Chi è Teun Koopmeiners: storia, caratteristiche tecniche e profilo del nuovo colpo dell'Atalanta

Koopmeiners
Koopmeiners / ANP Sport/Getty Images
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Le lacrime di Teun Koopmeiners al momento dei saluti col suo AZ dicono tanto del legame tra il classe '98 e la società olandese in cui è cresciuto e si è affermato, fino a diventarne il capitano a poco più di vent'anni. In una sessione estiva di mercato che non ha certo regalato una cascata di volti nuovi, rispetto al passato, è evidente come un colpo simile da parte dell'Atalanta possa risvegliare giustamente la curiosità di chi si avvicina al profilo dell'olandese, un giocatore affatto banale, intrigante da scoprire nel contesto della Serie A, soprattutto se in quella Dea di Gasperini capace di esaltare ancor di più le doti mostrate dai singoli.

Dutch Eredivisie"SC Heerenveen v AZ Alkmaar"
Addio in lacrime all'AZ / ANP Sport/Getty Images

Un percorso nell'AZ

Il percorso sportivo di Koopmeiners è legato, come detto, in modo profondo all'AZ Alkmaar e, di fatto, si è sviluppato proprio all'interno dello stesso club olandese tanto da palesare una capacità più unica che rara di bruciare le tappe e di scalare le gerarchie. Dopo i primissimi anni nel Vitesse 22, parliamo di esperienze ancora precedenti al compimento dei 10 anni, Koopmeiners iniziò un importante percorso all'interno di un vivaio come quello dell'AZ: già dal 2009, ad appena 9 anni, entrò dunque in contatto con una delle realtà più valide nella crescita di giovani talenti nel conteso olandese e nello sviluppo di questi, fino al professionismo. I tratti erano quelli del predestinato e l'AZ lo ha capito presto, lo dimostra la costante fiducia data a Koopmeiners inserendolo anche in contesti collocati più in alto rispetto al mero dato anagrafico, tanto da sancire il passaggio in Under 19 già a 17 anni e i primi contatti con l'Under 21 già nella stagione 2016/17, in anticipo dunque sui tempi consueti. Una scalata che non si è affatto interrotta e che ha portato Koopmeiners a esordire in prima squadra nel 2017/18 contro il Feynenoord, nei minuti finali.

Un semplice antipasto di un ingresso in pianta stabile tra i big, con tanto di gol alla seconda presenza contro l'Utrecht, la prima da titolare in Eredivisie. Si tratta dei primi passi di un'escalation continua, col posto da titolare divenuto una realtà già a 19 anni e una prima stagione conclusa con un gol e 4 assist nel campionato olandese. Ancor più impressionante la sua seconda stagione tra i grandi, con il profilo ormai raggiunto di certezza all'interno dell'AZ di van den Brom: numeri che sorprendono quelli di Koopmeiners, capace di collezionare 8 gol e un assist in Eredivisie e di togliersi anche la soddisfazione di un gol sul palcoscenico europeo, nel playoff per raggiungere l'Europa League. La stagione 2019/20, quella mai conclusa a causa della pandemia e della chiusura anticipata dell'Eredivisie, ha sancito l'esplosione a pieno titolo di Koopmeiners a livello personale: capitano della squadra ad appena 21 anni, autore di 11 gol su 25 partite disputate in Eredivisie, in aggiunta ad altre 5 reti stagionali tra Coppa d'Olanda ed Europa League. Il 2020/21 non ha fatto altro che proseguire il percorso inarrestabile di crescita del giocatore, in grado di raggiungere quota 15 gol e 5 assist in Eredivisie e di imporsi sempre più come leader e fulcro dell'AZ, anche con Slot e con Jansen in panchina.

Koopmeiners
Koopmeiners, capitano a 20 anni / ANP Sport/Getty Images

Caratteristiche tecniche: giocatore totale

I meri numeri possono suggerire poco o niente delle caratteristiche del giocatore, inducendo anzi a pensare a un profilo dalla evidente propensione offensiva. Il suo percorso a livello tattico e di crescita come calciatore, invece, non fa che metterne in luce le qualità in maniera ancor più stupefacente: da mediano nel 4-2-3-1, collocazione ideale, ha saputo reinventarsi da difensore centrale nella stagione 2018/19 senza risentire del passaggio, tornando poi alle origini l'anno successivo, rivestendo i panni del leader dell'AZ a metà campo e tornando solo sporadicamente ad agire al centro della difesa. Come si sposa tutto ciò col bottino di reti collezionate negli anni? Qualità balistiche fuori dall'ordinario, tiri da fuori col mancino e punizioni imprendibili, il tutto unito alla freddezza dal dischetto che lo ha reso il rigorista dei suoi. Pur giocando in posizione più arretrata riesce a mostrare un bagaglio tecnico invidiabile, abbinando visione di gioco e presenza fisica nelle zone nevralgiche del campo, affidandosi poi a lanci lunghi telecomandati in verticale, tali da aprire praterie alla punta o agli esterni. La solidità in fase difensiva e nel gioco aereo, grazie anche all'altezza vicina al metro e 85, completano un profilo quanto più completo e versatile, rendendo ancor più chiaro quanto l'Atalanta abbia sulla carta realizzato un colpo di tutto rispetto.

Cosa può dare all'Atalanta

Non è un mistero che Gasperini riesca a valorizzare al meglio gli elementi a disposizione, facendo rendere al massimo persino chi sembrava realizzato solo parzialmente e in modo discontinuo. Gli ostacoli sulla carta sono due: da un lato l'ambientamento in un nuovo contesto come quello della Serie A e dall'altro, ma solo parzialmente, la necessità di abituarsi a un 3-4-2-1 mai sperimentato prima in carriera con l'AZ (dove ha giocato in un contesto di 4-2-3-1 e di 4-3-3). Certo è che Koopmeiners va ad inserirsi in modo ideale nella batteria dei mediani a disposizione di Gasperini, come ideale partner di Freuler, qualcosa di più di un mero vice-De Roon soprattutto a medio-lungo termine, quando c'è da scommettere nella capacità di scalare gerarchie e ritagliarsi uno spazio importante.


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