Il 2023 è l'anno zero dei videogiochi calcistici: lo scenario

Il 2023 rappresenta l'inizio di una nuova era anche per i videogiochi, specialmente quelli calcistici. Il famoso duello FIFA-PES (adesso eFootball) sembra stia volgendo al termine. Il motivo? I tanti outsiders pronti a insidiare i due colossi (EA e Konami), oltre al nodo cruciale delle licenze.

Il sodalizio tra Fifa ed EA è ormai finito. L'Electronic Arts mette però a disposizione dei video-giocatori un titolo totalmente nuovo che può contare su oltre 19mila giocatori licenziati da FIFPro, 700 squadre, 100 stadi e 30 campionati ufficiali. Il gioco si chiama EA Sports FC, e tra tutte le leghe c'è anche la Serie A. Juve presente, anche se Milan e Inter sono passati a Konami.

Che ne sarà di FIFA? La federazione ha già fatto sapere che svilupperà un suo gioco, ma senza concedere licenze esclusive. Tra tutti i possibili publisher c'è anche 2K Games con il CEO di Take-Two, Straus Zelnkick, che non ha escluso la possibilità di un accordo. Nel frattempo Konami ha già riacquistato terreno sul suolo italiano con la Coppa eFootball Italia, oltre a vari investimenti a livello globale.

Tra i due litiganti - spiega calciomercato.com - c'è posto per gli outsiders: UFL e Goals. I primi propongono un gioco calcistico "fair to play" sfidando EA su quell'Ultimate Team visto da più parti come un gioco pay to win. Non solo: UFL proporrebbe un gioco skills based, ovvero basato sulle reali capacità del giocatore e anche delle modalità 2vs2 o 3vs3, con il team Strikerz che si è anche assicurato una squadra di "ambasciatori" di tutto rispetto (CR7, DeBruyne, Lukaku, Firmino e Zinchenko).

Goals invece punzecchia EA, dichiarando come il gioco sia basato sul calcio e non sull'industria del pallone. Alcune caratteristiche del manifesto fanno gola anche ad alcuni giocatori appartenenti al "roster FIFA", che hanno già manifestato interesse nei confronti degli sviluppatori svedesi.

EA, Konami e due outsiders: chi riuscirà ad avere la meglio?

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