Il 99%, le ferie e i rimpiazzi surreali: Nico manda in tilt la Fiorentina?

  • Pradè contrariato per le ferie non accorciate o racconto distorto?
  • Voci su sostituti poco in linea con le esigenze di Palladino
  • Il timore dei tifosi per accostamenti di mercato dolorosi
Nico Gonzalez
Nico Gonzalez / Stephen Nadler/ISI Photos/GettyImages
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Se volessimo avvalorare oppure svilire il peso dei numeri nel calcio potremmo rivolgerci da un lato ai numeri intesi come statistiche, come dati riscontrabili e dotati certo di un loro valore, e dall'altro - in senso negativo - potremmo appellarci alle percentuali che, spesso, vengono citate a livello di calciomercato. L'estate viola ha regalato, come compagnia costante, l'eco di quel 99% tirato in ballo da Pradè in merito alle possibilità di permanenza di Nico Gonzalez alla Fiorentina nel 2024/25. "Nico al 99% è incedibile e sta bene qui": parole che a una superficiale impressione potrebbero suonare come una rassicurazione, un vero timbro, ma che - seguite appunto da un ma - hanno subito prestato il fianco a illazioni e ipotesi.

Daniele Prade
Pradè / Jonathan Moscrop/GettyImages

Persino l'1% riesce, quando si parla di mercato, a instillare un dubbio destinato poi a crescere, a ingigantirsi sulla scia dei silenzi e del non detto. Una situazione rimasta sotto silenzio a lungo ed esplosa con fragore negli ultimi giorni, grazie all'accostamento insistito all'Atalanta e poi alla Juventus. Accostamenti che colpiscono nel vivo il tifoso viola: da un lato una squadra che, forte degli ultimi successi, ha ormai scalzato la Fiorentina dal novero delle big e dall'altro, ulteriore beffa, la rivale di sempre che si rivela spesso pronta a far propri i migliori calciatori della squadra gigliata (storia ormai arcinota, che parte da lontano e arriva fino ai giorni nostri).

Dalle ferie ai sostituti "curiosi": caso Gonzalez

La Fiorentina rischia di andare in tilt, perlomeno sul fronte della narrazione mediatica del caso di mercato, non solo per l'ovvio risentimento dei tifosi nel veder disilludere quel 99% citato da Pradè: tra le righe, infatti, ci sono diversi temi poco logici o quantomeno curiosi che fanno da sfondo alla vicenda. Partiamo da quanto affermato dal Corriere Fiorentino, dall'idea di un "Pradè infastidito per la scelta di Nico di non accorciarsi le ferie". Quando si parla di tilt ci si riferisce proprio al modo innaturale in cui i concetti vengono plasmati, alle idee date per appurate che - a fronte di riflessione - non riescono a convincere fino in fondo.

Come se usufruire delle ferie pattuite con la società diventasse motivo di irritazione, ragione per cui dubitare della professionalità di un calciatore. Non si tratta qui di sindacare sull'operato del club, in assenza di conferme ufficiali, ma di capire quanto - mediaticamente - trovarsi a parlare del futuro di Nico Gonzalez in bilico riesca a destabilizzare l'ambiente, a scovare casi anche dove (a rigor di logica) non ce ne sarebbero o a rendere problematiche anche questioni normali, come la gestione della pausa post-Coppa America.

Ci si spinge anche oltre, valutando cioè i potenziali sostituti di Nico Gonzalez in caso effettivo di addio: l'edizione odierna del Corriere dello Sport cita due profili che - per motivi diversi - appaiono poco in linea con le esigenze di Palladino. Da un lato un Berardi che andrebbe a occupare lo stesso ruolo che potrebbe essere di Colpani, diventando dunque ridondante in questo momento, dall'altra parte un Retegui del tutto in eccesso dopo aver già investito 18 milioni di euro per Moise Kean (peraltro ben integrato in questo primo periodo in viola).

Bolton Wanderers v ACF Fiorentina - Pre-Season Friendly
Palladino / Gary Oakley/GettyImages

La situazione di Nico, un sorprendente tormentone di mercato del tutto indesiderato, sta dunque riuscendo a togliere il terreno sotto ai piedi dei viola, perlomeno nel racconto che se ne fa all'esterno: l'auspicio è che a livello societario la situazione non rappresenti un macigno inatteso e che possa essere gestita non come "caso" ma come fisiologico risvolto di mercato (con le idee chiare su come agire di conseguenza senza indebolire la squadra).