leoni" ruggenti, epiteto con cui si chiama anche la nazionale. Inizialmente i felini erano solo due e rappresentavano l'unione della Normandia e della Guienna, ma fu Enrico II ad aggiungerne un terzo quando si sposò con Eleonora d'Aquitania.

19. Iran - Team Melli

Ali Gholizadeh, Milad Sarlak, Sardar Azmoun
Iran / ATPImages/GettyImages

L'Iran è stato un possedimento del Regno Unito per gran parte del Novecento e, sebbene la rivoluzione khomeinista abbia portato una ventata di anti-anglicismo, l'inglese rimane ancora prevalente. Dall'unione tra questa lingue a quella locale, il persiano, è nato "Team Melli", il soprannome con cui viene indicata la "squadra nazionale" iraniana.

20. Marocco - I Leoni dell'Atlante

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Marocco / KENZO TRIBOUILLARD/GettyImages

Come le altre nazionali africane, anche il Marocco ha un forte legame con il suo territorio. Pensate che il loro soprannome, "I Leoni dell'Atlante", richiamano al Panthera Leo, animale tipico del paese nordafricano.

21. Messico - El Tricolor

Andres Guardado, Guillermo Ochoa
Messico / Omar Vega/GettyImages

Per la spedizione in Qatar il Messico ha puntato sull'esperienza, altrimenti non si spiega la massiccia presenza di giocatori ultratrentenni in rosa. Chissà, magari il CT pensa che i veterani siano gli unici in grado di portare alto l'onore di un paese calcisticamente storico e dal soprannome altisonante come "El Tricolor", il "tricolore".

22. Olanda - The Oranje

Davy Klaassen, Memphis Depay
Olanda / BSR Agency/GettyImages

Questo è uno dei soprannomi più famosi nel mondo del calcio. Quando parliamo della nazionale olandese ci viene subito voglia di chiamarla "The Oranje". Il termine, come si può immaginare, significa "arancione" e si rifà al tulipano, fiore simbolo dei Paesi Bassi.

Ma voi ve lo immaginate un burbero dal cuore di ghiaccio come Louis van Gaal con un tulipano in mano?

23. Polonia - Białe Orly

Robert Lewandowski
Polonia / PressFocus/MB Media/GettyImages

Non molto fantasioso l'appellativo con cui i cittadini della Polonia indicano la propria squadra di calcio. "Białe Orly" si riferisce infatti all'aquila bianca che campeggia sul simbolo nazionale, mentre "Biało-czerwoni" vuol dire semplicemente "biancorossi", come i colori delle divise.

24. Portogallo - Seleção das Quinas

Cristiano Ronald
Portogallo / Robbie Jay Barratt - AMA/GettyImages

Il Portogallo è soprannominato "CR7's Team"...sì è uno scherzo, anche se a Ronaldo la cosa non dispiacerebbe.

Il soprannome della nazionale portoghese - Seleção das Quinas - ha invece radici più profonde e celebra infatti i cinque regni conquistati dal re Alfonso I tra il 1109 e il 1185.

25. Qatar - Al-Annabi

Akram Afif
Qatar / Robbie Jay Barratt - AMA/GettyImages

Per il Qatar il Mondiale casalingo sarà l'opportunità di mostrare al resto del pianeta gli enormi passi in avanti compiuti dalla sua nazionale negli ultimi anni. Purtroppo per loro ad accompagnare i giocatori ci sarà un soprannome davvero brutto. "Al-Annabi", i marroni, indica chiaramente il colore delle divise, ma quel colore spesso viene associato ad altro.

26. Senegal - Les Lions de la Téranga

Senegal v Bolivia - International Friendly
Senegal / Sebastian Frej/MB Media/GettyImages

Quello del Senegal si piazza di diritto nella top 3 dei soprannomi più belli di tutto Qatar 2022. Vista la sua lunghezza, difficilmente li sentiremo chiamare per intero "Les Lions de la Téranga", ma dovete sapere che il termine "Téranga" è molto caro alla popolazione locale. Viene dalla lingua wolof e vuol dire "accoglienza", "generosità".

Vi ricordate quell'intervista di Koulibaly in cui dice che in senegalese non esiste una parola per indicare uno straniero? Bene, è proprio a questo che si riferisce.

27. Serbia - Beli Orlovi

Dusan Tadic, Sasa Lukic, Stefan Mitrovic, Strahinja Pavlovic, Sergej Milinkovic-Savic, Filip Kostic, Nemanja Gudelj, Andrija Zivkovic
Serbia / Gualter Fatia/GettyImages

È la Serbia che ha copiato la Polonia oppure il contrario? Chi lo sa, ma a quanto pare le nazionali dell'est Europa hanno un fetish per le aquile bianche (in serbo "Beli Orlovi") visto che è un soprannome che viene spesso adottato per le loro squadre nazionali.

28. Spagna - La Furia Roja

Pablo Martin Paez Gaviria 'Gavi', Eric Garcia, Pedri
Spagna / David Ramos/GettyImages

Il rosso è sempre stato il colore preferito degli iberici. Questo, a loro avviso, esprime al meglio l'energia e il vigore della Spagna e, di conseguenza, doveva essere a tutti i costi presente sulle divise della sua squadra di calcio nazionale. Di qui il soprannome "La Furia Roja".

29. Stati Uniti - The Stars & Stripes / The Yanks

Christian Pulisic, Matt Turner, Tyler Adams
Stati Uniti / John Todd/ISI Photos/GettyImages

Proprio come quella canadese, anche la selezione degli Stati Uniti avrà diversi occhi puntati su di sé durante il Mondiale. Gli americani d'altronde spiccano in ogni sport e adesso vogliono prendersi anche il calcio. Vi conviene allora imparare gli epiteti con cui bisogna chiamarli; sono abbastanza semplici: "The Stars & Stripes" ("Gli stelle e strisce", come la bandiera), oppure "The Yanks", proprio come vengono definiti nei film.

30. Svizzera - The Schweizer Nati

Breel Embolo, Xherdan Shaqiri
Svizzera / RvS.Media/Robert Hradil/GettyImages

In Svizzera - si sa - non spiccano di certo per originalità e i suoi abitanti difficilmente si sbilanciano troppo (si potrebbe dire che rimangono sempre neutrali). Ecco perché la loro nazionale ha un soprannome che definire banale sarebbe un complimento: "The Schweizer Nati", la "nazionale svizzera". Wow che fantasia...

31. Tunisia - Le Aquile di Cartagine

Dylan Bronn, Ellyes Skhiri
Tunisia / Jean Catuffe/GettyImages

Altro giro, altre "Aquile". Stavolta il beneamato pennuto viene declinato in termini storici visto che richiama il caro vecchio impero cartaginese di cui l'odierna Tunisia ne fu l'epicentro.

Certo che per farsi chiamare come una popolazione che venne rasa al suolo dai romani che oltretutto inondarono la loro città di sale non è proprio un'idea geniale.

32. Uruguay - La Celeste

Luis Suarez, Edinson Cavani
Uruguay / Buda Mendes/GettyImages

Chiudiamo con un soprannome alquanto banale ma che risulta evocativo per rimbalzo. "La Celeste" è l'appellativo con cui viene chiamata la nazionale dell'Uruguay e il motivo risiede nelle magliette indossate dai giocatori. Quel che però non tutti sanno è che le divise degli uruguagi sono dello stesso colore del cielo. Che poeti...